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Cultura San Giuseppe / Via Sorio

Poetic Hotel, l'ex albergo di via Sorio che ospita arte e poesia

Il “Poetic Hotel” è di fatto un'installazione d’arte contemporanea allestita all'interno di questo albergo abbandonato dal 1997 e riaperto per la prima volta nel 2019 dall'artista padovano Simone Berno. Un luogo magico che invece di turisti e viaggiatori ospita installazioni artistiche, dipinti e poesie

Chissà quanti, passando per via Sorio all’altezza con via Eritrea, si sono chiesti cosa sia, il Poetic Hotel. Si può solo immaginare cosa nasconde, perché interdetto al pubblico visto il pericolante stato dello stabile. Ma si capisce, anche solo guardando l’insegna e, se si passa la sera, le immagini dello stesso hotel proiettate sulla facciata, che nasconde un tesoro prezioso. C’è dentro la memoria di un tempo ormai andato e c’è allo stesso tempo la magia dell’oggi, fatta di arte, poesia ed installazioni. Il “Poetic Hotel” è di fatto un'installazione d’arte contemporanea allestita all'interno di questo albergo abbandonato dal 1997 e riaperto per la prima volta nel 2019. Il format, depositato in S.I.A.E, nasce da un’idea di Simone Berno che, con la partecipazione spontanea di altri 30 artisti ha realizzato l’opera in collaborazione sinergica e collettiva. E’ proprio Berno a condurci all’interno di questo luogo magico e allo stesso tempo miserioso.

«Le stanze, lasciate come sono state trovate, nel loro stato di decadenza ed abbandono, sono diventate - spiega Simone Berno - luogo di un’intensa e spontanea attività artistica realizzatasi in installazioni, pitture, sculture, foto, poesia, performance e altre forme di espressione artistica e poetica.Gli artisti, “Ospiti” dell’hotel, hanno interagito e sono intervenuti nelle stanze e nei locali adibiti all’allestimento partendo dalle suggestioni del luogo, rielaborando la loro visione dell’hotel, dell’abbandono e della sospensione del tempo tra l’allora e l’attuale, rianimando di vita vissuta, e vivente, il tessuto di storia e di tempo che caratterizza questo  luogo».

Tra gli oggetti rinvenuti da Simone Berno anche una vecchia sciabola di un ufficiale dell'aeronautica militare. L'uomo, padre del poi titolare, avrebbe dovuto essere sepolto con essa, una volta deceduto. Il figlio però, della sciabola, aveva perso le tracce, fino a quando non l'ha trovata Simone, inconsapevole del valore affettivo dell'oggetto. L'uomo rimane talmente colpito dal fatto che Berno non ha portato via nulla di quanto rinvenuto all'interno e anzi, è curioso di conoscere la provenienza e la storia degli oggetti, che decide di lasciare all'artista la "gestione" del posto. 

Quello che ora si chiama Poetic Hotel è stato prima una locanda e poi un hotel a una stella. Molto frequentato, soprattutto da americani che venivano a Padova per farsi curare ma è stato ancora prima uno dei luoghi d'incontro per le persone della zona dove passavano, soprattutto d'estate, molto tempo a gocare a carte e a bocce. Mano a mano che si entra nelle stanze, ci si trova di fronte a oggetti di diverse epoche e e installazioni degli artisti, un contrasto che colpisce. Una esperienza, la visita al Poetic Hotel, che non lascia certo indifferenti. 

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