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A Padova il congresso scientifico Neurofly 2012

Dal 3 al 7 settembre oltre 400 scienziati di tutto il mondo si confronteranno sull’importanza del moscerino da frutta nella ricerca genetica sul funzionamento del sistema nervoso umano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Arriva a Padova il XIV Meeting Europeo di Neurobiologia del moscerino da frutta, un congresso che riunirà oltre 400 scienziati di tutto il mondo per confrontarsi sull’importanza di questo insetto nella ricerca genetica sul funzionamento del sistema nervoso umano. L’evento, patrocinato dall’Università di Padova, dalla Provincia e dal Comune, aprirà lunedì 3 settembre al Centro Congressi “Papa Luciani” e durerà fino al 7 settembre. All’apertura di Neurofly 2012 sarà presente anche l’assessore provinciale alla Cultura e all’Identità veneta Leandro Comacchio.

“Come Provincia – ha detto l’assessore Comacchio – partecipiamo volentieri a questo convegno perché si tratta di un evento di respiro internazionale che accende i riflettori sull’eccellenza di Padova quale città della ricerca medica e scientifica. La conferenza rappresenta inoltre un’opportunità per far conoscere alle centinaia di partecipanti il territorio padovano, le sue bellezze, l’arte, la gastronomia e gli eventi culturali. Sono persone provenienti da tutte le parti del mondo che speriamo possano poi tornare come turisti con le loro famiglie”.

Il sistema nervoso del moscerino della frutta (Drosophila melanogaster) riveste un ruolo primario nella storia attuale e passata della biologia. Negli ultimi anni, infatti, un numero sempre maggiore di studiosi ha iniziato ad utilizzare questo insetto per capire come funziona il sistema nervoso e analizzare la relazione tra geni e comportamento. Vengono inoltre studiati i meccanismi genetici, molecolari e cellulari che stanno alla base di numerose malattie nervose: dall’Alzheimer al Parkinson, dalla schizofrenia all’epilessia o ai disturbi ereditari del sonno. Parallelamente, sono iniziati gli studi per verificare se è possibile utilizzare lo stesso modello animale per una valutazione preliminare dell’efficacia di farmaci sperimentali sulle patologie nervose. La qualità dei partecipanti è alta visto che arriveranno i migliori neuroscienziati delle più importanti università e istituti di ricerca europei ed extraeuropei. “Ancora una volta dunque – ha concluso Comacchio - la città e il territorio dimostrano di essere una meta tra le più richieste per la convegnistica internazionale grazie anche al livello della ricerca medica e scientifica che la nostra Università esprime da secoli”.

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