“Nuove Province: è cambiato qualcosa?” Incontro al Bo con Achille Variati
«Si rischia di arrivare al paradosso di enti saldi dal punto di vista della governance istituzionale, ma in default finanziario a causa dei tagli insostenibili delle manovre economiche: allo stato attuale nessuna provincia è infatti in grado di approvare i bilanci, e la legge di bilancio licenziata in fretta dal Parlamento ha lasciato irrisolto questo grave problema» così si esprime Achille Variati sull’assetto istituzionale proposto nel 2014 dalla Legge Delrio che oggi arriva, con le seconde elezioni, al primo giro di boa operativo.
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Infatti domenica 8 gennaio in trentotto province italiane si è votato per il rinnovo dei Consigli provinciali e dei loro Presidenti. Queste consultazioni non hanno interessato direttamente i cittadini in quanto la legge di riforma non prevede l’elezione diretta da parte di questi ultimi, ma di elezioni di “secondo livello”, con suffragio ristretto, che hanno coinvolto solo sindaci e consiglieri comunali delle province interessate. Nemmeno Province bisognerebbe chiamarle, perché fino a un nuovo cambio con legge costituzionale, le “vecchie” istituzioni sono state temporaneamente sostituite da questi enti intermedi.
Ma cosa fanno rispetto ai vecchi enti? I nuovi hanno continuato sicuramente a occuparsi di edilizia scolastica, tutela e valorizzazione dell’ambiente, trasporti e strade provinciali. E quindi cosa succede se da un lato vi è la riduzione delle risorse e dall’altro le competenze sono rimaste quasi invariate?
Mercoledì 11 gennaio alle ore 10.15 in Aula E di Palazzo del Bo in via VIII febbraio 2 a Padova, Achille Variati, Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, sarà ospite della settima edizione “Dialoghi con gli studenti” organizzata dal Prof. Sandro De Nardi, docente di Istituzioni di diritto dell’Università di Padova, in un incontro dal titolo “Le province in mezzo al guado. Problemi e prospettive”. Dopo i saluti di Patrizia Marzaro, Direttore del Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario dell’Università degli Studi di Padova, il dibattito sarà moderato da Sandro De Nardi.