L'incontro: "Le istituzioni e le associazioni fanno il punto sulla donazione" a Padova
Una cultura diffusa della donazione, a tutti i livelli, nella vita di tutti i giorni. E’ l’obiettivo ambizioso che si è posta l’associazione padovana “Per una nuova vita onlus” che ha deciso di organizzare un convegno che mettesse attorno ad uno stesso tavolo molte delle associazioni e delle realtà mediche che si occupano in Veneto delle donazioni e dei trapianti.
L'incontro
In occasione della settimana della donazione indetta dal Ministero della Sanità congiuntamente al Centro Nazionale Trapianti, il 25 maggio dalle ore 9 alle 13 presso la Casa di Accoglienza S. Rita da Cascia a Padova si terrà il convegno “Le Istituzioni e le Associazioni fanno il punto sulle attività di donazione”.
In questa occasione interverranno rappresentanti di importanti associazioni che operano nel campo della donazione come Admo, Aido e Fidas solo per citarne alcune, in collaborazione con il centro di Riferimento Regionale Trapianti e le Banche del sangue e tessuti, le autorità sanitarie locali quali l’Azienda Ospedaliera di Padova e la Ulss6 EUGANEA, i medici responsabili delle attività di trapianto e diverse autorità politiche della città. Si desidera affrontare la questione della donazione e del trapianto in tutte le sue sfumature: dalla donazione del sangue a quella del midollo osseo, dal trapianto di cellule staminali al trapianto di organi, alla donazione del cordone ombelicale.
L’obbiettivo preposto è quello di informare la cittadinanza delle opportunità presenti nel territorio per donare e l’importanza stessa dell’atto del dono, in vita così come in morte. Basti pensare che nel nostro Paese vi sono circa un migliaio di persone ogni anno che potrebbero essere curate con un trapianto di midollo osseo.
Dati
Ma trovare un donatore compatibile non è facile, nemmeno tra familiari (la probabilità di essere donatori tra fratelli e sorelle e di circa il 25%), e si stima che le probabilità di trovare un donatore compatibile siano 1 su 100mila. Inoltre mentre un cittadino può donare il sangue anche in età più avanzata ci si può iscrivere al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo solo se si ha un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, limitando drasticamente la finestra di opportunità. Donare il midollo con le più moderne procedure non è affatto doloroso, ma queste sono informazioni spesso non conosciute dalla maggior parte dei cittadini.
Di qui l’importanza di sensibilizzare le persone a questa forma di donazione volontaria a favore dei molti pazienti che attendono un donatore come ultima speranza di vita. Anche se i numeri relativi allo scorso anno fanno bene sperare. Nel 2017 infatti in Italia il numero dei donatori è aumentato del 9% rispetto al 2016 e del 29% dal 2013, numeri che hanno portato ad un aumento del 27% del numero dei trapianti negli ultimi cinque anni. E il Veneto può contare il maggior numero di trapianti in Italia come quello del rene con 172 interventi effettuati a Padova e 127 a Verona. Podio sempre per Padova per il trapianto di cuore: 40 operazioni su un totale di 265. In aumento anche i donatori veneti, il numero più alto degli ultimi 12 anni, con un conseguente incremento dei trapianti del 13%.
In Veneto
Ad oggi sono 321 mila i veneti che hanno espresso l’intenzione di donare gli organi dopo il decesso, di cui 82 mila in Comune. L’opposizione alla donazione è scesa al 16% contro una media nazionale del 28,7. Nonostante questi numeri l’urgenza è ancora molta e necessaria quindi un’opera capillare di sensibilizzazione.
Da qui il convegno, che oltre ad applaudire i risultati ottenuti vuole fare il punto della situazione e stimolare l’opinione pubblica attraverso la voce dei protagonisti e dei medici che porteranno ognuno la propria esperienza e la propria “richiesta” al grande pubblico.