Incontro "Testimonianza prima di una banca popolare" al teatro Maddalene
Dopo il debutto in prima nazionale a Venezia, lo spettacolo Una Banca popolare prodotto dal Teatro Stabile del Veneto arriva al Verdi di Padova. Ad anticipare di qualche ora il debutto sul palcoscenico padovano l’incontro aperto al pubblico “Testimonianza prima di Una banca popolare” - mercoledì 8 gennaio - ore 18 al Teatro Maddalene voluto dallo Stabile del Veneto per tenere alta l’attenzione civile su una ferita ancora aperta.
Un momento di confronto e dibattito, che prende spunto dal testo di Romolo Bugaro, per interrogarsi su come il mondo della cultura ha reagito e reagisce allo tsunami che ha travolto famiglie e aziende che, nel buco nero del crack delle popolari, hanno perso ogni risparmio. Un colpo molto duro per l’identità collettiva del Veneto che lo Stabile, nella sua funzione di teatro civile, affida sul palcoscenico delle Maddalene alle testimonianze di Romolo Bugaro, scrittore e autore del testo di Una banca popolare, Ario Gervasutti giornalista de Il Gazzettino e autore del libro Romanzo Impopolare, Luigi Ugone, presidente dell'associazione “Noi che credevamo”.
Lo spettacolo Una banca popolare, prodotto dallo Stabile del Veneto, realizzato in collaborazione con Jolefilm e diretto dal noto regista cinematografico resterà in scena al Teatro Verdi di Padova dall’8 al 12 gennaio 2020.
Lo spettacolo
Dopo il suo romanzo Effetto Domino (Marsilio), da cui è stato tratto l’omonimo film con la regia di Rossetto, presentato in anteprima mondiale al Festival di Venezia, Romolo Bugaro ha scelto la forma narrativa teatrale per affondare lo sguardo sul fallimento di alcuni Istituti bancari italiani, che ha investito intere famiglie e aziende. Lo scrittore lascia fuori dal palcoscenico le persone, i risparmiatori e gli imprenditori vittime del crack, una folla di attori che non agisce, ma che rappresentano il motore della storia. In scena si vedono, infatti, solo i cattivi, gli artefici del disastro convinti di essere al di sopra della legge, gli intrecci degli interessi e delle alleanze. L' impianto scenico è di grande impatto emozionale e visivo: sul palco una parte di scenografia è composta da immagini audiovisive estratte dalle riprese effettuate da Jolefilm che porterà al cinema il testo di Bugaro con gli stessi attori e sempre con la regia di Alessandro Rossetto.