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Cultura

Sempre più interesse: nuovo record di presenze per l'edizione 2019 di DigitalMeet

L'edizione 2019 del festival ha raggiunto 16 regioni con 160 eventi e 24mila partecipanti: appuntamento dal 20 al 24 ottobre 2020 con focus sul mondo del sociale che connette le persone

Non era facile superare i numeri registrati nel 2018, invece DIGITALmeet è riuscito a riscrivere i suoi stessi record: il festival sull’alfabetizzazione digitale più grande e diffuso d’Italia, promosso da Fondazione Comunica e Talent Garden Padova con la main partnership di Crédit Agricole, chiude l’edizione 2019 con 160 eventi in 16 regioni, per un totale di 24mila partecipanti, 300 speaker e 88 partner in 85 location.

DIGITALmeet

Tra tante tappe che si sono succedute, il tour di DIGITALmeet è partito il Senato, che venerdì 18 ottobre ha ospitato la presentazione del festival e un convegno sul tema La digitalizzazione al servizio del Paese; il doppio evento, organizzato in collaborazione con il Senatore Questore Antonio De Poli, ha acceso i riflettori anche sullo studio 100 cose in cui il digitale ci ha migliorato la vita di Paolo Gubitta, docente dell’Università di Padova e membro del Comitato Scientifico di DIGITALmeet. Il viaggio poi è proseguito dal 22 al 27 ottobre, allargandosi fino alla settimana successiva per concludere il programma in grande stile: lunedì 28 DIGITALmeet è “atterrato” all’aeroporto di Linate per portare i passeggeri dietro le quinte dello scalo milanese, tra le infrastrutture digitali utilizzate dagli addetti ai lavori per gestire il flusso di persone e merci; martedì 29 invece il festival ha festeggiato i 50 anni di Internet (nato nel 1969 col nome di Arpanet) organizzando un collegamento tra varie sedi italiane del Centro Servizio Volontariato (CSV), che ha segnato anche il passaggio di consegne tra la fine del festival e l’inizio del percorso verso Padova Capitale Europea del Volontariato 2020. Tra le tante tappe del viaggio bisogna segnalare quelle che hanno coinvolto mawiGroup, azienda svizzera di ingegneria che ogni anno manda una delegazione di dipendenti nei principali festival dedicati al mondo dell’innovazione. Quest’anno la scelta è caduta su tre eventi di DIGITALmeet, in programma a Padova venerdì 25 e sabato 26: prima un convegno sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale e della robotica nell’ingegneria, poi la lectio magistralis sui modelli probabilistici in ambito predittivo di V. S. Subrahmanian, infine la comparazione proposta dall’Italy-China Tech Forum, alla presenza del Ministro per i Rapporti col Parlamento Federico D’Incà.

Padova cuore pulsante

Padova resta sempre il cuore pulsante di DIGITALmeet, ma anche quest’anno i contributi sono arrivati da tutta Italia, grazie al prezioso apporto dei Presidenti Regionali e degli Ambassador. Solo per dare una panoramica: Veneto ed Emilia Romagna hanno visto il ritorno dei Digital Evangelist, che hanno dispensato pillole di alfabetizzazione digitale in cinque punti vendita Interspar; Torino ha ospitato una riflessione sulle nuove frontiere del fine vita, tra testamento biologico e testamento digitale; Roma ha ragionato sull’utilizzo dei social nelle aziende e delle community nelle scuola; Pescara ha proposto un focus su turismo ed enogastronomia, incentrato sull’applicazione della customer experience al turista del terzo millennio; a Catania è andato in scena un training rivolto alle donne che vogliono usare Facebook e Instagram per avviare un’attività professionale o far crescere il proprio business; riflettori sulle donne anche a Salerno, dove DIGITALmeet ha presentato un progetto finalizzato a potenziare le digital skill di imprenditrici e professioniste.

Continua crescita

Oltre a consolidare la dimensione nazionale raggiunta dal festival, i numeri dell’edizione 2019 confermano che l’interesse verso il digitale è in continua crescita, anche perché l’Italia deve colmare il gap con i Paesi più avanzati dell’Unione Europea in termini di competenze digitali. In questo senso, DIGITALmeet raccoglie l’appello lanciato dal Senatore Antonio De Poli, che ha auspicato l’introduzione dell’alfabetizzazione digitale nelle scuole: «È tempo di digitalizzare il Paese per non lasciar fuori da sviluppo e crescita fasce intere di popolazione - ha detto Gianni Potti, Presidente di Fondazione Comunica e Founder DIGITALmeet - Come la tv insegnò a parlare e scrivere nel dopoguerra, e l'arrivo della lingua inglese negli anni '90 insegnò a molti a colloquiare col mondo, ora è tempo di digitalizzare l'Italia. La
priorità è quella di formare i formatori: non bisogna imparare tanto la tecnologia di un tablet, ma infondere la cultura del saper gestire questi oggetti». In attesa di sviluppi, l’attenzione è già rivolta alla prossima edizione: DIGITALmeet tornerà dal 20 al 24 ottobre 2020 per proporre una riflessione sul rapporto tra digitale e sociale, per scoprire e valorizzare tutto ciò che aiuta a connettere la società.

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