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Installazione video interattiva "Il Mestiere che Faremo"

Il 3-4-5 giugno in via Roma (fronte Municipio) sarà presente la video installazione interattiva "Il Mestiere che faremo", realizzata dal regista Marco Tassinari. L'invito ai passanti ad intervenire e a farsi "catturare". Un monitor interattivo, infatti, catturerà i volti dei visitatori e li raccoglierà in un unico elemento grafico attribuendo, provocatoriamente, un'identità: il lavoro che faranno

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Il 3-4-5 giugno in via Roma (fronte Municipio) sarà presente la video installazione interattiva "Il Mestiere che faremo", realizzata dal regista Marco Tassinari. L'invito ai passanti ad intervenire e a farsi "catturare". Un monitor interattivo, infatti, catturerà i volti dei visitatori e li raccoglierà in un unico elemento grafico attribuendo, provocatoriamente, un'identità: il lavoro che faranno.

Sullo schermo ognuno dovrà cercare con attenzione il proprio sé fra le centinaia di volti presenti, ma potrebbe trovare una sorpresa. Potrebbe scoprirsi dog-sitter, per una vita, o destinato ad uno dei mille lavori creativi che stanno nascendo negli ultimi anni, per una vita. Oppure potrebbe scoprisi operaio metalmeccanico, un'identità cui, con una laurea in tasca, potrebbe doversi abituare. Ci sono anche le fasce privilegiate: militari, ingegneri, sacerdoti. Ma sono troppo pochi nella società che dallo schermo viene proposta. L'elemento grafico che raccoglierà tutti i volti dei visitatori è un albero stilizzato: al centro vi è una persona, sulle cui spalle inconsapevoli tutta la società si posa.
 
L'istallazione sarà accompagnata da due sagome di due personaggi poste ai lati, con volti ben noti: vi sarà Stanlio, da una parte, Ollio dall'altra. Le sagome sono il contributo all'opera portato da alcuni giovani lavoratori precari: sono Valeria Galgani, Roberta Cesca, Mauro Pivetta. Per loro il presente è una comica finale, epilogo degli errori del passato e delle inadempienze della classe politica del presente. I giovani che questo ripiegamento sociale lo subiscono trovano così nell'opera uno spazio di espressione, nel quale non possono fare altro che ridere. Loro presentano il sito web:  ilmestierechefaremo.it , nel quale raccolgono gli annunci di lavoro più assurdi che gli sono stati rivolti. Da: "Cercasi stagista con esperienze di stage" alle controproposte creative: "Disponibile a domicilio stiratrice come benefit". Il tutto coadiuvato da una webtv.
 
Il "mestiere che faremo" è un percorso creativo, che Marco Tassinari sta proseguendo dopo il lancio del suo documentario: "Il mestiere che faremo" appunto, realizzato a Piove di Sacco nel 2010 e che racconta l'epilogo di una società in crisi. Il film è stato selezionato all'Euganea Film Festival e verrà proiettato il 15 luglio alle ore 16 presso il Cinema Corallo a Monselice, con ospite in sala il regista.
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