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Arte Padova 2015: al Padiglione 1 stand 110 la Loft Gallery Spazio Mater di Roma

Arte Padova 2015: al padiglione 1 stand 110 la Loft Gallery Spazio mater di roma diventa il ponte tra la seconda avanguardia russa di Mikhail Koulakov, il nuovo informale di Karen Thomas ed il magnetismo lineare di Ida Saitta

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

La Loft Gallery Spazio MatEr  partecipa all’edizione della Fiera Arte Padova 2015 con tre artisti di fama internazionale, che rappresentano la “cerniera” della nostra contemporaneità.

Mikhail Koulakov, rappresentante della seconda avanguardia russa e dell’arte astratta-gestuale, che valorizza le possibilità espressive contenute nel gesto veloce, libero, spontaneo dell’artista – e che si è rinnovata nel tempo con la rielaborazione di influssi esterni -  grazie anche alla visione lirica del paesaggio dell’Umbria, dove l’Artista ha vissuto con sua moglie Marianna -  insieme alla costante presenza di una rigorosa poetica interiore. L’azione del gesto è sempre subordinato ad una ricerca di sé, alla definizione di un proprio spazio mistico, uno spazio meditativo, determinato  dalla personale pratica degli insegnamenti Zen, la disciplina che Mikhail Koulakov seguì complementarmente alla pittura. Da Piero Dorazio a Costanzo Costantini, da Enrico Crispolti a Claudio Strinati in molti hanno apprezzato nelle curatele delle diverse personali l’arte spirituale-meditativa del grande Maestro russo scomparso lo scorso febbraio.

Karen Thomas pittrice berlinese che da oltre trenta anni vive a Roma è la rappresentante della corrente neo espressionista, definita dallo storico dell’arte Claudio Strinati il Giotto del 21 secolo. La sua capacità di ricerca stilistica e materica sulla Luce è la base della sue produzioni, che da oltre trenta anni arricchiscono di nuovi orientamenti il panorama della pittura contemporanea capitolina e non. Dal Premio della Pace dell'Unesco del 1997 "Womens creators of the two seas, the Balkan and the Mediterranien Sea" fino alla Personale del 2015, Forte di Fortezza in Alto Adige: "I Colori della Luce - Colori della Pace", curata sempre dallo storico dell'arte Claudio Strinati, la pittrice segue un percorso artistico, intelletuale ed emotivo che la porta all'elaborazione di un nuovo "Manifesto del Ruolo Etico dell'Artista", di cui diviene prima firmataria. La sua ultima personale da maggio a luglio 2015  alla Franzensfeste, sede del BBT la Galleria di Base del Brennero - “ l’ombellico d’Europa” - , ha visto la partecipazione dei più alti rappresentanti istituzionali europei e nazionali, oltre ad una ricca affluenza di visitatori.

Ida Saitta allieva di Guttuso, ha elaborato un proprio manifesto filosofico, il Magnetismo Lineare. Dal bisogno di semplificare, togliere il superfluo, dare forza, vigore, solidità a pochi tratti essenziali e con tre colori fondamentali, rosso-blu-nero la Saitta nel corso degli ultimi venti anni si è concentrata nella rappresentazione di un “’Universo femminile” dove dal bianco delle tavole emergono figure di donna dal corpo sinuoso ma esasperato nella forma allungata. Una capacità di introspezione che ha riportato Ida Saitta alle sue origini, nel ciclo pittorico “Sicilia” che nel 2011 ha seguito un calendario espositivo a New York,  Shangai e Mosca.  Ma la grande capacità artistica della Saitta è nella precisione delle sue linee, nelle sue chine si raggiunge il massimo livello di precisione ed estro, oltre che di creatività e ricerca stilistica.

La Loft Gallery Spazio Mater di Roma – afferma il direttore Ilaria Sergi – è il luogo in cui le arti e i suoi protagonisti si incontrano. Un luogo di confronto che lascia ampio spazio anche a collaborazioni importanti con Gallerie di Monaco di Baviera, New York, Madrid, Parigi, Cipro e Poli  Museali come la  Franzensfeste in Alto Adige,  che costituiscono il ponte diretto per la creazione di nuove opportunità per artisti internazionali ed emergenti.  Un percorso che prosegue da ormai quindici anni – continua il direttore – e che si arricchisce ogni giorno grazie alla sperimentazione, che lascia spazio a nuove forme d'espressione come le installazioni o i percorsi multimediali in collaborazione con la 3D-PIXEL srl, affermata società leader nella fotografia sferica. Questi ultimi, sfruttando le più moderne tecnologie di fotografia immersiva permettono allo spettatore di entrare dentro l'opera d'arte, cogliendone aspetti e particolari che ad occhio nudo potrebbero sfuggirgli.

La Loft Gallery Spazio MatEr  partecipa all’edizione della Fiera Arte Padova 2015 con tre artisti di fama internazionale, che rappresentano la “cerniera” della nostra contemporaneità.

Mikhail Koulakov, rappresentante della seconda avanguardia russa e dell’arte astratta-gestuale, che valorizza le possibilità espressive contenute nel gesto veloce, libero, spontaneo dell’artista – e che si è rinnovata nel tempo con la rielaborazione di influssi esterni -  grazie anche alla visione lirica del paesaggio dell’Umbria, dove l’Artista ha vissuto con sua moglie Marianna -  insieme alla costante presenza di una rigorosa poetica interiore. L’azione del gesto è sempre subordinato ad una ricerca di sé, alla definizione di un proprio spazio mistico, uno spazio meditativo, determinato  dalla personale pratica degli insegnamenti Zen, la disciplina che Mikhail Koulakov seguì complementarmente alla pittura. Da Piero Dorazio a Costanzo Costantini, da Enrico Crispolti a Claudio Strinati in molti hanno apprezzato nelle curatele delle diverse personali l’arte spirituale-meditativa del grande Maestro russo scomparso lo scorso febbraio.

Karen Thomas pittrice berlinese che da oltre trenta anni vive a Roma è la rappresentante della corrente neo espressionista, definita dallo storico dell’arte Claudio Strinati il Giotto del 21 secolo. La sua capacità di ricerca stilistica e materica sulla Luce è la base della sue produzioni, che da oltre trenta anni arricchiscono di nuovi orientamenti il panorama della pittura contemporanea capitolina e non. Dal Premio della Pace dell'Unesco del 1997 "Womens creators of the two seas, the Balkan and the Mediterranien Sea" fino alla Personale del 2015, Forte di Fortezza in Alto Adige: "I Colori della Luce - Colori della Pace", curata sempre dallo storico dell'arte Claudio Strinati, la pittrice segue un percorso artistico, intelletuale ed emotivo che la porta all'elaborazione di un nuovo "Manifesto del Ruolo Etico dell'Artista", di cui diviene prima firmataria. La sua ultima personale da maggio a luglio 2015  alla Franzensfeste, sede del BBT la Galleria di Base del Brennero - “ l’ombellico d’Europa” - , ha visto la partecipazione dei più alti rappresentanti istituzionali europei e nazionali, oltre ad una ricca affluenza di visitatori.

Ida Saitta allieva di Guttuso, ha elaborato un proprio manifesto filosofico, il Magnetismo Lineare. Dal bisogno di semplificare, togliere il superfluo, dare forza, vigore, solidità a pochi tratti essenziali e con tre colori fondamentali, rosso-blu-nero la Saitta nel corso degli ultimi venti anni si è concentrata nella rappresentazione di un “’Universo femminile” dove dal bianco delle tavole emergono figure di donna dal corpo sinuoso ma esasperato nella forma allungata. Una capacità di introspezione che ha riportato Ida Saitta alle sue origini, nel ciclo pittorico “Sicilia” che nel 2011 ha seguito un calendario espositivo a New York,  Shangai e Mosca.  Ma la grande capacità artistica della Saitta è nella precisione delle sue linee, nelle sue chine si raggiunge il massimo livello di precisione ed estro, oltre che di creatività e ricerca stilistica.

La Loft Gallery Spazio Mater di Roma – afferma il direttore Ilaria Sergi – è il luogo in cui le arti e i suoi protagonisti si incontrano. Un luogo di confronto che lascia ampio spazio anche a collaborazioni importanti con Gallerie di Monaco di Baviera, New York, Madrid, Parigi, Cipro e Poli  Museali come la  Franzensfeste in Alto Adige,  che costituiscono il ponte diretto per la creazione di nuove opportunità per artisti internazionali ed emergenti.  Un percorso che prosegue da ormai quindici anni – continua il direttore – e che si arricchisce ogni giorno grazie alla sperimentazione, che lascia spazio a nuove forme d'espressione come le installazioni o i percorsi multimediali in collaborazione con la 3D-PIXEL srl, affermata società leader nella fotografia sferica. Questi ultimi, sfruttando le più moderne tecnologie di fotografia immersiva permettono allo spettatore di entrare dentro l'opera d'arte, cogliendone aspetti e particolari che ad occhio nudo potrebbero sfuggirgli.

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