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Mostre Piazze / Via Altinate

Pietro Bembo, nell'allestimento della mostra rispunta la statua di Altinoo

L'opera, oggi del Museo nazionale archeologico di Napoli, fino a mezzo secolo fa si trovava nella residenza padovana del Bembo, in via Altinate. Potrà essere ammirata dal 2 febbraio nella stanza 7 di palazzo del Monte a Padova

Mancano ormai solo 10 giorni all'inaugurazione della mostra che, assieme a quella già aperta a palazzo Zabarella e dedicata a De Nittis, si appresta a dare lustro a Padova e a catalizzare in città migliaia di visitatori. "Pietro Bembo e l'invenzione del Rinascimento", dal 2 febbraio a palazzo del Monte ospiterà tanti capolavori che facevano parte della collezione del celebre scrittore e umanista italiano che visse a Padova a cavallo del ‘500.

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L'ALTINOO RITORNA A PADOVA. Tra le opere che saranno esposte, c'è da segnalare il "ritorno" a Padova della statua di Antinoo, oggi patrimonio del Museo Nazionale Archeologico di Napoli ma che fino a mezzo secolo fa era nella residenza padovana di Bembo, in via Altinate, oggi sede del Museo della Terza Armata. Occupava una posizione d'onore, come si conviene ad un reperto subito celeberrimo, copiato e riprodotto per collezionisti e sovrani. I Medici, ad esempio, ne avevano voluto, per le loro collezioni, una copia in bronzo.

TRASPORTO SPECIALE. La statua in marmo, alta due metri e pesante circa 11 quintali, bellissima e fragilissima, ha richiesto un trasporto speciale e una grande cura per esporla nella stanza 7 del percorso di mostra. L'opera è un "assemblaggio" tra due reperti classici: il busto subito ammirato di Antinoo, ed un corpo di giovane uomo, acefalo, che venne adattato al caso. Un accoppiamento perfetto, tanto da accedere, in epoca rinascimentale, una specie di idolatria.

CHI ERA ANTINOO. Il ragazzo amato dall'Imperatore è di malinconica bellezza, con un volto ancora acerbo, dallo sguardo già consapevole del proprio tagico destino. Il giovane infatti concluse misteriosamente la sua vita nelle acque del Nilo, alimentando leggende e miti che ne accrebbero la sua fama in tutto il mondo antico. Fama che ha superato i secoli se, ancora oggi, Antinoo è simbolo di bellezza e le sue rappresentazioni sono tra le più ammirate della statuaria antica.

LE ALTRE OPERE "SPECIAL GUEST". L'effige di Antinoo non è l'unico capolavoro già giunto a Padova. Negli scorsi giorni, dai Musei Vaticani, è arrivato a Palazzo del Monte l'enorme arazzo di Raffaello. Per i prossimi giorni sono attesi i quadri ed i disegni di Raffaello, Giorgione, Costa, Bellini, Michelangelo e degli altri mastri del Rinascimento che contribuiranno a rendere imperdibile la mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

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