L’autore Jonathan Lee presenta il romanzo “Il tuffo” al Centro Universitario Padovano
Tornano gli appuntamenti letterari con Progetto Giovani.
Martedì 5 settembre alle 18.45, la libreria Zabarella e l’ufficio Progetto Giovani del comune di Padova, aspettando la nuova edizione della Fiere delle Parole, presentano l’appuntamento speciale con Jonathan Lee, trentaseienne inglese che The Guardian ha definito "A major new voice in British fiction»".
L’autore, dopo i romanzi “Who Is Mr Satoshi?” e “Joy”, ha pubblicato nel 2015 “High Dive”, il suo primo romanzo tradotto in Italia, che esce per i tipi di Sur con il titolo “Il tuffo”.
Con l’autore conversano Martina Testa e Martino Gozzi nel giardino del Centro Universitario Padovano di via Zabarella.
IL ROMANZO
Acclamato dalla critica britannica e statunitense, “Il tuffo” è un romanzo carico di verità e dal ritmo perfetto, che disegna i piccoli drammi e le passioni più intime degli esseri umani contro lo sfondo spietato della storia.
Nel 2016 è stato eletto libro dell’anno da diverse testate inglesi - The Guardian, The Observer, The Independent on Sunday - e statunitensi, come The New York Times.
TRAMA
Nella notte del 12 ottobre 1984 una bomba esplose nel lussuoso Grand Hotel di Brighton, dove era in corso il congresso del Partito Conservatore britannico, causando cinque morti e trenta feriti; era un attentato contro il primo ministro Margaret Thatcher, che però ne uscì illesa e politicamente rafforzata.
Attorno a questo fatto di cronaca si intrecciano le vicende immaginarie dei tre protagonisti del romanzo: Moose Finch, il vicedirettore dell’hotel, quarantacinquenne divorziato che ha visto svanire tutte le sue numerose ambizioni, e spera che una perfetta gestione del soggiorno della Thatcher gli faccia ottenere un decisivo avanzamento di carriera; Freya, sua figlia, appena uscita dalle superiori, che cerca di affrontare l’età adulta mediando fra le aspettative del padre e i propri desideri confusi; Dan, il militante dell’IRA responsabile dell’attentato, un giovane cresciuto troppo in fretta per le strade di Belfast.
Nelle tre settimane che passano fra il momento in cui l’ordigno a orologeria viene piazzato nella stanza 629 e il momento in cui esplode, Jonathan Lee segue con straordinaria umanità e delicatezza la vita quotidiana di questi tre personaggi, le loro insicurezze, le loro paure, i loro sogni.
OSPITI DELL'EVENTO
Jonathan Lee è nato nel Surrey (Regno Unito) nel 1981 e vive a New York, dove lavora come editor per la casa editrice Catapult e collabora con la rivista letteraria Guernica. Precedentemente ha lavorato come redattore della rivista letteraria A Space Public.
Martina Testa è nata a Roma nel 1975 ed è stata il direttore editoriale di Minimum Fax, casa editrice indipendente che, per molti anni, ha rappresentato la definizione di “casa editrice indipendente” in Italia. Testa ha tradotto oltre cinquanta libri dall’inglese all’italiano, specializzandosi nella narrativa americana contemporanea. Fra i “suoi” autori David Foster Wallace, Cormac McCarthy, Jonathan Lethem, Jennifer Egan, Kurt Vonnegut.
Martino Gozzi (1981), nel 2002 vince la borsa di studio del Mondrian Kilroy Fund e nel 2004 pubblica il suo primo romanzo, "Una volta Mia" (per Quod). Ha tradotto, per varie case editrici, diversi autori inglesi e statunitensi, tra cui Marlon Brando, Keith Richards e Steve Earle. Con Feltrinelli ha pubblicato "Giovani promesse" (2009) e "Mille volte mi ha portato sulle spalle" (2013) e ha tradotto "Life" (con Andrea Marti e Marina Petrillo; 2012) di Keith Richards. Dal 2012 è il direttore organizzativo di Scuola Holden – Storytelling & Performing Arts di Torino e responsabile del coordinamento della didattica e relazioni internazionali della Scuola. Collabora alla programmazione de Il Circolo dei Lettori e del Salone Internazionale del Libro di Torino.