La “Fiera delle parole”, gli appuntamenti a Este il 29 aprile
La Fiera delle Parole arriva a Este con il suo programma ricchissimo di eventi e personalità, che sarà ospitato dalla cittadina nel fine settimana dal 29 aprile all'1 maggio.
TUTTI GLI EVENTI DELLA FIERA DELLE PAROLE 2016
Di seguito gli appuntamenti in programma venerdì 29 aprile.
ore 17 - Sala Consiliare
Marco Balzano presenta il libro "Il figlio del figlio" (Sellerio 2016).
Nicola ha ventisei anni e fa l'insegnante precario a Milano. È il figlio del figlio di nonno Leonardo, un omone potente e analfabeta che un giorno porta la notizia: bisogna vendere la casa al mare. Nonno, padre e nipote partono per raggiungere la Puglia - un viaggio tra i luoghi e le memorie che hanno costruito la famiglia Russo - che poi "è il posto dove uno deve stare". Tra quelle mura ognuno ritrova le proprie tracce: Nicola gli amori estivi; il padre la scuola e la giovinezza; il nonno la sua vita di contadino. Tre uomini che tirano le somme della propria vita, tre lingue diverse per raccontare la guerra e l'impegno politico, l'emigrazione e la perdita delle radici; il bisogno di partire e la conquista di un posto in cui tornare.
-
ore 18.30 - Piazza Maggiore
"Incontro con Stefano Benni": Davide Antonio Pio intervista Stefano Benni.
-
ore 20 - Piazza Maggiore
I Tremo (Giuseppe Lopizzo e Simone Bortolami) in concerto.
-
ore 21 - Piazza Maggiore
Roberto Vecchioni presenta il libro "La vita che si ama. Storie di felicità" (Einaudi 2016).
Con Sergio Staino.
È inutile chiedersi cosa sia la felicità, o come fare a raggiungerla. Lo scrive un padre ai propri figli nella lettera che apre questo libro: la felicità, spiega, non è una questione d'istanti, ma una presenza costante, che corre parallela a noi. Il problema è saperla intravedere, imparando a non farci abbagliare. Il padre è Roberto Vecchioni. Sono per i suoi figli Francesca, Carolina, Arrigo e Edoardo - i racconti che compongono il volume. Dalle bizzarrie vissute insieme a loro, a episodi comici e drammatici della sua carriera di insegnante; dagli amori perduti o ritrovati fino a un ritratto vivo e passionale di suo padre Aldo, Vecchioni attinge alla propria biografia per costruire un vero e proprio manuale su come imbrigliare la felicità, senza farla scivolare via finché non diventa soltanto un ricordo. Ma ci sono anche le canzoni, scritte in un arco di quasi quarant'anni. Ci sono squarci letterari: un racconto dalle Mille e una notte, la storia di Paolo e Francesca, il mito di Orfeo ed Euridice, un frammento di Saffo. C'è l'amata Casa sul lago, testimone di tanti momenti, alcuni dei quali difficili e persino spaventosi. Roberto Vecchioni ci conduce in un viaggio personale lungo quello che chiama "il tempo verticale", uno spazio che tiene uniti tra loro passato, presente e futuro, dove nulla si perde. D'altronde "la felicità non è un angolo acuto della vita o un logaritmo incalcolabile o la quadratura del cerchio: la felicità è la geometria stessa".