Rassegna culturale "Codevigo Settembrino": due appuntamenti con Editrice Il Torchio
Nell'ambito della rassegna "Codevigo Settembrino - Il mese della cultura, Incontri d'arte, poesia, musica e scienza" si terranno a Codevigo presso la Sala Polivalente (Piazza 1° Maggio) le presentazioni di due libri di Editrice Il Torchio:
Venerdì 18 settembre, alle ore 20.45, ci sarà la presentazione del libro "Il 'mio' segreto di Italia" di Antonello Belluco e, a seguire, la proiezione del film "Il Segreto di Italia", da cui è tratto il volume.
Nel libro il regista padovano Antonello Belluco racconta in forma diaristico-autobiografica i quattro anni durante i quali è stato impegnato nella produzione del film, uscito a novembre del 2014 e ancor oggi in programmazione in alcune città italiane, con protagonisti Romina Power e Gloria Rizzato. Il film, aspramente contestato e osteggiato fin dalla prima proiezione, fa luce su un evento tragico e poco noto all'opinione pubblica, ricordato come "L'eccidio di Codevigo". Si tratta della strage compiuta a Codevigo (PD) dai partigiani della Brigata Garibaldi che, tra l'aprile e il giugno del 1945, giustiziarono con l'esecuzione sommaria iscritti al partito fascista o uomini e donne ritenuti colpevoli di aver manifestato interesse o generica adesione al fascismo.
Il libro consta di diciassette capitoli nei quali l'autore - regista narra aneddoti relativi alla sua vita e alla realizzazione della pellicola. Parla della sua famiglia, rievocando con tenerezza e ammirazione la figura del nonno, che definisce "un grande esempio"; racconta gli anni della sua formazione e l'inizio della sua carriera. Si sofferma poi sulla descrizione dell'incontro con Gerardo Fontana, cugino di Farinacci Fontana (assassinato dalla Brigata Garibaldi), tramite il quale Belluco ha conosciuto la tragedia di Codevigo. Ampio spazio è dedicato al resoconto delle iniziali sconfitte, dei successi e delle soddisfazioni legati alla realizzazione del film. Centrale, in ogni racconto, è la volontà di svelare una verità storica, in nome della libertà di pensiero, contro il silenzio imposto da pregiudizi ideologici. Spiega lo stesso Belluco: "Ho semplicemente cercato di aprire un piccolo spiraglio, un'infinitesima fessura densa di speranza; il grande sogno di vedere la storia non utilizzata per sostenere un regime di pensiero o un'ideologia, ma come chiaro esempio e monito per un popolo in grado di ragionare liberamente in modo autonomo, senza lasciarsi coartare né fuorviare".
Nel libro sono riferiti anche episodi e notizie riguardanti il casting e tutti coloro (costumisti, scenografi, elettricisti, direttore della fotografia) che hanno permesso l'effettuazione del film. In uno dei capitoli conclusivi sono riportati commenti e opinioni di persone che hanno avuto la possibilità di vedere la pellicola. Belluco parla infine del suo ultimo progetto, "Rosso d'Istria", le cui riprese inizieranno nell'estate 2015. Il volume è corredato da un ricco apparato fotografico.
La prefazione è scritta da Mauro Mazza, giornalista e scrittore.
Antonello Belluco è regista e sceneggiatore teatrale padovano. Laureato in Scienze politiche, dopo un'esperienza quinquennale nelle radio e TV private iniziata nel 1975, comincia a lavorare per la Rai come programmista-regista per una collaborazione di cinque anni. Nel 2006 esordisce nel cinema con "Antonio guerriero di Dio". Dopo "Il Giorgione"(2010) scrive, produce e dirige "Il segreto di Italia" con Romina Power (2014).
Domenica 20 settembre, dalle ore 18.00, si terrà la presentazione del libro "Poetiche collezioni" di Adriana Cicogna, con un intrattenimento musicale che prevede l'esecuzione, da parte dell'autrice stessa, di arie tratte da un repertorio da camera internazionale e da un repetorio lirico e con l'accompagnamento della pianista Prof. ssa Roberta Ropa (Conservatorio Boito di Parma). In questa sua raccolta di poesie l'autrice opera una vera traslitterazione delle sue esperienze e percezioni di musicista e di cantante: le sue liriche hanno un preciso dettato ritmico-musicale.
Anche sotto un profilo grafico, i versi seguono il ritmo che li permea: arie diverse di un unico spartito musicale, a cui consegna le più intime riflessioni, la sua più libera ed appassionata anima.