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La “Donna che conta” non si fa certo fermare dalla pioggia: Myss Keta live all’Hall di Padova

Eccentrica e ironica, con la sua immancabile mascherina e gli occhiali da sole che confermano un’identità indecifrabile e che contribuiscono inesorabilmente ad alimentare misteri e pettegolezzi sul suo vero volto...

Dopo lunghi giorni di caldo e afa insopportabili, le previsioni meteo preannunciano temporali e bruschi cali delle temperature ed è per questo che gli organizzatori del parco della Musica decidono di cambiare location per il tanto atteso evento di sabato 27 luglio: il concerto di Myss Keta. Artista eccentrica e provocatoria che sta dominando la scena musicale degli ultimi mesi in Italia. Dal parco Europa di via Venezia (non coperto) si opta per spostare il concerto all’Hall in via Nona Strada.

Lunga attesa

Impaziente è l’attesa dei numerosi fan, Myss Keta è davvero il personaggio del momento e la sua musica “underground” funziona bene anche alla radio grazie alle molte collaborazioni, tra cui Lo Stato Sociale e Arisa, Gabry Ponte e Gue Pequeno tra gli altri.

Opening

Ad aprire il live il gruppo MrEverett che offre uno spettacolo davvero suggestivo e paragonabile ad una vera e propria immersione sensoriale, dove la musica elettronica appare pura. Lo show è condito dalla presenza del cyborg Rupert che riscalda gli animi del pubblico scendendo, ad un certo punto, addirittura nel parterre: è una festa e non resta che ballare.

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Miss Keta, finalmente

Alle 23 circa finalmente appare sul palco Myss Keta. Indossa un provocante top e una minigonna bianca e, ovviamente, la sua immancabile mascherina e gli occhiali da sole che confermano un’identità indecifrabile e che contribuiscono inesorabilmente ad alimentare misteri e pettegolezzi sul suo vero volto. Ad annunciarne l’ingresso sul palco un audio della drag queen Elenoire Ferruzzi che col suo tono di voce tagliente si domanda “Ma chi cavolo è Myss Keta? Non se la fila nessuno, non la conosce nessuno! Viaa!”.

Grinta e provocazioni

Lo show si apre sulle note di “Battere il ferro finché è caldo” e poi prosegue con le hits più note dell’artista, alternando brani dal suo ultimo album in studio Parika a brani più storici e risalenti al periodo musicale inziale della Myss come “Xananas” o “Milano sushi e coca”. Lo spettacolo è un continuo alternarsi di grinta e provocazioni con Myss Keta che si struscia in più occasioni con due ballerine vestite in modo succinto come lei e che giocano molto sulla sensualità.

Che futuro per Miss Keta?

Il pubblico è molto coinvolto e eccitato dalla propria beniamina e tutto sembra condito in modo perfetto e forte, ma alla fine dello show arriva spontanea una riflessione. Ci si domanda se e in che modo la musica e il personaggio di Myss Keta potranno trovare un’evoluzione nel futuro, sia nell’immagine, sia nella direzione musicale. Sebbene sia chiaro che ora l’artista goda di una certa popolarità e fama, al tempo stesso si è curiosi di capire in che modo potrà mantenere e alimentare la sua popolarità. In attesa di poter constatare ciò però, non ci resta che goderci l’eccentricità e ironia di questa donna che conta, eccessiva forse, talvolta sopra le righe ma del tutto contemporanea e figlia di questi anni zero.

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