M'illumino di meno 2021: anche l'università di Padova spegne le luci, ma non solo: tutte le iniziative
L'Università di Padova, nell’ambito delle azioni di UniPadova Sostenibile, aderisce a "M'illumino di meno", la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili ideata nel 2005 da Caterpillar e Rai Radio2, in programma nel 2021 per venerdì 26 marzo.
L’edizione 2021 è dedicata ai "salti di specie" in vari ambiti: mobilità, abitare, alimentazione, economia circolare, inverdimento e il tradizionale spegnimento delle luci. Piccoli e grandi salti di specie nelle nostre vite, quelli già fatti e quelli ancora da fare.
Anche quest'anno, insieme a quella di centinaia di monumenti ed edifici in tutta Italia, anche l’illuminazione di Palazzo Bo, il cuore storico dell'Ateneo, e di Palazzo Storione, centro dell’amministrazione dell’Università di Padova, verrà spenta a partire dalle ore 18 e la luce elettrica verrà sostituita dalla luce delle candele, con l'obiettivo di lanciare un messaggio di sensibilizzazione per un corretto utilizzo delle risorse.
Nella giornata del 26 marzo il Direttore Generale Alberto Scuttari e la Prorettrice a Edilizia e Sicurezza prof.ssa Francesca da Porto presenteranno l’evento e i “salti di specie” realizzati dell’ateneo, in particolare nel campo dell’edilizia sostenibile. L’intervista al Direttore Generale, Alberto Scuttari, si svolgerà nella cornice del polo di Beato Pellegrino, sede del Dipartimento di Studi linguistici e letterari, inaugurato nel 2019 e primo edificio gas-free dell’Università di Padova.
«Per quanto riguarda le sfide dettate dalla pandemia, abbiamo fatto un "salto" da reale a virtuale: la nostra comunità ha reagito facendo dei cambiamenti che non pensava di dover fare, abbiamo fatto un salto che non abbiamo progettato – dice Alberto Scuttari -. Non l'abbiamo voluto, si è reso necessario perché il mondo attorno a noi cambiava. Abbiamo cercato di farlo al nostro meglio e sfruttando delle risorse che avevamo già, passando per esempio in maniera molto veloce alla didattica digitale o al lavoro agile. Siamo riusciti a non fermare tutta la ricerca e tutti i servizi agli studenti che sono continuati: nessun studente ha fermato il proprio percorso di studio e credo che questo sia un grande risultato.»
L’Università di Padova, negli ultimi anni, ha posto in primo piano le politiche e le azioni sulla sostenibilità con il Progetto UniPadova Sostenibile e ha potenziato gli interventi a favore dell’edilizia sostenibile, attraverso una significativa opera di riqualificazione e ristrutturazione dell’ex ospedale geriatrico, nel Convento del Beato Pellegrino, in cui ha oggi sede il Polo Umanistico. Il complesso si caratterizza per le sue elevate prestazioni energetiche nonostante gli stringenti vincoli architettonici e strutturali legati alla presenza di tre chiostri ottocenteschi, grazie a un approccio sinergico che ha coordinato tra loro aspetti quali l’isolamento termo-acustico, l’insolazione e le schermature solari, oltre all’utilizzo di energie rinnovabili. Gli studi e le attività di rilievo del sito, realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Geoscienze, hanno consentito di mettere a punto un sistema che è in grado di garantire con elevata efficienza la climatizzazione estiva e invernale dell’intero complesso attraverso un sistema geotermico e l’impiego di pannelli fotovoltaici, rendendolo il primo edificio gas-free dell’Ateneo. Le soluzioni adottate consentiranno una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 42.400 kg all’anno.
Il patrimonio edilizio dell’Ateneo si arricchirà grazie all’acquisizione dell’area dell’ex Caserma Piave finalizzata alla realizzazione del progetto PIAVEFUTURA, consentendo la razionalizzazione della presenza universitaria nella città di Padova, essendo destinata a ospitare il Campus delle Scienze economiche e sociali. Il progetto permetterà il recupero di un’area di 51.000 mq posta nel centro cittadino, e ospiterà, in previsione della presenza quotidiana di circa 5.000 persone, le attività didattiche, aule per lo studio e per biblioteche, oltre che spazi museali, laboratori di ricerca e spazi per la ristorazione. Il costo dell’intervento, che sarà pari a circa 65 milioni di euro, verrà interamente recuperato grazie alla dismissione di locazioni passive trentennali.
Sono inoltre stati avviati all’interno degli edifici dell’Ateneo interventi di riqualificazione delle centrali termiche, frigorifere e degli impianti che ne consentano l’ammodernamento e ne migliorino l’efficienza. L’ottimizzazione dei consumi, oltre che con tali interventi, avviene anche con l’adozione di sistemi di monitoraggio, che ne consentano la regolazione e la gestione in un’ottica di risparmio energetico.
L’impatto ambientale derivante dalle attività dell’Ateneo è stato quantificato attraverso la predisposizione dell’inventario delle emissioni dei gas a effetto serra (GHGs), in collaborazione con il Centro Studi Qualità Ambiente del Dipartimento di Ingegneria Industriale. La Carbon Footprint è stata calcolata con riferimento al 2019, con l’obiettivo di valutare l’efficacia delle azioni intraprese per la riduzione delle emissioni anno dopo anno. Il modello utilizzato è quello previsto dalla norma ISO 14064-1:2018, affiancato dalle linee guida della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e dai principi di rendicontazione della Global Reporting Initiative (GRI). Rispetto al 2018 è stata registrata una riduzione complessiva delle emissioni pari al 18%. Questo risultato positivo è da ricondurre principalmente alla riduzione delle emissioni legate ai consumi energetici (-51%). Da un lato, gli interventi di efficientamento impiantistico hanno consentito una riduzione del 12% dei consumi di gas metano. Dall’altro, invece, l’acquisto di energia elettrica rinnovabile per tutte le forniture dell’Ateneo a partire da maggio 2018 ha permesso una riduzione delle relative emissioni pari al 68%.
In occasione di questa edizione di M’illumino di meno, sui canali social dell’Ateneo verrà presentato un intervento del prof. Telmo Pievani che racconterà il significato scientifico di “salto di specie”.
Sempre attraverso i canali social di Ateneo verranno proposti, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, consigli in video realizzati dal gruppo studentesco SustainABILITY che mostrano “salti di specie” facilmente realizzabili nella vita quotidiana.
Info web
https://www.unipd.it/millumino-meno