“Libertas. Spaces and practices of academic freedom”, tre giorni di incontri al complesso Beato Pellegrino
In occasione dell’Ottocentenario dell’Università di Padova, l’Ateneo, Scholars at Risk Italy e Scholars at Risk Europe hanno organizzato il convegno internazionale dal titolo “Libertas. Spaces and practices of academic freedom” come celebrazione degli otto secoli di continuo impegno per la tutela e la promozione della libertà accademica. Il convegno si terrà sia in presenza che online dal 22 al 24 giugno nel Complesso Beato Pellegrino in via Vendramini 13, Padova.
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La libertà accademica è una forma specifica di libertà di espressione che negli ultimi anni ha assunto una sempre maggiore rilevanza. L’autonomia istituzionale delle università e i diritti dei ricercatori e delle ricercatrici all’indagine e alla condivisione delle conoscenze sono spesso minacciati, a livello mondiale come anche nel contesto europeo. Questa però è anche una questione di vecchia data e un principio fondante che ha caratterizzato la storia dell’Università di Padova sin dalla sua nascita, 800 anni fa. L’obiettivo di questo convegno è promuovere la conoscenza e la comprensione dei processi che – attraverso i secoli e ancora oggi – hanno messo in gioco la libertà accademica come specifica forma di libertà di espressione, e ampliare il dibattito sui temi legati alla libertà accademica e alle sue violazioni. La conferenza adotta un approccio multidisciplinare alla libertà accademica, mettendo in dialogo le voci del mondo accademico e di altri settori, oltre a studiose e studiosi che oggi rischiano la carriera e la vita. Inoltre, la conferenza considera la natura multilivello dell’impegno per la libertà accademica: locale, nazionale ed europea.
Giovedì 23 giugno dalle ore 9.30 in Aula Magna del complesso Beato Pellegrino, si terrà l’apertura dei lavori con i saluti istituzionali di Cristina Basso, Prorettrice alle Relazioni internazionali dell’Università di Padova, Eva Wiberg dell’Università di Gothenburg, Astrid Söderbergh Widding dell’Università di Stockholm, Maurizio Tira, delegato all’internazionalizzazione CRUI, Elena Pariotti e Gianluigi Baldo dell’Università di Padova e Denise Roche, SAR Europe. Dalle ore 10.30 è prevista la presentazione del volume Libertas. Tra religione, politica e saperi a cura degli autori Andrea Caracausi, Paola Molino e Dennj Solera dell’Università di Padova. Sarà poi Annalisa Oboe dell’Università di Padova a illustrare la collana Patavina Libertas, dedicata all’Ottocentenario dell’Ateneo. “Patavina libertas. Una storia europea dell’Università di Padova” è una collana di volumi di alta divulgazione, fondata su solide ricerche d’archivio condotte da giovani storici e storiche dell’Ateneo, che rileggerà il percorso padovano in chiave europea, tra spazi e forme della libertas e il suo ruolo negli sviluppi dei saperi umanistici e scientifici. La collana è pubblicata in coedizione Donzelli – Padova University Press. Nel pomeriggio, dopo una tavola rotonda incentrata sulle azioni messe in campo a livello europeo per la tutela della libertà accademica, ci sarà anche un video messaggio di David Lega, membro del Parlamento Europeo. Di ospitalità, solidarietà, umanitarismo, caritas in relazione alla libertà accademica e ancora, di borse di studio per i rifugiati e conoscenze sui rifugiati dell’Europa, di equilibri precari basati su studi critici su esilio e migrazione, ne parleranno dalle ore 16.30, Alessandro Paccagnella dell’Università di Padova, con Magdalena Kmak della Åbo Akademi University, Ali Ali dell’Università di Helsinki, (SAR scholar), e Asli Vatansever del Bard College di Berlino con varie testimonianze di studiosi a rischio attualmente ospitati in Europa.
Queste le dichiarazioni delle docenti Claudia Padovani e Francesca Helm, coordinatrici SAR Italy e responsabili scientifiche del convegno: «Siamo felici di poter celebrare gli 800 anni del nostro Ateneo con un evento che ben rappresenta il modo concreto in cui l’Università di Padova prosegue nell’impegno per la libertà accademica. Padova è da anni membro della rete di Scholars at Risk (SAR) e dal 2019 ne coordina la sezione italiana. Abbiamo avuto l’opportunità di ospitare studiose a rischio e di svolgere azioni di advocacy a sostegno di studiosi ingiustamente imprigionati. Abbiamo coinvolto studenti e studentesse in seminari mirati a coinvolgerli nell’azione della comunità accademica, e abbiamo promosso incontri per far conoscere le violazioni della libertà accademica in paesi quali Afghanistan, Iran, Bielorussia. Questo appuntamento consente agli studiosi ospiti in Italia e in altri paesi europei di incontrarsi, e consente alla nostra comunità di rafforzare il dialogo con le istituzioni italiane ed europee. La Commissione Europea e il Parlamento Europeo, insieme alla European Research Area, stanno da alcuni anni segnalando il rischio che le violazioni dei valori fondamentali dell’alta formazione si diffondano anche nel nostro contesto; e chiamano gli stati membri ad operare in concreto attraverso azioni di monitoraggio e sostegno alle università impegnate in questo campo. Confidiamo che a breve anche in Italia si attivi un programma nazionale di borse per consentire agli atenei di accogliere studiosi e studiose che cercano luoghi sicuri in cui poter portare avanti i loro lavori di ricerca. Noi come SAR forniremo il supporto a queste azioni alla luce delle conoscenze e competenze acquisite negli anni. E crediamo che Padova possa dare un contributo davvero significativo in questa direzione».
Link alla pagina di SAR Italia con aggiornamenti: https://www.scholarsatrisk.org/sections/sar-italy/
Per info e registrazioni
https://800anniunipd.it/event/sar-libertas/