Italia-Austria 0-1: Eike Schmidt racconta gli "Uffizi" al Palazzo Bo
2015: “Finalmente si volta pagina, ecco i nuovi direttori da tutto il mondo” diceva il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini annunciando il completamento della procedura di selezione internazionale per i direttori dei 20 principali musei italiani. Se non fosse abusata, si potrebbe utilizzare la metafora calcistica. Come l’allenatore della super nazionale dei direttori il ministro aveva scelto 10 uomini e 10 donne, sette gli stranieri: 3 tedeschi, 2 austriaci, 1 britannico e 1 francese. Ci sono volute tre sentenze del Tar, due del Consiglio di Stato e un’ultima Adunanza plenaria del Consiglio di Stato per dire, dopo tre anni, che la procedure seguita dal Ministero era corretta. Uno dei pochi non toccato da questa vicenda è proprio Eike Schmidt, dal 2015 Direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.
2018: “Il mio lavoro continua come prima” dice Eike Schmidt, annunciando la nomina di direttore nella capitale austriaca “con lo stesso entusiasmo percepito nel dover portare a termine i progetti avviati con il mio staff. E credo che la mia nomina a Vienna sia un riconoscimento non soltanto per il mio lavoro, ma anche per quello dei miei collaboratori, che mi hanno sempre validamente affiancato. Credo inoltre che l’apprezzamento vada anche alla Riforma Franceschini, i cui effetti sono stati osservati, valutati e riconosciuti anche all’estero. Quella di Vienna sarà una bella sfida, sorta di prosecuzione di quella fiorentina, sia perché gli Uffizi e il Kunst posseggono collezioni che hanno pochi eguali al mondo, ma anche per i rapporti che già dal secondo Settecento legano i due musei. Ed entrambi sono profondamente impegnati nella ricerca scientifica che sta dietro le mostre, in misura persino maggiore delle università”.
Ma cosa è successo? Lo stesso Schmidt, che tra due anni lascerà Firenze, spiega a un quotidiano il nodo centrale della questione: un’autonomia che c’è, ma è parziale. “L’autonomia è un processo. Si fa nel tempo. È normale che sia così. Per me essere qui agli Uffizi e gestire questo processo è un’opportunità grandissima. Però i risultati si vedranno in parte subito e in parte nel tempo, anche fra 80 anni. Un risultato di cui usufruiranno i nostri nipoti”.
Par di capire che l’Italia possegga i più bei “prati” del mondo, abbia chiamato i migliori bomber sulla piazza e sia riuscita a riempire gli spalti, peccato manchi una programmazione di lungo periodo. Speriamo sempre nei tempi supplementari e nella zona Cesarini per risolvere le questioni. Impazziamo per il grande evento, il “Mondiale”, ma non curiamo lo sport di base. Ancora oggi Schmidt lavora alla riapertura del Corridoio Vasariano, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti di nuovo uniti dopo secoli, nel frattempo il Kunsthistorisches Museum lo ha opzionato per le prossime partite di alta cultura internazionale, segnando il golden gol all’Italia.
Nell’ambito del corso di formazione “La dimensione giuridica dei beni culturali. Temi del presente e prospettive per il futuro” diretto dalla Professoressa Patrizia Marzaro venerdì 8 giugno alle ore 9.30 il Direttore degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt racconterà in Aula E di Palazzo Bo, via VIII febbraio 2 a Padova la sua esperienza di direzione dopo la riforma di riorganizzazione ministeriale del 2014-2016. Interverranno, in dialogo con Schmidt, Ugo Soragni, già Direttore generale Musei del MiBACT, e Patrizia Marzaro.
Il corso di alta formazione “La dimensione giuridica dei beni culturali. Temi del presente e prospettive per il futuro” unico nel panorama nazionale, offre un’opportunità di aggiornamento ed approfondimento dei profili giuridici dell’organizzazione, della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, e di confronto con i maggiori esperti del settore e con specifiche esperienze di valorizzazione di rilievo anche internazionale. È stato organizzato per rispondere a specifiche esigenze di formazione giuridica nel settore dei beni culturali, rilevate a seguito di molti anni di collaborazione tra la Cattedra di Diritto amministrativo della professoressa Marzaro nel Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza dell’Università di Padova e gli organi periferici e centrali del MiBACT, che ha visto la partecipazione della docente padovana a commissioni di studio per l’elaborazione di atti normativi di semplificazione della disciplina già contenuta nel “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, e di atti di pianificazione da adottare in sua attuazione. Nel tempo è emersa sempre più la necessità di conoscenze giuridiche specifiche, in grado di fungere da supporto alle altre competenze specialistiche proprie delle diverse discipline presenti nel settore della tutela e della valorizzazione dei beni culturali.
Eike Dieter Schmidt è nato a Friburgonel 1968. Storico dell’arte tedesco, da novembre 2015 ricopre la carica di Direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Ha studiato arte moderna e medievale all’Università di Heidelberg. Negli anni Novanta, ottenuta una borsa di studio, ha vissuto e lavorato per diversi anni a Firenze e Bologna. In seguito, e fino al 2001, ha lavorato a Firenze, al Kunsthistorisches Institut in Florenz. Nel 1997 vince il premio Nicoletta Quinto della Fondazione Premio internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club italiani. Negli Stati Uniti d’America è stato curatore della National Gallery of Art di Washington, D.C. dal 2001 e, dal 2006 al 2008, del Getty Museum di Los Angeles. Ha poi lavorato alla casa d’aste Sotheby’s di Londra, dove era responsabile per le arti plastiche europee. Nel 2009 ottiene il dottorato di ricerca all’Università di Heidelberged ed è a capo della sezione scultura del Minneapolis Institute of Art.