Il diritto del bambino a non essere inquinato: incontro tra esperti e cittadinanza
Sabato 22 febbraio dalle 8.30 alle 13.30 presso l'auditorium del centro San Gaetano a Padova.
Le organizzazioni internazionali hanno steso in questi anni, a protezione dell'infanzia, una rete di diritti riconosciuti di elevato valore etico e sociale, ma purtroppo largamente e frequentemente violati. Oggi, in una società evoluta e industrializzata, in cui i temi ambientali hanno assunto una estrema rilevanza, a questo lungo elenco di diritti se ne aggiunge un altro: il diritto del bambino a non essere inquinato.
L'immissione nell'aria, nell'acqua, nel suolo e nel sottosuolo di composti tossici, molti dei quali persistenti e accumulabili negli organismi viventi favorisce l'insorgenza di varie malattie che colpiscono maggiormente le persone più fragili, prima di tutto i bambini. Gli organismi in via di sviluppo infatti sono funzionalmente immaturi e hanno una suscettibilità particolare ai diversi agenti chimici e fisici.
L'OMS stima che, nella Regione Europea, circa un terzo delle malattie infantili dalla nascita a 19 anni possa essere attribuito all'ambiente insalubre o insicuro e che il 43% di questo peso di malattia riguardi i bambini con meno di cinque anni.
Nei bambini è stata dimostrata una correlazione fra livelli di inquinamento atmosferico, riduzione del peso alla nascita, aumento della prevalenza di infezioni delle basse vie respiratorie, asma, tosse secca notturna, riduzione della funzione respiratoria, neoplasie. E ancora una correlazione fra concentrazione di sostanze tossiche assunte con l'acqua e il cibo e danni neurologici e a carico del sistema immunitario.
L'esposizione a contaminanti ambientali può iniziare già in epoca prenatale, quando embrione e feto possono subire le conseguenze di una esposizione materna. Gli effetti di tale esposizione possono manifestarsi sia in tempi brevi, che dopo molti anni, in età adulta. Va inoltre tenuto conto della possibilità che sostanze inquinanti esercitino un'azione dannosa sulle cellule germinali, e quindi che, agendo prima del concepimento, condizionino negativamente lo sviluppo delle generazioni future.
Per garantire ai nostri bambini di poter vivere in un'ambiente più salubre e' necessaria un'inversione di tendenza nel nostro modello di sviluppo che significa anche ripensare l'ambiente urbano e trasformarlo nella direzione di uno sviluppo sostenibile, ragionando sulla programmazione urbanistica del nostro territorio in funzione della tutela della salute, per una città a misura di bambino.
L'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE Italia) dal 1998 ha elaborato un documento programmatico sviluppando la "Campagna in difesa del diritto del bambino a non essere inquinato" proponendo incontri e convegni per interventi concreti nell'ambito della tematica Ambiente e Salute infantile. Su questo tema a Padova è stato organizzato un incontro pubblico sabato 22 febbraio dalle 8.30 alle 13.30 presso l'auditorium del centro San Gaetano. Durante il convegno medici ed altri professionisti che si occupano anche di ambiente, salute e bambini daranno, in merito, informazioni utili, indipendenti e scientificamente attendibili.
Ulteriori informazioni sono scaricabili dal sito ISDE Padova https://www.isde.padova.it
Dr. Bruno Franco Novelletto
Presidente ISDE Padova