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Cultura

Selvaggia Lucarelli al Pride Village Una "maestra di vita" per molti

Tra le blogger più seguite, giovedì sera ha aperto "Controvento", la sezione cultura della lunga kermesse estiva Lgtb che si tiene in fiera a Padova. Ha presentato il suo ultimo libro "Che ci importa del mondo"

Anche quest'anno il giovedì al Padova Pride Village è dedicato alla cultura. Il primo appuntamento, il 26 giugno, è alle 22, ma si dovrà aspettare ancora mezz'ora prima che il fascino dell'attesa sia spezzato dal lungo applauso che accoglie Pierangelo Serio che ancora una volta si trova al timone di questo importante momento.

SELVAGGIA. È Selvaggia Lucarelli che apre "Controvento", la sezione cultura del Pride Village. La scrittrice è ritornata nella città patavina per presentare il suo ultimo libro "Che ci importa del mondo", ma non solo. Si parla d'amore, di rapporti, di società che cambia. Una società che trova normale, proprio come troverebbe lei, il fatto che un figlio possa confidare di essere gay.

NO BIAS. Un'intervista che scorre veloce e che regala sempre una risposta ragionata e condivisibile. Non c'è bias nei discorsi di Selvaggia, ma solo grandi verità dettate dalla consapevolezza di chi discerne ogni cosa che la vita offre.

FIL ROUGE. Chi segue Selvaggia? Tra il pubblico e in fila in attesa di un autoscatto ci sono fan che la venerano come "maestra di vita", c'è la casalinga che ama leggere, quello che la conosce grazie ai social, chi non la conosceva ma ora sì, il tipo troppo giusto, troppo bello, troppo, troppo e troppo che non la ama particolarmente, ma che si finge suo amico, quello che si ripromette di citofonare di più e messaggiare di meno, e infine c'è tanta ammirazione. È questo il fil rouge. Un'ammirazione che si traduce in affetto. Un affetto civile, gentile, che lascia un sorriso educato e complice.

SACERDOTESSA. Dopo la serata si ha la consapevolezza di aver assistito non solo alla presentazione del libro, ma a una vera e propria omelia dove la sacerdotessa Lucarelli racconta molto di sé mantenendo comunque intatta la sfera privata che nessuno, in nessun modo, può invadere. Tutti nel pubblico diventano in un attimo suoi discepoli tanto è il suo potere carismatico. Chi non l'ascolta si catalizza lo stesso grazie alla sua forte presenza scenica.

IL PANE DELLA CULTURA. Un ottimo inizio quindi per "Controvento" (appuntamento che ricorda le "Invasioni Barbariche", ndr) che regala il pane della cultura in un momento dove Padova, ma non solo, ha molta, molta fame!

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