Rassegna "Poeti a maggio a Palazzo Moroni
Sono vent’anni esatti da quando, con "Padova incontra la poesia", cominciava nella nostra città una bella tradizione: il passaggio di poeti ormai entrati o destinati a entrare nel canone della letteratura novecentesca: da Luzi a Raboni, da Zanzotto a Giudici, da Erba a Loi, da Bigongiari alla Spaziani, da Parronchi a Sanguineti, da Risi a Bandini, da Orelli alla Bemporad, fino ad altri di successive generazioni: Conte e Magrelli, De Angelis e la Valduga.
La rassegna "Poeti a maggio", che torna per il quarto anno consecutivo, si rifà a quella fortunata esperienza di letture in pubblico, semplificando la formula degli inviti, che allora erano a coppie, ma sollecitando in compenso ciascuno dei quattro ospiti a presentarsi in compagnia di un suo "poeta-ombra" (antico o moderno, vivente o no) al quale sia particolarmente legato e del quale, nella circostanza, leggerà e commenterà alcuni testi.
Il secondo appuntamento, giovedì 14 maggio, è con Luigi Bressan: nato ad Agna (Padova) nel 1941, vive a Codroipo. Nel dialetto del suo paese di origine ha pubblicato: El canto del tilio (Campanotto 1986); El zharvelo e le mosche (Boetti & C. 1990); Che ’fa la vita fadiga (Edizioni del Leone 1992); Maraeja (Grafiche Campioli 1992); Data (Biblioteca Cominiana 1994); Vose par S. (Centro Stampa 2000). Il corpus integrale della sua poesia in dialetto è adesso riunito in El paradiso brusà (Il Ponte del Sale 2014). Due le raccolte di versi in italiano: Quando sarà stato l’addio? (Il Ponte del Sale 2007); Oggi ho fatto la pace (L’Officina 2011).
Si prosegue giovedì 21 maggio con Francesco Scarabicchi: vive ad Ancona, dove è nato nel 1951. Opere di poesia: La porta murata (Residenza 1982); Il viale d’inverno (L’Obliquo 1989), Il prato bianco (L’Obliquo 1997), poi antologizzati in Il cancello 1980-1999 (peQuod 2001); L’esperienza della neve (Donzelli 2003), Il segreto (L’Obliquo 2007); L’ora felice (Donzelli 2010); Frammenti dei dodici mesi (L’Obliquo 2010); Nevicata (liberi libri 2013); con ogni mio saper e diligentia. Stanze per Lorenzo Lotto (liberi libri 2013). Ha tradotto da Machado e da Lorca, raccogliendo tutte le sue versioni in Non domandarmi nulla (Marcos y Marcos 2015).
Ultimo appuntamento mercoledì 27 maggio con Mario Santagostini: vive a Milano, dove è nato nel 1951. Tra le sue raccolte: Uscire di città (Ghisoni 1972; Stampa 2012); Come rosata linea (Società di poesia 1981), L’Olimpiade del ’40 (Mondadori 1994); Nuove poesie (Magenta 1999); L’idea del bene (Guanda 2001); La vita (Lietocolle 2004); Versi del malanimo (Mondadori 2007); A. (Lietocolle 2010); Felicità senza soggetto (Mondadori 2014). Autore del saggio Manuale del poeta (Mondadori 1986), ha curato inoltre l’antologia I poeti di vent’anni (Stampa 2000) e tradotto dal latino (Inni Ambrosiani, Inni Cistercensi) e dal tedesco (Chamisso, Goethe, Kleist).
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