Ai Notturni d’Arte San Leopoldo Mandić, frate che fu popolarissimo confessore
Venerdì 22 agosto alle ore 21 i Notturni d’Arte organizzati dall'assessorato Cultura e Turismo del Comune di Padova portano il pubblico nei luoghi della vita e della santità di padre Leopoldo Mandi?, presso il santuario a lui intitolato in piazzale Santa Croce 44, dove Leopoldo arrivò nel 1909, divenendo confessore ricercatissimo; qui spirò nel 1942 e il suo corpo dal 1963 giace presso la chiesa del Santuario. Nella serata sarà proiettato un video sulla vita del santo. Si segnala la presenza di un'interprete LIS - Lingua dei Segni Italiana per i non udenti.
Leopoldo nacque a Castelnuovo di Cattaro (l'odierna Herceg-Novi in Montenegro) il 12 maggio 1866; penultimo di dodici figli, fu battezzato con il nome di Bogdan Ivan. A Castelnuovo di Cattaro, all'epoca situato nella Provincia di Dalmazia, parte dell'Impero Austriaco, prestavano la loro opera i frati francescani Cappuccini della Provincia Veneta. Frequentando l'ambiente dei frati, in occasione delle funzioni religiose e del doposcuola pomeridiano, il piccolo Bogdan manifestò il desiderio di entrare nell'Ordine dei Cappuccini; fu accolto nel seminario cappuccino di Udine e poi, diciottenne, il 2 maggio 1884 al noviziato di Bassano del Grappa (Vicenza), dove vestì l'abito francescano, ricevendo il nuovo nome di "fra Leopoldo". Completò gli studi filosofici e teologici nei conventi di Santa Croce a Padova e del Santissimo Redentore a Venezia dal 1885 al 1890, anno in cui fu ordinato sacerdote.
A Padova, al convento di piazzale Santa Croce, padre Leopoldo arrivò nella primavera del 1909. Nell'agosto del 1910, fu nominato direttore degli studenti, ma nel 1914 fu sollevato dall'insegnamento e gli venne chiesto l'impegno esclusivo nel ministero della confessione: divenne confessore ricercato da persone di ogni estrazione sociale, che per incontrarlo arrivavano anche da fuori città. A Padova rimase fino alla morte, salvo un periodo d'internamento durante la prima guerra mondiale e una breve parentesi a Fiume, dove fu mandato nel 1923 per essere richiamato a Padova nel giro di una settimana su iniziativa del vescovo, interprete della cittadinanza.
Nel 1940, dopo aver festeggiato il 50º anniversario dell'ordinazione presbiterale, la sua salute andò sempre più peggiorando; nell'aprile del 1942 fu ricoverato all'ospedale per un tumore all'esofago. Rientrato in convento, dove continuò a confessare, pur in condizioni di salute sempre più precarie, spirò il 29 luglio 1942. La notizia della morte di padre Leopoldo si diffuse rapidamente: per un paio di giorni una folla ininterrotta passò al convento dei Cappuccini per rendere omaggio alla salma del confessore, che venne deposta nel Cimitero Maggiore di Padova, per poi essere traslata in una cappella presso la chiesa dei Cappuccini di Padova in piazza Santa Croce.
I Notturni d'Arte, giunti alla XXVIII edizione, sono realizzati con il contributo di Cassa di Risparmio del Veneto.