Incontro “Malacarne, il cervello e la medicina 200 anni dopo” all’Orto Botanico
Vincenzo Malacarne, torinese di nascita e “figlio d’arte”, fu medico e professore tra il Settecento e l’Ottocento. Nel 1789 ebbe la prima cattedra di Clinica chirurgica a Pavia, e successivamente si trasferì a Padova dove esercitò per oltre vent’anni fino alla sua morte nel 1816.
Malacarne studiò in modo particolare il cervello, fu il primo a descrivere dettagliatamente il cervelletto e a supporre un’origine organica per la malattia mentale. Sostenne inoltre, suscitando uno scandalo, la necessità della visita ginecologica e si occupò di malformazioni fisiche.
Quali erano le conoscenze sul corpo umano e sulle malattie un paio di secoli fa? Come procedevano i medici nella cura e come è cambiata oggi la medicina? Questi alcuni dei punti che saranno affrontati nel corso dell’incontro In salute e in malattia. Dai medici di ieri a quelli di oggi che si terrà il 9 novembre alle ore 14.45 nell’auditorium dell’Orto Botanico di Padova.
Organizzato in occasione dei 200 anni della morte di Vincenzo Malacarne, l’incontro vede gli interventi di studiosi di rilievo internazionale, tra i quali Alessandro Bargoni, Dipartimento di Scienze chirurgiche, Università di Torino, Céline Cherici, Université de Picardie Jules Verne (Amiens – France), Paolo Mazzarello, Dipartimento di Scienze del sistema nervoso e del comportamento, Università di Pavia.
Alle ore 18 l’intervento dello psichiatra e scrittore Vittorino ANDREOLI su Il cervello 200 anni dopo Malacarne: scoperte ed enigmi.
Coordinano i proff. Gaetano Thiene, Alberto Zanatta, Alessandro Martini e Fabio Zampieri.