Il ghetto ebraico di Padova: una conferenza promossa dalla soprintendenza e dall'università
Il terzo appuntamento del ciclo di conferenze “Tutta Padova ne parla”, che si terrà giovedì 26 maggio attraverso un dialogo a due voci, nasce con l’intento di approfondire la conoscenza del ghetto di Padova, un luogo di grande valore simbolico per la comunità ebraica, spinta dalle sue tradizioni religiose a processi di aggregazione volontaria.
Fin dal 1603 lo spazio urbano fu delimitato da porte chiuse a chiave, in corrispondenza di quattro vie a ridosso delle piazze nel centro storico di Padova. Le porte introdussero una profonda discontinuità nel tessuto cittadino, una vera e propria frattura che ha lasciato nel tempo tracce profonde nella storia sociale e culturale della città e della stessa comunità ebraica, identificata come un gruppo di minoranza costretto alla separazione forzata.
Interrogare le vicende storiche che hanno accompagnato tale processo risulta oggi indispensabile per comprendere le dinamiche e le logiche evolutive dello spazio architettonico che tuttora caratterizza il ghetto e il suo rapporto con la contemporaneità. Il vincolo della soglia, pertanto, essenza stessa del modello insediativo del ghetto produrrà pertanto nel corso dei secoli alcuni modelli peculiari nell’edilizia dei quartieri ebraici.
IL GHETTO EBRAICO DI PADOVA
- Quando: Giovedì 26 maggio, ore 16.30
- Introduce:
- Fabrizio Magani
- Soprintendente SABAP VE-MET
Intervengono:
- Gadi Luzzatto Voghera, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea
- Stefano Zaggia, Università degli Studi di Padova
Informazioni e contatti
- Dove: Università degli Studi di Padova
- Complesso Beato Pellegrino, Aula 14
- Via Beato Pellegrino, 32 – Padova
- Ingresso dalla Piazzetta di via Elisabetta Vendramini, 13
- e-mail: sabap-ve-met.urp@beniculturali.it
- sito web: www.soprintendenzapdve.beniculturali.it
INGRESSO LIBERO E GRATUITO. È richiesto l’uso della mascherina.