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Si è chiuso il Padova Pride Village Oltre 100mila presenze in 2 mesi

Domenica la cerimonia di chiusura della sesta edizione della più grande manifestazione estiva Lgbtq del Nord Italia tenutasi in fiera da fine giugno. L'appuntamento per la prossima edizione è per il 20 giugno 2014

Cala il sipario su un'altra, la sesta, fortunata edizione del Padova Pride Village, conclusosi domenica 1 settembre con il concerto di Chiara Galiazzo. Inaugurata lo scorso 28 giugno, la più grande manifestazione estiva Lgbtq del Nord Italia ha offerto ai cittadini di Padova e ai molti visitatori, provenienti non solo da tutto il Veneto ma anche da molte altre regioni italiane, un ricco programma all'insegna della cultura del rispetto e dei diritti civili, con oltre ottanta eventi tra concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, mostre fotografiche, talk show e dibattiti su temi di attualità con ospiti di prima grandezza. Oltre 100mila le presenze registrate. Il prossimo anno si ripartirà il 20 giugno 2014.

FESTA DI TUTTI. "Siamo qui ogni anno – ha ricordato il deputato Alessandro Zan, portavoce del Pride Village -  a lottare per il riconoscimento dei diritti civili di tante persone che sono ancora fuori dalla giurisdizione italiana e ancora assolutamente non considerate. Sin dalla sua prima edizione volevamo che non fossero solo i gay, le lesbiche e le trans ad occuparsi dei diritti civili ma che fossero tutti, che tutti si facessero carico del vuoto che c’è in questo paese. E l’abbiamo chiamata proprio per questa ragione “la festa di tutti”. Non è un caso, inoltre, che il Padova Pride Village si faccia a Padova. Padova è la città riconosciuta in tutta Italia come la città dei diritti e della libertà. Ricordiamo che questa città ospita una grande e prestigiosa università che si impegnò in una lotta di libertà quando gli studenti con Concetto Marchesi si opposero all’occupazione nazifascista. Da lì Padova ha conosciuto tante storie simili. Penso che Padova sia la città della libertà, anche se non bisogna mai abbassare la guardia".

LA PRIMA VOLTA DEL SINDACO. Sulla stessa linea si è espresso anche Ivo Rossi, sindaco reggente di Padova presente alla serata conclusiva: "Mi fa piacere che a conclusione di questi due mesi intensi ci stata un’offerta culturale, non soltanto attraverso gli spettacoli ma anche attraverso i momenti di riflessione su temi spinosi per il nostro Paese. Un paese che deve superare antiche barriere, quelle dei diritti delle persone. In questo senso al Padova Pride Village si fa un lavoro che non è soltanto legato all’intrattenimento ma lo stesso festival è una struttura di servizio alla crescita della nostra città. E’ la prima volta che vengo al Padova Pride Vilage e, sia pure nel breve giro che ho fatto prima di salire sul palco, ho colto una grande vitalità e freschezza. Di questo sono veramente felice e voglio farvi i complimenti. Penso che il prossimo anno sarà un successo come quello di quest’anno".

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