Presentazione del libro "viaggio nella follia", di Riccardo Dri
Riccardo Dri e Eden editori vi aspettano a Padova il giorno 10 novembre ore 18 alla libreria I.B.S., via Altinate 63 per la presentazione del libro “Viaggio nella follia”.
Psichiatria significa iatrèuo (guarisco) tèn psykèn (l'anima), ma nessun greco antico avrebbe mai capito questa espressione. Platone per esempio colloca la follia non nell'anima, ma nel corpo (sòmatos aphrosyne). Che cos'è la follia? La follia è una condizione umana fra le molte possibili, una componente dell'uomo normale come altre, che si distingue da quella curata nei reparti psichiatrici solo in senso quantitativo. Forse si potrebbe mettere in dubbio anche questa ultima affermazione, visto che quando la follia esplode (così si dice) in realtà è la ragione a venire meno. La follia è sempre stata lì, fin da quando ragione e follia si chiamavano Apollo e Dioniso, fin da quando Schopenhauer le chiamava "volontà e rappresentazione", o quando Nietzsche le chiama il "viandante e l'ombra", o quando Freud le chiamava "Io ed Es". SONO LA STESSA COSA.
La tirannia terapeutica della psichiatria, che nasce nell'ottocento, trae origine dalla volontà di dare collocazione scientifica al morbus sine materia. Ma è questo il problema: la scienza si applica sul misurabile, e l'anima umana misurabile non è. Dunque la psichiatria, la psicoanalisi e la psicologia non sono scienze, ma semmai arti. Come si cura l'anima? E l'anima può ammalarsi come un organo del corpo? In questo saggio si racconta come passare dalla "cura" al "prendersi cura", perché una malattia dell'anima come quella paventata dalla psichiatria non esiste. Fintanto che la psichiatria accorderà preferenza alle neuroscienze e non comincerà a frequentare la filosofia, rimarrà solo un pregiudizio con cui assecondare l'industria del farmaco. E non senza mutui vantaggi.