“Geografie in movimento / Moving geographies”, XXXIII congresso geografico italiano a Padova
Il Congresso Geografico Italiano torna nella città di Padova a 67 anni di distanza dal Congresso del 1954, per celebrare assieme agli otto secoli di storia dell’Ateneo patavino anche 150 anni di ricerca, didattica e impegno civile della geografia, forte della sua storia ma anche di una costante vocazione al rinnovamento della disciplina e dei suoi strumenti di interpretazione del mondo.
Dalle ore 16.00 di mercoledì 8 settembre si terrà la sessione prenaria che prevede gli interventi di David Bissell, Associate Professor and Australian Research Council Future Fellow in the School of Geography at the University of Melbourne, e Kaya Barry, Associate Professor in Tourism and Mobility at Aalborg University and Research Fellow at the Griffith Centre for Social and Cultural Research at Griffith University, su "Future Mobile Geographies".
Ispirandosi al Progetto di Eccellenza del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità “Mobility and the Humanities”, il Congresso Geografico Italiano 2021 è dedicato alle geografie in movimento, con l’obiettivo di stimolare la comunità geografica italiana a farsi promotrice di un’articolata riflessione sui temi della mobilità.
Se il movimento è una dimensione implicita della geografia, poiché da sempre informa la relazione tra uomo e ambiente e tra spazio e società, una rinnovata attenzione verso questo aspetto è emersa negli ultimi decenni. Termini come circolazione, trasferibilità, connettività, transcalarità hanno connotato la più recente ricerca in campo geografico. Non si tratta di una semplice focalizzazione sulle dinamiche e sulle implicazioni spaziali, economiche, politiche, culturali o ambientali del movimento in relazione agli oggetti della ricerca geografica – siano questi umani, biologici o tecnologici – ma di un rinnovamento dello stesso vocabolario, della stessa cassetta degli attrezzi e delle stesse lenti di cui i geografi e le geografe si dotano per osservare, descrivere, analizzare e, in ultima analisi, produrre conoscenza.
Dedicare il Congresso Geografico Italiano 2021 alle “geografie in movimento” sembra paradossale nel momento in cui l’iper-mobilità che sembrava aver attratto l’attenzione più di recente – come fatto socio-spaziale ma anche come oggetto o categoria d’analisi privilegiati della ricerca – è messa in questione da una pandemia difficilmente eguagliabile a quelle che l’hanno preceduta. Se da un lato la pandemia trova nel legame con la radicalizzazione della globalizzazione un proprio elemento distintivo, dall’altro lato il momento è contraddistinto da un forte rallentamento dei flussi che più avevano guadagnato la ribalta a causa dei confinamenti a scale diverse imposti o subiti da differenti categorie di persone e oggetti (nella propria casa, nella propria regione, nel proprio Stato). Il rischio è che si perda di vista il fatto che mobilità e immobilità non sono mai assolute, né singolari. La situazione presente (o appena attraversata), piuttosto, smuove concetti, teorizzazioni, strumenti eminentemente geografici.
Per giocare al gioco del movimento e per mettere in discussione le questioni della mobilità, il Congresso Geografico Italiano 2021 rimescola le carte e si organizza intorno a cinque nodi tematici:
- Elementi, animali, piante: mobilità dei costituenti, delle forze e degli organismi
- Oggetti, merci, beni: l’impronta materiale del movimento nello spazio
- Soggetti, gruppi, persone: pratiche, spazi e dinamiche delle mobilità umane
- Idee, testi, rappresentazioni: pensare, raccontare e immaginare il movimento
- Strumenti, tecnologie, dati: GIS, luoghi, sensori, attori
Aprendosi alla comunicazione transmediale, l’organizzazione padovana del Congresso ha sollecitato la presentazione di contributi scientifici attraverso formati diversi, includendo sia comunicazioni orali sia formati alternativi, quali video, audio per podcast, gallery fotografiche.
Le giornate congressuali, che si terranno online, verranno seguite da una serie di escursioni post-congressuali che renderanno possibile un “ritorno sul campo” in sicurezza, rinnovando la lunga tradizione delle escursioni geografiche interuniversitarie.
Le escursioni porteranno gruppi di geografi e geografe italiane in alcune delle mete che sono da sempre al centro delle ricerche della geografia padovana, declinando innovativamente il tema della mobilità:
- Le Dolomiti venete: le mobilità verso, nella e dalla montagna
- Venezia e la laguna. Un crocevia di popoli e culture in un paesaggio naturale in perenne divenire
- Dalla Marmolada a Vaia: effetti territoriali del clima che cambia
Inoltre, il Congresso Geografico, nello spirito di una geografia che mira a farsi pubblica, accessibile e trasversale, apre le porte dell'evento offrendo la diretta streaming di alcuni dei suoi momenti chiave:
- l’inaugurazione e la Plenaria introduttiva
- le Keynotes internazionali di apertura e chiusura con il relativo dibattito
- la Sessione Internodo “Cittadinanza globale: educazione in movimento” organizzata dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia
- la restituzione finale dei lavori del Congresso svolta dai Referenti dei 5 Nodi
La diretta può essere seguita sulla pagina Facebook dell’Associazione dei Geografi Italiani:
https://www.facebook.com/AGeIweb/
Orari della diretta Facebook:
- mercoledì 8 settembre, ore 15-20
- venerdì 10 settembre, ore 14.30-16.30
Sito del congresso:
https://www.congressogeograficoitaliano2021.it/
David Bissell is Associate Professor and Australian Research Council Future Fellow in the School of Geography at the University of Melbourne. David is a cultural geographer who undertakes qualitative research on mobile lives and technological futures. His current and recent projects explore the impact of digital on-demand mobile work on cities; how automation is changing workplaces; and how households respond to mobile work practices. He is author of Transit Life: How Commuting Is Transforming Our Cities (MIT Press, 2018), and co-editor of Negative Geographies: Exploring the Politics of Limits (U Nebraska Press, 2021), the Routledge Handbook of Mobilities (2014), and Stillness in a Mobile World (Routledge, 2011). He is Managing Editor of Social & Cultural Geography and Steering Committee Chair for AusMob, the Australian Mobilities Research Network.
Kaya Barry is an Associate Professor in Tourism and Mobility at Aalborg University, Denmark, and a Research Fellow at the Griffith Centre for Social and Cultural Research at Griffith University, Australia. Kaya’s research combines cultural geography and creative methods to study the intersections of mobilities, migration, tourism, and environmental aesthetics. Recent publications include: Weather: Spaces, Mobilities and Affects (2021, eds. Barry, Borovnik & Edensor, Routledge), and Creative Measures of the Anthropocene: Art, Mobilities, and Participatory Geographies (2020, Barry & Keane, Palgrave).