Festival della salute globale 2020: parola ai docenti di Unipd per l’ultima giornata
«La versione attuale della globalizzazione ha prodotto una crescita economica, ma al prezzo di crescenti diseguaglianze che hanno conseguenze anche sulla salute di milioni di persone. Occuparsi di salute globale significa prevenire e ridurre queste diseguaglianze – che non riguardano solo i paesi più poveri – e favorire uno sviluppo armonico e sostenibile. Quello che avremmo dovuto globalizzare, e non ci siamo ancora riusciti, è il diritto alla salute. È possibile farlo, ed è urgente: facciamolo ora».
Con queste parole i direttori scientifici Walter Ricciardi e Stefano Vella esprimono l’essenza più profonda della seconda edizione, completamente online (www.festivalsaluteglobale.it/), del Festival della Salute Globale, organizzato dall’Università e dal Comune di Padova.
«Questa seconda edizione si svolge nel mezzo di un’emergenza sanitaria – dice il Rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto - che ci ha raccontato con grande forza l’importanza della scienza, della competenza, della conoscenza medica per affrontare le crisi, come quella che improvvisamente abbiamo vissuto. Ma ci ha raccontato anche l’importanza di comprendere che la salute è un bene globale perché interessa tutto il mondo, perché interessa cittadini e cittadine di ogni estrazione e di ogni età. E ci ha raccontato anche che la comunicazione, la conoscenza della scienza, è un presidio importante».
Cominciato il 9 novembre con approfondimenti su aspetti legati direttamente e indirettamente al covid-19, ma anche, più in generale, sui fattori che influenzano la salute e sulle malattie del mondo odierno, il festival si pone gli obiettivi di formare, informare e affrontare questi temi complessi in maniera divulgativa e coinvolgente con l’utilizzo di format molto diversi: dalla lezione magistrale ai dialoghi tra esperti, ai forum fra diversi attori. I temi trattati hanno riguardato non solo il Covid-19 e ogni aspetto ad esso collegato come le ricerche in atto, l’impatto dal punto di vista sociale ed economico, la situazione sanitaria cinese e statunitense, l’impatto dei determinanti sociali e gli effetti sui fenomeni migratori e sui soggetti più deboli, ma hanno spaziato anche dall’impatto del cambiamento climatico sulla salute, alle malattie rare, alla qualità del sonno, fino alla corretta nutrizione, all’innovazione farmaceutica e alla comunicazione e le fake news in tempo di crisi.
Domenica 15 novembre, giornata conclusiva del Festival, al centro del dibattito, tra gli altri relatori, ci saranno Mario Plebani, Maurizio Corbetta e Andrea Crisanti, docenti dell’Università di Padova, con interventi riguardanti i dati dell’attuale situazione sanitaria, le tecniche di prevenzione e le sfide delle neuroscienze.
Alle ore 12 di domenica 15 novembre Mario Plebani, docente dell’Università di Padova e tra i 100 patologi più influenti al mondo, sarà il primo dei docenti dell’Ateneo a intervenire, insieme a Giovanni Tripepi, Dirigente di ricerca dell’Istituto di Fisiologica Clinica del CNR a Reggio Calabria, con un incontro dal titolo “Covid-19: concorso di colpa?” in cui forniranno una panoramica generale dei numeri della pandemia, dall’affidabilità dei test diagnostici al valore del dato epidemiologico per scelte politiche consapevoli. Quali sono i dati importanti per monitorare la pandemia? Quali le possibili insidie che si nascondono nei dati? Nuovi positivi, attuali positivi, guariti, deceduti: Plebani e Tripepi tenteranno di fare chiarezza sulla modalità di lettura dei dati per districarsi tra la montagna di informazioni a cui veniamo sottoposti ogni giorno.
Nel pomeriggio, alle 16, con l’intervento “La sfida delle neuroscienze: dalla comprensione dei circuiti cerebrali alla cura delle malattie della mente” il neurologo e docente Maurizio Corbetta, Direttore della UOC Clinica Neurologica presso l’Azienda Ospedaliera di Padova, condurrà gli ascoltatori in un viaggio nell’organo più complesso del corpo umano e nelle implicazioni affettive, sociali, culturali e morali del suo funzionamento, passando dalla fisiologia alla patologia, dalla medicina all’etica fino ai processi decisionali.
Alle ore 17 Andrea Crisanti, Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Ateneo e del Laboratorio di Virologia e Microbiologia dell’Università Azienda Ospedaliera di Padova, porterà il caso di studio epidemiologico condotto nel comune veneto di Vo’ nei primi mesi della pandemia, evidenziando la frequenza dell’infezione asintomatica da Covid-19 e fornendo nuovi spunti sulla sua dinamica di trasmissione, sulla durata della rilevazione della carica virale e sull’efficacia delle misure di controllo attuate.
A chiudere la giornata saranno Stefano Vella alle ore 18, moderato da Federico Mereta, e Walter Ricciardi, insieme a Giuseppe Remuzzi, moderati da Alessandro Malpelo alle ore 19, che con gli interventi “Le epidemie della storia e quelle che verranno” e “Planetary Health” ripercorreranno gli scenari e gli errori delle epidemie passate e concluderanno con una riflessione sulla salute umana in relazione all’ambiente e alle risorse naturali: ciò che causiamo al mondo torna ad influenzarci e non sempre, purtroppo, siamo pronti a comprendere e prevenire.
Il Festival della Salute Globale nasce nel 2019 da un’idea degli Editori Laterza come nuova forma di divulgazione culturale. Questa seconda edizione, dal 9 al 15 novembre 2020, si è tenuta interamente online e ha visto personaggi nazionali e internazionali tra istituzioni, accademici, medici, scienziati, politici e giornalisti a confronto sui grandi temi sociali, economici, politici, con la salute al centro e un particolare focus sull’emergenza sanitaria in atto.
In maniera divulgativa e coinvolgente il Festival mette a confronto i vari sistemi sanitari, facendo capire che forse la “via italiana” di una salute universalistica è quella che può offrire le migliori garanzie, come indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nei suoi obiettivi, dimostrando anche come la salute di tutti i popoli, compresi quelli occidentali, non sia un “automatico” risultato dello sviluppo (questo dimostrano, ad esempio, gli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici), bensì un elemento fondamentale dello sviluppo stesso.
Un Festival, inoltre, che fa emergere il rapporto che esiste fra malattie, globalizzazione, guerre e povertà e che chiarisce come, dopo le conquiste dei secoli precedenti, una delle grandi sfide della medicina moderna sia quella di combattere le diseguaglianze nell’accesso alla salute. Una salute che ovviamente non è più intesa solo come “assenza di malattia”, ma che deve tener conto della prevenzione senza dimenticare le cause “più grandi” dei problemi: dall’inquinamento allo spostamento sempre maggiore delle persone.
In conclusione, una iniziativa che presenta i traguardi scientifici raggiunti e quelli ormai prossimi, ma anche che affronta il tema di come fare affinché di tali traguardi possano beneficiare tutti quelli che ne hanno bisogno – ovunque nel mondo – e quali siano le difficoltà attuali e future nel garantire la salute globale: un diritto fondamentale di ogni uomo che viva sulla Terra, direttamente collegato allo sviluppo dei popoli e al perseguimento della pace.
È possibile riguardare gli eventi passati alla sezione “2020 ON DEMAND” del sito https://www.festivalsaluteglobale.it/
Per informazioni e per gli interventi in streaming: