La “Festa dell’economia circolare” al mercato coperto di Campagna Amica Padova
Contro il caro vita e l’inflazione che svuota il carrello e alleggerisce i portafogli torna il week end dell’economia circolare con le lezioni di economia circolare dei contadini per imparare i segreti anti spreco, dalla tavola ai rifiuti, dalla spesa agli orti domestici fino ai trucchi in cucina per risparmiare di fronte agli effetti che la guerra e la crisi economica stanno avendo sulla vita quotidiana delle famiglie italiane. Sabato 22 ottobre, dalle 8 alle 13, va in scena la “Festa dell’Economia Circolare” al Mercato Coperto di Campagna Amica Padova in via Vicenza 23.
Coldiretti e Campagna Amica, infatti ospitano il Progetto Eni “Circular Tour” con numerose iniziative, da laboratori didattici sul riciclo ai trucchi per la cucina antispreco, fino alla spesa sostenibile. Un giorno, per le famiglie all’insegna dell’economia circolare, ad ingresso libero, che vedrà lo svolgimento di eventi per tutte le età, laboratori e giochi, all’insegna del chilometro zero e dell’eco sostenibilità.
Nell’occasione, i ragazzi ma anche gli adulti avranno modo di apprendere in maniera attiva, partecipe e divertente, alcuni temi fondamentali, dalla stagionalità dei prodotti alla provenienza, dall’importanza del riciclo alla gestione della crescita delle piante, dalla spesa sostenibile all’attenzione agli sprechi.
«Famiglie e bambini quindi al nostro Mercato Coperto di Campagna Amica Padova saranno ancora protagonisti, dopo le precedenti esperienze, all’interno di un’iniziativa che diverte e che educa, insegnando alcuni aspetti cruciali dell’intera filiera dell’agroalimentare – spiega Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova – l’economia circolare è il tema protagonista dei laboratori didattici che abbiamo organizzato e si tratta di una visione che implica, condivisione, risparmio energetico, prodotti a chilometro zero, riutilizzo e riciclo dei materiali. E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il nostro Paese di una riserva energetica sostenibile, a partire dal fotovoltaico sui tetti. L’agricoltura italiana è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e di lavoro per il nostro Paese».
L’economia circolare mette a disposizione diversi strumenti per difendere il potere d’acquisto delle famiglie, a partire – spiega Coldiretti Padova – dalla riduzione degli sprechi. Se da un lato in Italia in media nella spazzatura finiscono quasi 31 chili all’anno di prodotti alimentari a persona per un valore complessivo di quasi 7,4 miliardi euro – continua Coldiretti - dall’altro gli italiani sono diventati più sensibili agli sprechi, con ben il 94% attento a evitare di buttare nella spazzatura il cibo che acquista secondo Coldiretti/Censis. Il cibo che resta dopo pranzi e cene rappresenta una fetta rilevante degli sprechi alimentari che – sottolinea Coldiretti - possono essere combattuti con la riscoperta dei piatti che valorizzano gli avanzi. Sono così tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che – continua Coldiretti - non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come – prosegue la Coldiretti –la pinza veneta.
Ma contro i rincari nel carrello della spesa oltre 4 italiani su 10 (44%) si difendono anche coltivando in proprio frutta e verdura a chilometri zero in giardini, terrazzi, orti urbani e piccoli appezzamenti di terreno per garantirsi cibo in una situazione di grande difficoltà e incertezza secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Accanto a chi coltiva gli spazi su balconi e terrazzi ci sono anche 1,2 milioni di italiani che hanno a disposizione almeno un ettaro di terreno a uso familiare. Si tratta – spiega la Coldiretti – in larga maggioranza di famiglie che hanno ereditato aziende o pezzi di terreno da genitori e parenti dei quali hanno voluto mantenere la proprietà per esercitarsi nel ruolo di coltivatori e allevatori, piuttosto che venderli come accadeva spesso nel passato. Ma non manca neppure chi ha approfittato dell’opportunità messa a disposizione dagli enti locali che da nord a sud dell’Italia organizzano e affittano veri e propri orti urbani che – sottolinea Coldiretti – registrano una crescita del 18,6% in cinque anni superando i 2,11 milioni di metri quadrati secondo l’analisi della Coldiretti sul rapporto Istat sul verde urbano 2021. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che – precisa la Coldiretti – ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto di Campagna Amica.
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Foto articolo da comunicato stampa