Vasco a Padova oltre le aspettative: reggiseni sul palco, poesia, ma soprattutto tanta energia
Nella prima delle due date patavine il rocker è in forma e propone una scaletta con i grandi successi, quelli che il pubblico padovano non smette di cantare
C’è aria di festa mercoledì 6 giugno allo stadio Euganeo prima dell’inizio del concerto di Vasco. Dj set e tanti i brindisi che si susseguono, mentre tra musica italiana, latina e house dell’animazione di radio RDS e radio Italia non lascia scampo facendo ballare senza sosta il parterre. Ognuno si gode l’attesa a proprio modo: chi si stende sul prato, chi si fa un selfie, chi si mangia qualcosa, chi gioca a carte, ma anche chi non perde tempo e tenta approcci, quale migliore occasione, no?
Il pubblico
Pian piano lo stadio si riempie. Tra il pubblico sono molti i sosia del Blasco: pizzetto, occhiali e berretto militare, ma anche l’immancabile “E..” per salutarsi. Le ragazze? Son tipe toste, tanto che Vasco arriverà a ringraziare il cielo per "averci dato la donna". Opening affidato a Clara Moroni, una rockettara vera.
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Energia
Per Padova Vasco ha voluto solo il meglio: 70 metri il palco, 1000 luci, 50 sorgenti laser, 600m2 di schermi led e 24 “punti fiamma”. Lo spettacolo è assicurato. Sono da poco passate le 21 e le luci si spengono. È il segnale che fa scatenare un delirio di applausi e grida. Il rocker viene accolto come un dio dai fan e come dicevano le ragazze che fin dall’alba si erano posizionate fuori dall’albergo dove alloggia, è davvero in forma iniziando il live energico con “Cosa succede in città”.
“Siete voi il mondo migliore”.
Riempire l’Euganeo con 45mila persone per due date è un’impresa davvero importante e, durante il concerto, anche Vasco ammette di essere davvero in tanti confidando che “da qui sopra ho un punto di vista incredibile, non mi ci abituerò mai” e il grazie sta tutto nella frase che dirà più avanti: “siete voi il mondo migliore”.
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Poesia
Il concerto va ben oltre le aspettative. Il rocker è energico, in forma e propone una scaletta con i grandi successi, quelli che il pubblico patavino non smette di cantare. A tratti il live diventa poesia come in “Il mondo che vorrei”, “Un mondo migliore”, “Vivere”, "Senza parole" e “Sally” e in un attimo tutto si fa intimo e riflessivo.
Reggiseni sul palco
Il climax arriva con “Rewind” dove alla frase “Fammi vedere” ecco che sul palco arrivano reggiseni e la libertà è al massimo, nessuna volgarità, anche se Vasco sorride e si gode il momento mentre allegro canta con l'intimo in mano. Impossibile star fermi e il concerto si trasforma in una festa incontenibile colma della classica allegria dove si è tutti amici e ci si vuole tutti bene. Sì, hanno tutti una birra in mano.
Ne vale la pena
Il live continua regalando alla fine le canzoni più famose. Il risultato è una forte emozione che solo i grandi artisti riescono a far provare e si torna a casa continuando a cantare, come se non fossero state abbastanza le tre ore a squarciagola, ripetendosi che ne è valsa davvero la pena, anche quella di star fermi per così tanto in colonna.
Scaletta del concerto a Padova
Vasco a Padova. Foto: Denis Ulliana dalla pagina facebook ZedLive.