Museo della Padova Ebraica, gli eventi di gennaio e febbraio
Il Museo della Padova Ebraica è dedicato alla tradizione e alla cultura ebraiche, da secoli fortemente connesse con la storia e la vita della città. A volerlo fortemente è stata la Comunità ebraica padovana, con l’obiettivo di valorizzare e rendere fruibile alla cittadinanza e ai turisti un luogo particolarmente significativo e ricco di cultura. Simbolica la scelta della sede: si colloca infatti nel “ghetto” in pieno centro storico, all’interno dell’ex Sinagoga tedesca, bruciata nel 1943 per mano fascista e poi restaurata alla fine degli anni Novanta.
Nel museo sono raccolti oggetti della tradizione ebraica provenienti dalla collezione della Comunità padovana e di donatori privati, esposti a rotazione; tra questi spiccano alcuni contratti matrimoniali, candelabri, porta spezie, corone, testi di preghiera, spartiti musicali e molto altro.
Il Museo della Padova Ebraica è quindi un prezioso nuovo spazio della città a disposizione dei cittadini e dei turisti che qui, oltre ad una serie di oggetti unici e dal grande valore storico e culturale, troveranno soprattutto un omaggio alle personalità più eminenti, la vera ricchezza della comunità ebraica padovana nel corso dei secoli, per mezzo di una proiezione mappata sulla parete.
Il Museo della Padova Ebraica propone visite guidate alla Sinagoga e all’antico cimitero ebraico di via Wiel, oltre ad itinerari ed eventi culturali diversi.
GENNAIO 2018
Lunedì 22 gennaio ore 9
Enrico Catellani: storia di una biblioteca salvata
La lezione sarà tenuta dalla dott.ssa Antonella de Robbio - Coordinatore delle Biblioteche del polo giuridico dell'Università di Padova.
Info: partecipazione libera con prenotazione obbligatoria.
Mercoledì 24 gennaio ore 9
Università e memoria. Studenti e docenti ebrei espulsi dall’Università di Padova e deportati nei lager nazisti
In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, l’Università di Padova ricorda i suoi studenti e docenti ebrei, deportati e uccisi nei lager nazisti, ponendo davanti al Palazzo del Bo le Stolpersteine (“Pietre d'Inciampo”), ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig.
Dalla lettura di questi blocchetti di porfido, sulla cui superficie in ottone compare il nome della persona deportata e la data della deportazione, si ricostruirà il legame che questa aveva con l’Università di Padova.
La lezione sarà tenuta dalla dott.ssa Giulia Simone dell'Università di Padova.
Info: partecipazione libera con prenotazione obbligatoria (posti già esauriti)
Giovedì 25 gennaio ore 17.30
Gli ebrei a Padova e la Grande Guerra
Lezione a cura del Prof. Piercesare Ioly Zorattini
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FEBBRAIO 2018
Giovedì 1 febbraio, ore 18
Presentazione del libro Quando due parallele si incontrano
Saranno presenti gli autori Aida e Dario Foà che converseranno del libro con Gina Cavalieri
Dal 4 al 28 febbraio
Mostra Spot of light. Donne nella Shoah
Inaugurazione: Domenica 4 febbraio ore 11
La mostra ripercorrerà nove aspetti della vita quotidiana familiare delle donne ebree durante la shoah: amore, maternità, cura, resistenza, femminilità, amicizia, lotta, cibo e arte. Ciascun aspetto sarà accompagnato da una storia personale raccontata in prima persona. La mostra vuole concentrare l’attenzione sulle storie private travolte dai grandi eventi storici e dare voce e volto al buio e al silenzio.
Giovedì 25 febbraio, ore 17.30
Presentazione del libro “Diario di Ponary”
Saranno presenti la traduttrice dell'edizione italiana Prof. Gigliola Bettelle e Ing. Davide Romanin Jacur
Piccole strisce di carta infilate in bottiglie di limonata conservano il ricordo delle migliaia di colpi di fucile esplosi nel bosco di Ponary, località nei dintorni di Vilnius, a partire dal luglio 1941 fi no al novembre 1943, periodo nel quale oltre 600 ebrei polacchi e russi furono lì massacrati e gettati in enormi fosse dai nazisti tedeschi e dai lituani collaborazionisti. A registrare la Shoah della cosiddetta “Gerusalemme di Lituania” fu il giornalista Kazimierz Sakowicz. In un diario sconvolgente e oggettivo, Sakowicz ha annotato il numero delle vittime, la vendita dei loro vestiti agli abitanti del luogo, i fl ussi di camion che per oltre due anni sono transitati davanti alla sua abitazione trasportando prigionieri diretti al luogo delle loro esecuzioni.
Sebbene l’autore non sia sopravvissuto alla Seconda guerra mondiale, queste pagine, tradotte per la prima volta in italiano, arrivano a noi come una delle poche e meglio documentate testimonianze della follia antisemita in terra lituana.
INFORMAZIONI
Tel. 049 661267 in orario apertura museo
Tel. 041 5240119 (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 16)
padovaebraica@coopculture.it