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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Strepitoso successo per le aperture gratuite dei musei cittadini: 20mila ingressi in un mese

Durante il periodo natalizio i padovani hanno dimostrato grande apprezzamento per l'iniziativa di accesso al Sistema Museale cittadino, il record a Palazzo della Ragione

La nuova politica di apertura gratuita dei musei padovani ha prodotto risultati inaspettati e a dir poco sorprendenti e la risposta dei cittadini è stata al di sopra delle aspettative. In poco più di un mese gli ingressi gratuiti sono stati 19.735, con i padovani che dalla città e dalla provincia sono arrivati in centro per scoprirne e apprezzarne il patrimonio culturale.

GRANDI NUMERI PER I SIMBOLI DI PADOVA.

Il sancta santorum è il complesso degli Eremitani. Gli ingressi gratuiti nel periodo compreso tra il 25 novembre e il 7 gennaio sono stati complessivamente 7.271. Interessante anche la scansione temporale: nei primi cinque giorni si sono presentate solo 563 persone, poi la dinamica degli accessi ha avuto una notevole accelerazione: tra l'1 e il 31 dicembre gli ingressi sono stati infatti 3.492. Ma, ecco il dato più entusiasmante, nel corso dell'ultima settimana, tra l'1 e il 7 gennaio, la progressione è cresciuta ancora, con ben 3.216 accessi in soli sei giorni. Gli operatori hanno anche confermato il grandissimo gradimento da parte del pubblico: molte le famiglie con bambini, molti coloro che tornavano in visita dopo anni e molti cittadini entrati per la prima volta a scoprire le bellezze racchiuse agli Eremitani. Ancora più significativi i dati relativi al luogo simbolo della Patavinitas, la grande cattedrale laica della città: il Palazzo della Ragione. Tra il 25 novembre e il 7 gennaio gli ingressi complessivi sono stati 22.211, di questi ben il 56% (12.464) quelli gratuiti. 

UN BRAND D'ECCELLENZA DA PROMUOVERE.

Gli operatori raccontano che in alcune giornate si sono formate code paragonabili a quelle per una grande mostra: "Questa in effetti - dichiarano il sindaco Giordani e l'assessore Colasio - dovrà essere la futura strategia per la valorizzazione del nostro patrimonio. Bisogna far scoprire agli stessi padovani, in prospettiva al mondo intero, cosa significa la Urbs Picta, di cui Salone e Eremitani costituiscono una delle tappe: Padova, capitale artistica del Trecento. Un brand che non va inventato, ma va diversamente raccontato". Un'esperienza che il sindaco e l'assessore intendono rinnovare durante alcuni periodi dell'anno, qualificando sempre di più l'offerta culturale come un'offerta integrata: "La nostra città può coniugare l'offerta culturale museale con il fascino delle piazze, del Sotto Salone, dei negozi e di un'enogastronomia di qualità. Un mix che poche città possono presentare in modo così ricco e affascinante". "Un grazie ancora - ribadiscono - a tutti gli operatori del sistema museale che con la loro professionalità e passione hanno accompagnato i padovani e i turisti a scoprire l'unicità del nostro patrimonio".

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