Rassegna "Poeti a maggio a Palazzo Moroni
Sono vent’anni esatti da quando, con "Padova incontra la poesia", cominciava nella nostra città una bella tradizione: il passaggio di poeti ormai entrati o destinati a entrare nel canone della letteratura novecentesca: da Luzi a Raboni, da Zanzotto a Giudici, da Erba a Loi, da Bigongiari alla Spaziani, da Parronchi a Sanguineti, da Risi a Bandini, da Orelli alla Bemporad, fino ad altri di successive generazioni: Conte e Magrelli, De Angelis e la Valduga.
La rassegna "Poeti a maggio", che torna per il quarto anno consecutivo, si rifà a quella fortunata esperienza di letture in pubblico, semplificando la formula degli inviti, che allora erano a coppie, ma sollecitando in compenso ciascuno dei quattro ospiti a presentarsi in compagnia di un suo "poeta-ombra" (antico o moderno, vivente o no) al quale sia particolarmente legato e del quale, nella circostanza, leggerà e commenterà alcuni testi.
Ultimo appuntamento mercoledì 27 maggio con Mario Santagostini: vive a Milano, dove è nato nel 1951. Tra le sue raccolte: Uscire di città (Ghisoni 1972; Stampa 2012); Come rosata linea (Società di poesia 1981), L’Olimpiade del ’40 (Mondadori 1994); Nuove poesie (Magenta 1999); L’idea del bene (Guanda 2001); La vita (Lietocolle 2004); Versi del malanimo (Mondadori 2007); A. (Lietocolle 2010); Felicità senza soggetto (Mondadori 2014). Autore del saggio Manuale del poeta (Mondadori 1986), ha curato inoltre l’antologia I poeti di vent’anni (Stampa 2000) e tradotto dal latino (Inni Ambrosiani, Inni Cistercensi) e dal tedesco (Chamisso, Goethe, Kleist).
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