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Padova-Barcellona in bici in 10 giorni Progetto viaggio felice, sono sano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Il progetto Viaggio felice, sono sano nasce nell'ambito di ALMI (Associazione Italiana Lifestyle Medicine), organizzazione scientifica di promozione sociale recentemente costituita, che opera in modo multidisciplinare per promuovere uno stile di vita sano equilibrato ed ecocompatibile.

Protagonista di Viaggio felice, sono sano è il padovano Roberto Lavezzo, 45 anni, consulente benessere e collaboratore di ALMI, che ha deciso di mettersi alla prova percorrendo in bicicletta i 1360 chilometri che separano Padova da Barcellona. Durante i dieci giorni di viaggio, dall'1 al 10 ottobre, la dottoressa Manuela Mazzoli, presidente di ALMI, affiancherà l'iniziativa e in alcune città toccate dal percorso terrà degli incontri pubblici per illustrare cos'è la medicina dello stile di vita e le importanti implicazione che ha sulla nostra salute e sull'ambiente.

"Ho 45 anni, ho sempre fatto sport e promuovere stile di vita e alimentazione sana è il mio lavoro", ha detto Lavezzo. "Questa sfida, questa impresa, mi piacerebbe che fosse la prima di una lunga serie. La cosa importante è fare passare il messaggio, non solo simbolico, che vivere in modo salutare può fare tantissimo, soprattutto in tempi duri come quelli di oggi".

Il progetto Viaggio felice, sono sano sarà presentato a PadovaFiere nell'ambito di Expobici domenica 21 settembre alle ore 15.00 presso lo stand della Regione Veneto, padiglione 4. All'incontro parteciperanno Roberto Lavezzo, la dottoressa Manuela Mazzoli, che illustrerà i punti cardine e gli obiettivi di ALMI, e Germana Prencipe, consigliere nazionale e responsabile dei progetti Bici e Salute di FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), che ha dato il patrocinio all'iniziativa. Viaggio felice, sono sano è patrocinato inoltre da SIPS (Società Italiana per la Promozione della Salute).

Perché ALMI

"Il nostro stile di vita, cioè quello che mangiamo, l'attività fisica, i livelli di stress e l'ambiente in cui viviamo, influenzano grandemente non solo la nostra salute, ma moltissimi altri aspetti della nostra vita e possono determinarne la qualità". Così la dottoressa Mazzoli che sottolinea come numerose ricerche scientifiche - a cui hanno fatto seguito direttive europee e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - hanno ampiamente dimostrato che errati stili di vita sono causa di malattie come l'obesità - per cui si parla di "epidemia" - di malattie cardio-vascolari, diabete, cancro, asma, e altre malattie croniche e degenerative.

"Non si può ignorare che, per esempio, i bambini che mangiano merendine e fast food non solo sono sovrappeso rispetto ai bambini che mangiano frutta e verdura ma fanno anche meno sport, vanno peggio a scuola e accedono meno frequentemente a livelli di studio superiori", continua la dottoressa Mazzoli.

Va ricordato che nei paesi industrializzati circa il 70% delle malattie croniche sono causate da errati stili di vita e quindi sono prevenibili. Correggere abitudini e modi di vivere e alimentarsi significa quindi anche abbattere i costi sanitari e sociali dove le risorse sono sempre meno.

Obiettivi di ALMI

In questo contesto un'associazione come ALMI sembra necessaria per operare sulla prevenzione e la qualità del vivere quotidiano, contribuendo così al progresso culturale, scientifico e sociale. Gli obiettivi che si prefigge sono la divulgazione scientifica, la formazione all'approccio multidisciplinare alla medicina dello stile di vita e interventi di coaching e riabilitazione sulle abitudini e stili di vita delle singole persone.

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