"Il processo di K", spettacolo in sena al teatro Verdi
Dopo settimane di lavoro su uno dei testi più celebri di Franz Kafka, gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni porteranno in scena al Teatro Verdi il 17 e il 18 dicembre una nuova versione scritta e diretta da Bruno Fornasari dal titolo Il processo di K.
Interpretato solitamente come un romanzo di critica al paradosso burocratico, Il Processo di K, grazie ad un cambio di prospettiva, diventa una commedia grottesca sulla trasformazione dell’essere umano. Ne emergerà una società dominata da persone corrose da una condizione di aggressività e competitività coi propri simili, in uno stato di lotta personale a causa dell’immagine percepita che ognuno ha di sé e del proprio destino.
Il cast dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, parte del Modello TeSeO Veneto – Teatro Scuola e occupazione nato dall’accordo di programma tra la Regione Veneto e il Teatro Stabile del Veneto in partnership con l’Accademia Teatrale Veneta, trasforma il protagonista, Josef K, in Jolene K una top manager che vive in un mondo in continuo mutamento, in cui maschile e femminile sono equivalenti declinazioni di un potere che logora soprattutto chi ce l’ha.
Jolene K si sveglia e scopre di essere imputata. Nega il fatto e si tuffa nel lavoro e nel sesso, gli unici due habitat dai quali non teme sorprese. Ma il processo torna a bussare, ricordandole l’importanza della procedura, in un mondo di servizi remoti dove il saper digitare salva tutti dal saper pensare.
Tutto nello spettacolo è una procedura, così fredda e efficiente da sembrare incomprensibile e pertanto inaccessibile. Dovunque vada Jolene K incontra tipi umani che sembrano incarnare versioni peggiorate di se stessa, dovunque le ritorna addosso quello che lei stessa ha dato e le vie d’uscita sembrano tutte sbarrate. Procedure, imputati, e burocrazia, nati con Kafka, diventano allora dei reagenti da laboratorio ai quali Jolene cerca di strappare una verità finale, una scoperta definitiva che le restituisca se non l’innocenza, almeno il rispetto di se stessa.
Se non fosse stato per il biografo Max Brod che, invece di bruciare i manoscritti come richiesto dall’amico Kafka, ha deciso di ricomporli secondo una propria interpretazione del disegno dell’opera, noi oggi non avremmo Il Processo, e saremmo orfani del primo e forse più famoso kafkismo dell’autore praghese. Kafkismo perché opera derivata e non certificata. Kafkismo perché processo subito dall’autore senza raggiungere il sollievo di una sentenza.
Partendo quindi dal presupposto che neppure Kafka conoscesse la sua opera per come la conosciamo noi, ho immaginato di cambiare prospettiva e ricostruire la vicenda del suo protagonista al giorno d’oggi.
Bruno Fornasari
In breve
Il Processo di K
di Bruno Fornasari
ispirato a Il Processo di Franz Kafka
17 dicembre 2021 ore 18
18 dicembre 2021 ore 16
regia Bruno Fornasari
movimenti scenici Marta Belloni
scene Erika Carretta, riprese da Alberto Nonnato
luci Roberto Raccagni
costumi Lauretta Salvagnin
assistenti alla regia Francesca Barattini, Michele Tonicello
con le allieve attrici e gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni
Antonio Giuseppe Bia
Daniele Boccardi
Lisa Boni
Giada Capecchi
Stella Capelli
Francesco Lunardi
Cristiano Moioli
Susanna Re
Ottavia Sanfilippo
Chiara Trevisi
Sara Verteramo
foto Serena Pea
produzione TSV - Teatro Stabile del Veneto
Il Progetto dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni è parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto con la partnership di Accademia Teatrale Veneta per la realizzazione di un Ciclo Completo di Formazione Professionale per Attori - Modello TeSeO Veneto - Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1037 del 17 luglio 2018).
Info web
https://www.teatrostabileveneto.it/events/event/il-processo-di-k/
Foto articolo da comunicato stampa