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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

L'Università offre ai padovani il Grand Tour delle Scienze

In occasione dell’ottocentenario dalla sua fondazione (1222-2022), l’Università di Padova apre alla cittadinanza i suoi più prestigiosi luoghi della scienza tutti i sabati e le domeniche, fino al 3 marzo 2023

Per la prima volta con un unico vantaggioso ticket è possibile effettuare il Grand Tour delle Scienze che comprende Palazzo del Bo, con il suo Teatro anatomico e la cattedra di Galileo Galilei; il più antico Orto botanico universitario del mondo, patrimonio Unesco; la Sala dei Giganti con il suo grandioso ciclo di affreschi; il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e Palazzo Liviano, progettati da Gio Ponti; il primo Museo di Geografia in Italia; il Museo “Giovanni Poleni” di storia della fisica con i suoi preziosi strumenti scientifici; il Museo di Macchine “Enrico Bernardi” che custodisce la prima macchina italiana; il giardino storico di Villa Parco Bolasco a Castelfranco Veneto (TV), già premiato come Parco più bello d’Italia.

Otto luoghi iconici per gli 800 anni dell’Università

Gli otto secoli dello Studio padovano sono all’insegna della libertà di ricerca e di insegnamento, la patavina libertas, che in ogni periodo storico viene rinnovata non solo attraverso i nomi degli scienziati - Galileo Galilei, Andrea Vesalio, Gian Battista Morgagni - ma soprattutto in quell’aggettivo moderna – che si accosta alle “scienze” da loro studiate – e che ha cambiato il volto del sapere in Occidente. Dall’Università di Padova nasce la scienza sperimentale moderna, l’anatomia moderna e la medicina moderna che sono frutto del genio umano fertilizzato da quattro parole “Universa Universis Patavina Libertas”. In occasione dell’Ottocentenario dalla sua fondazione (1222-2022), l’Università di Padova apre alla cittadinanza i suoi più prestigiosi luoghi della scienza tutti i sabati e le domeniche e le festività fino al 3 marzo 2023 con un unico biglietto e un sistema di aperture coordinate.

Grand Tour delle Scienze

Per la prima volta con un unico vantaggioso ticket sarà possibile effettuare il “Grand Tour delle Scienze” dell’Università di Padova che comprende musei, palazzi, collezioni scientifiche, le sale più prestigiose e i suoi memorabili giardini storici. «Questa iniziativa – sottolinea Monica Salvadori, prorettrice con delega al Patrimonio artistico, storico e culturale – è destinata ad arricchirsi ulteriormente in futuro, a partire dai due nuovi e prestigiosi musei che vedranno la luce a conclusione dell’anno dell’Ottocentenario: il Museo Botanico dell’Orto assieme alla prestigiosa Biblioteca Pinali Antica e il Museo della Natura e dell’Uomo a Palazzo Cavalli, che sarà il più grande museo universitario italiano».

Percorso 

Un percorso incredibile che annovera Palazzo del Bo, con il suo Teatro anatomico e la Cattedra di Galileo Galilei; il più antico Orto botanico universitario del mondo, patrimonio Unesco; la Sala dei Giganti con il suo grandioso ciclo di affreschi; il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e Palazzo Liviano, progettati da Gio Ponti; il primo Museo di Geografia in Italia nella prestigiosa cornice di Palazzo Wollemborg; il Museo “Giovanni Poleni” di Storia della Fisica con i suoi preziosi strumenti scientifici; il Museo di Macchine “Enrico Bernardi” che custodisce la prima macchina italiana; il giardino storico di Villa Parco Bolasco a Castelfranco Veneto (TV), già premiato come Parco più bello d’Italia. «Si tratta di uno sforzo straordinario e inedito di apertura al pubblico dei luoghi della scienza a Padova – sottolinea Mauro Varotto, delegato della Rettrice per i Musei e le collezioni universitarie – una iniziativa che rispecchia la volontà di far sentire la storia dell’Università come patrimonio di tutti. È solo il primo passo di una politica museale che intende essere sempre più inclusiva, aperta e dialogante con la città e l’amministrazione comunale, capace di mostrare a tutti i suoi tesori finora rimasti un po’ nascosti».

Scienza

Padova si avvia ad essere in questo modo davvero “Città della Scienza”. Parafrasando il motto della patavina libertas, potremmo dire finalmente “tutti e per tutti i musei universitari patavini”, un impegno che rafforza la terza missione dell’Università ovvero il coinvolgimento del pubblico e la diffusione della cultura e del metodo scientifico, particolarmente importanti oggi per contrastare la diffusione di fake news e fuorvianti simulacri di verità. 

Biglietto unico

Con un unico biglietto e un sistema di aperture coordinate, sarà possibile visitare fino a marzo 2023 i più importanti e prestigiosi luoghi della scienza a Padova, a partire dalla visita guidata a Palazzo del Bo, dall’ingresso all’Orto botanico e a Villa Parco Bolasco a Castelfranco Veneto (TV), a cui si aggiungono le aperture straordinarie nei fine settimana del Museo di Scienze Archeologiche, della Sala dei Giganti e di Palazzo Liviano, del Museo di Geografia, del Museo “Giovanni Poleni” di storia della fisica e del Museo di Macchine “Enrico Bernardi”.

QR code

In questi musei sarà possibile avvalersi di audioguide facilmente accessibili tramite scansione di QR code da cellulare, facendosi guidare dalle voci narranti direttamente in cuffia. Il biglietto individuale è di 20 euro, il biglietto famiglia (due adulti e fino a tre ragazzi under 18) è di 35 euro. Rimangono valide tutte le gratuità già previste dall’Ateneo (studenti e docenti dell’Università, over 65, insegnanti di scuola etc.). I turisti stranieri che vorranno trascorrere un weekend a Padova avranno l’imbarazzo della scelta nell’ampia offerta di siti museali dotati di audioguide o visite guidate anche in lingua inglese. Per i cittadini padovani un’occasione unica per tornare in città in più occasioni e gustare uno ad uno i gioielli che hanno fatto di Padova uno dei fari della cultura scientifica europea.

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