“Mio Eroe” di e con Giuliana Musso sulle madri di vittime in Afghanistan, spettacolo a Vigonza
“Mio Eroe” (2016), monologo vincitore del Premio Cassino Off 2017. Il tema generale è la guerra contemporanea, il soggetto è ispirato alla biografia di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001- 2014), la voce è quella delle loro madri.
Le madri testimoniano con devozione la vita dei figli che non ci sono più, ne ridisegnano il carattere, il comportamento, gli ideali. Costruiscono un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita. Cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto ma anche all’esperienza della morte in guerra, in tempo di pace.
Nell’alveo di questi racconti intimi, a tratti lievi a tratti drammatici, prende però forza e si fa spazio un discorso etico e politico. In Mio Eroe, la voce stigmatizzata della madre esce dagli stereotipi, e si pone interrogativi puntuali sulla logica della guerra, sull’origine della violenza come sistema di soluzione dei conflitti, sul mito dell’eroe e sulla sacralità della vita umana.
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Il dolore delle madri può superare la retorica militaristica che ci impedisce di ragionare sulla guerra e affonda con la forza dei sentimenti in una più autentica ricerca di verità.
In queste testimonianze femminili il tema della pace e il tema della maternità risuonano per quello che ancora sono: pubblicamente venerati e segretamente dileggiati. Solo alla fine del monologo sarà forse visibile, come una filigrana in controluce, che la voce delle madri piangenti è la voce della razionalità umana.
Al termine, 15 minuti di conversazione “ a caldo” e saranno disponibili alcune copie dei libri di Giuliana Musso, usciti a settembre: La fabbrica dei preti / Mio eroe / Dentro. Una storia vera, se volete nella collana Teatro di Scalpendi Editore.
Nel foyer del Teatro, le Botteghe del Borgo esporranno di volta in volta alcune creazioni e azioni artigianali.
In breve
Mio Eroe
di e con Giuliana Musso
con la complicità di Alberto Rizzi
scene e assistenza Tiziana De Mario
musiche eseguite da Andrea Musto
direzione tecnica Claudio “Poldo” Parrino
foto Adriano Ferrara
produzione La Corte Ospitale
Vigonza PD domenica 5 dicembre 2021 ore 18.30
Giuliana Musso
A Giuliana Musso, nel ventennale della sua carriera, è andato il Premio della Critica 2021 assegnato dall’ANCT (Associazione Nazionale Critici di Teatro). Ecco la motivazione: «Artista carismatica, originale, acuta, eversiva, cresciuta nel solco della Commedia dell’arte, capace di straordinaria intensità, intelligenza, empatia. Giuliana Musso è interprete d’eccezione ….Il suo teatro spazia tra gli argomenti, insinuandosi nelle pieghe di fragilità dell’essere umano, dà voce alle sfaccettature, è sapientemente popolare, conquista gli spettatori che la seguono in tour e addirittura le affidano le loro storie, certi della forza deflagrante ed epifanica del palcoscenico. Teatrante certosina nell’appaiare, in quanto a serietà di approccio, tutti i livelli, della ricerca, della scrittura, della recitazione, è ragguardevole testimone del nostro tempo».
Giuliana Musso, classe 1970, vicentina d’origine e udinese d’adozione è attrice, ricercatrice, autrice, precedentemente Premio della Critica 2005, Premio Cassino Off 2017 e Premio Hystrio 2017 per la drammaturgia, è tra le maggiori esponenti del teatro d’indagine: un teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine e la poesia, la denuncia e la comicità. I suoi testi sono stati pubblicati e tradotti in antologie, raccolte e riviste: Senza Corpo. Voci dalla nuova scena, a cura di Debora Pietrobono, Minimun Fax Media (2009); Donne che non seguono il copione, a cura di Milagro Martín Clavijo, Aracne editrice (2015); Italian Literature in Translation. Vol. II Theatre, a cura di Monica Capuani, Istituto italiano di Cultura a Londra (2017); My Hero, traduzione di Patricia Gaborik, nella sua versione integrale è edito da Frank Hentschker, Valeria Orani in New Plays from Italy, vol. 3 (2019). I testi integrali di Mio eroe e Dentro sono stati pubblicati dalla rivista Hystrio.
Informazioni
https://www.echidnacultura.it/
fb Tempopresente Echidna
Istagram Echidna_Cultura.
Biglietti online https://www.eventbrite.it/e/biglietti-giuliana-musso-mio-eroe-198817988957 (posto riservato)
Prenotazioni email info@echidnacultura.it, tel 371196476
https://www.comune.vigonza.pd.it/mio-eroe-di-e-giuliana-musso
La rassegna
#TempoPresente si occupa di spettacoli e artisti della Scena Contemporanea . Il programma è curato da Cristina Palumbo per Echidna Associazione Culturale.
Per l’Assessore alla Cultura M. Catia Facco: «gli spettacoli proposti nella rassegna 2021/2022”#TempoPresente” tracciano un percorso che si snoda facilmente tra riflessioni a volte tragiche, a volte ironiche, a volte divertenti, ma mai banali.Con 9 spettacoli abbiamo esagerato proprio per restituire e restituirci in parte quello che abbiamo perso con il periodo di restrizione pandemica. Ci auguriamo così di rispondere ai desideri molteplici del nostro pubblico».
La scelta degli spettacoli descrive il desiderio di portare Autori e Interpreti di grande valore e esperienza che hanno scritto e riscritto storie importanti e necessarie per il nostro attuale sentire. Artisti che hanno scelto di fare la loro parte nel presente .
Prossimi appuntamenti in programma
Domenica 5 dicembre 2021 ore 18.30
Giuliana Musso
“Mio Eroe”
con la complicità di Alberto Rizzi scene e assistenza Tiziana De Mario musiche eseguite da Andrea Musto direzione tecnica Claudio “Poldo” Parrino produzione La Corte Ospitale
Il tema è la guerra contemporanea, il soggetto è ispirato alla biografia di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001- 2014), la voce è quella delle loro madri. Le madri testimoniano con devozione la vita dei figli che non ci sono più, ne ridisegnano il carattere, il comportamento, gli ideali. Costruiscono un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita. Cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto ma anche all’esperienza della morte in guerra, in tempo di pace. Nell’alveo di questi racconti intimi, a tratti lievi a tratti drammatici, prende però forza e si fa spazio la voce della madre. Da sempre sequestrata nello spazio dei sentimenti, esce dagli stereotipi, e si pone interrogativi sulla logica della guerra, sull’origine della violenza come sistema di soluzione dei conflitti, sul mito dell’eroe e sulla sacralità della vita umana. PREMIO CASSINO OFF 2017 dalla motivazione della Giuria (…) Il suo modo di fare teatro, che nasce dall’indagine della realtà, conferma la coerenza, la costanza e la grande professionalità di un’artista che non ha mai smesso di osservare il mondo, suggerendoci - grazie alle testimonianze che trasferisce in scena e senza dare giudizi - di guardare le persone negli occhi e di ascoltare le loro storie, perché il teatro è anche condivisione sincera e autentica del pensiero.
Al termine dello spettacolo, Giuliana Musso è disponibile a firmare i suoi libri esposti in ingresso
Biglietti 12 euro interi – 10 euro ridotti per residenti, soci coop, minori di 25 e maggiori di 65 anni - ingresso gratuito per ragazzi fino ai 14 anni.
Acquisto online Eventbrite.it, in biglietteria del teatro un’ora prima dello spettacolo
Prenotazioni email info@echidnacultura.it tel 3711926476 – 3409446568 (il giorno dello spettacolo)
Venerdì 16 dicembre 2921 ore 21
Lella Costa
“Intelletto d’amore - Dante e le donne”
regia Gabriele Vacis
Il racconto scritto da Gabriele Vacis e Lella Costa sceglie alcune delle donne di Dante e le fa parlare direttamente al pubblico, in modo confidenziale, da prospettive “insolite”. Nella Divina commedia i personaggi femminili non sono molti. Ma quelli che ci sono, sono determinanti. Basti dire che ad accompagnare Dante nel paradiso è una donna: Beatrice. Scelta coraggiosa, perché la donna, in questo modo, assume un ruolo sacerdotale, guida spirituale che precede un uomo nel cammino verso la salvezza. Uno scandalo per il medioevo del sommo poeta. Ma anche oggi, in fondo. Il racconto scritto da Gabriele Vacis e Lella Costa sceglie alcune tra le donne di Dante e le fa parlare direttamente al pubblico, in modo confidenziale, da prospettive “insolite”. Naturalmente c’è Beatrice, ideale dell’amore puro del poeta, ma anche di tanta gente da settecento anni in qua. E poi c’è Francesca che finalmente ci spiegherà perché Dante l’ha mandata all’inferno insieme al suo Paolo. Ci sarà Taibe, la prostituta delle Malebolge, costretta ad annaspare nel letame per un motivo ben diverso da quella che è stata la sua “professione”. E Gemma Donati, la moglie del poeta, madre dei suoi figli, che spiegherà come si convive con l’ideale amoroso di tuo marito, se non sei tu. La narrazione delle protagoniste della vita artistica e privata del poeta si muove tra gioco e ironia, tenendosi sempre fedele al vero storico e alla larga dalla parodia. Gabriele Vacis
Biglietti 12 euro interi – 10 euro ridotti per residenti, soci coop, minori di 25 e maggiori di 65 anni - ingresso gratuito per ragazzi fino ai 14 anni. Acquisto online Eventbrite.it, in biglietteria del teatro un’ora prima dello spettacolo Prenotazioni email info@echidnacultura.it tel 3711926476 – 3409446568 (il giorno dello spettacolo)
Domenica 23 gennaio 2022 ore 18.30
Matthias Martelli
“Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame
produzione: Compagnia Enfi Teatro regia: Eugenio Allegri
durata 90 minuti senza intervallo
Mistero Buffo è innanzitutto la possibilità di ritrovare una nuova visione del mondo: quella della storia fatta dal popolo, vissuta e raccontata dal popolo stesso in opposizione alla storia ufficiale. In questo contesto il giullare era il giornale parlato del popolo. Attraverso la sua voce il popolo parlava in prima persona demistificando il sacro e il potere, utilizzando l’arma del riso e del grottesco. In questo senso Mistero Buffo non è una novità, ma fa parte della cultura europea da secoli, fin dal Medioevo. In esso Dario Fo recupera una delle pochissime tradizioni autentiche del teatro italiano.
Il lavoro affonda le sue radici in una forma di teatro che, attraverso la lingua corporale ricostruita col suono, con le onomatopee, con scarti improvvisi di ritmo, con la mimica e la gestualità spiccata dell’attore, passa continuamente dalla narrazione all’interpretazione dei personaggi, trasformandoli all’occorrenza dal servo al padrone, dal povero al ricco, dal santo al furfante, per riprodurre sentimenti, reazioni, relazioni, e tutte quelle altre cose che costituiscono quella rappresentazione sacra e profana chiamata Commedia.
Il grande lascito teatrale, politico e culturale di Dario Fo. Oggi tocca a Matthias Martelli riportare in vita quei personaggi e riconsegnarli, se possibile, all’eternità del teatro. L’attore è solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un’interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali . Non siamo più negli anni ‘70, il clima nel paese è completamente mutato, eppure la forza di Mistero Buffo è ancora la stessa.
Biglietti 12 euro interi – 10 euro ridotti per residenti, soci coop, minori di 25 e maggiori di 65 anni - ingresso gratuito per ragazzi fino ai 14 anni. Acquisto online Eventbrite.it, in biglietteria del teatro un’ora prima dello spettacolo Prenotazioni email info@echidnacultura.it tel 3711926476 – 3409446568 (il giorno dello spettacolo)
Il teatro dei ragazzi e delle famiglie - Domenica 6 febbraio 2022 ore 16.30
Spettacolo consigliato dai 3 anni in poi -60’
Tib Teatro
C’era 2 volte 1 cuore
regia Daniela Nicosia
con Susanna Cro e Labros Mangheras/Solimano Pontarollo
voce narrante Maria Sole Barito
scene Marcello Chiarenza
dramaturg Susanna Cro
Una finestra nel cielo azzurro… Due bimbi aspettano di nascere, aspettano con fiducia… e immaginano il mondo che sarà … Lo creano sotto gli occhi degli spettatori: la fioritura improvvisa di un albero di pesco; la luna, grande come una barca, dalla quale lasciarsi trasportare; una valigia da cui gemmano rose e farfalle… Elementi naturali, forme riconoscibili dai bambini, che sviluppano il loro immaginario e – insiem ai colori, alle musiche dolcissime - incantano i piccoli, mentre emozionano i grandi.
Domenica 13 febbraio 2022 ore 18.30
Maria Rosa Miniscalco - Soggetti smarriti
“La presidentessa “
Di C.M. Hennequin e P. Veber
traduzione, adattamento in tre tempi brevi e regia di Mariarosa Maniscalco
Con Gino Trevisiol, Pasquale Dota, Cristina Cioffi, Alda Capodaglio, Cinzia Mavaracchio Mariarosa Maniscalco, Alessandro Tognetti, Franco Favero, Francesco Busolin, Alberto Dalla Tor Nicola Nardi, Alduina Lunetti, Manuel Dovesi, Franco Favero, Laura Campagnol, Dino Zorzenon
Una pièce incredibilmente attuale, una commedia di vaudeville,che nel suo intricato meccanismo teatrale, permette di valorizzare al meglio le doti di ciascuno degli undici attori in scena e di farci riflettere, pur divertendoci, che in certi ambienti “niente è cambiato”.
Rappresentata per la Prima volta a Parigi nel 1912, questa brillante commedia vaudeville, ruota vorticosamente intorno al potere politico corrotto e a quello seduttivo, imposti da personaggi disposti a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi . Tutto ha inizio quando Gobette, soubrette parigina e senza scrupoli, che “ama per missione e non per passione”, giunge in provincia in casa dell’integerrimo Presidente del Tribunale che ordinerà di espellerla dopo una notte alquanto turbolenta, passata con il Giudice Istruttore.... mariarosa vittoria maniscalco
Biglietti 10 euro interi – 8 euro ridotti per residenti, soci coop, minori di 25 e maggiori di 65 anni - ingresso gratuito per ragazzi fino ai 14 anni. Acquisto online EventbriTe.it, in biglietteria del teatro un’ora prima dello spettacolo Prenotazioni email info@echidnacultura.it tel 3711926476 – 3409446568 (il giorno dello spettacolo)
Domenica 6 marzo 2022 ore 18.30
Silvia Gribaudi, Giacomo Citton
Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo
“Graces “
coreografia Silvia Gribaudi drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti con Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo
disegno luci Antonio Rinaldi assistente tecnico luci Theo Longuemare direzione tecnica Leonardo Benetollo costumi Elena Rossi
Vincitore dell’azione collaborAction#4 2018/2019
Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817.
Cos’è la bellezza? Come si manifesta? Le grazie sono diventate canone estetico neoclassico, ma prima di ogni cosa incarnano gioia, splendore e prosperità. Il linguaggio di Silvia Gribaudi continua la sua ricerca sul tempo dell’umorismo e la serietà del gesto che genera la risata partendo da una totale dedizione e serietà del corpo. Dopo i successi di A Corpo Libero (2009) e R.OSA_10 esercizi per nuovi virtuosismi (2017), Silvia Gribaudi crea uno spettacolo per quattro performers, proseguendo la propria ricerca sul valore estetico, sociale ed intellettuale dello humour e del corpo.
DD_290_premio Motivazione Giuria: «Con Graces Silvia Gribaudi continua la sua investigazione sul tema della bellezza mettendo a diretto confronto – anche in un sagace gioco di convenzioni legato ai generi – femminile e maschile quotidianità e ideale, danza praticata e danza idealizzata. Brevi sequenze coreografate, dove si passa da una citazione accademica a un numero’ da show televisivo si alternano a dialoghi con il pubblico per rivendicare ganci intellettualistici il tutto costruito con una ironia scapricciata che alleggerisce i cuori Sotto sotto per serpeggia una sagace satira non solo dell’attuale costume sociale ma anche a certi vezzi della danza di oggi che l’autrice non manca di beccare Ed è questo che dà solidità a una pièce leggera s ma intelligentemente pensosa».
Biglietti 10 euro interi – 8 euro ridotti per residenti, soci coop, minori di 25 e maggiori di 65 anni - ingresso gratuito per ragazzi fino ai 14 anni. Acquisto online Eventbrite.it, in biglietteria del teatro un’ora prima dello spettacolo Prenotazioni email info@echidnacultura.it tel 3711926476 – 3409446568 (il giorno dello spettacolo)
Sabato 26 marzo 2022 ore 21
Luca Scarlini
Il canto del futuro immaginario: un racconto per Vigonza
1° assoluta – opera originale
Il ‘900 è stato il secolo delle utopie architettoniche, spesso destinate a non avere seguito, o a restare incompiute, oppure cambiate di segno o senso. Vigonza, nella visione di Quirino De Giorgio, è un luogo che avrebbe dovuto unire campagna e città, sotto il segno di una funzionalità che non tradiva le forme della natura. La costruzione ha seguito il destino di numerose altre avventure architettoniche nate sotto il regime, rimossa a lungo, messa da parte, o trasformata. Al centro Quirino De Giorgio e la sua visione della città immaginaria futura, che fa un balzo dalla campagne malariche al XXI secolo, narrando delle altre città utopiche del tempo in relazione con la fantascienza romanzesca del tempo, il Futurismo veneto e con i progetti padovani degli anni ‘30, per narrare di un luogo, della sua memoria, e del rimosso che ne ha colpito a lungo la vita.
Luca Scarlini, storyteller, drammaturgo, scrittore e saggista, è uno scardinatore del pensare comune. Lo stupore di chi lo ascolta nasce dal fatto che Luca ha lavorato nel mondo del teatro in tanta parte del mondo per quasi trent’anni e la scena è il suo habitat naturale, in quanto drammaturgo di lunga storia e direttore di festival, possiede quella qualità che si richiede a chi è attore di professione.
Biglietti 10 euro interi – 8 euro ridotti per residenti, soci coop, minori di 25 e maggiori di 65 anni - ingresso gratuito per ragazzi fino ai 14 anni. Acquisto online Eventbrite.it, in teatro un’ora prima dello spettacolo . Prenotazioni email info@echidnacultura.it tel 3711926476 – 3409446568 (il giorno dello spettacolo)
Il teatro dei ragazzi e delle famiglie - Domenica 27 marzo 2022 ore 16.30
Spettacolo consigliato dagli 9 anni in poi – 60’
Compagnia Sclapaduris
Attenti al loop
anatomia di una fiaba
di e con Matteo Ciccioli, Letizia Buchini, Francesco Garuti,
Gloria Romanin, Francesca Boldrin
Cinque attori-chirurghi sezionano la fiaba di Cappuccetto Rosso, o ciò che ne resta, alla ricerca del principio vitale che l’ha conservata intatta fino a oggi. Ma se la storia non fosse esattamente così come ci hanno sempre raccontato? Se le sue viscere fossero state manomesse, deformate, deviate? Chi può dire quale fosse il suo corpo originario? Quale storia vogliamo oggi tramandare? Quesiti che spingono i protagonisti a una continua sfida, per narrare la propria versione dei fatti, entrando in un vero e proprio loop, dove più varianti della storia si confondono irrimediabilmente.
Info web
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