R.Y.F. in concerto a Ca' Sana
R.Y.F. è l'acronimo di Restless Yellow Flowers, nome con il quale Francesca Morello si fa chiamare mentre suona. Progetto partito da una band nella quale suonava e poi scarnificato fino all'osso: chitarra e voce, una sola persona e dei testi cantati con intensità e fragilità.
Il tutto succede tra il 2010 e il 2011 ma prende forma fisicamente con un disco registrato in autunno del 2011 all'Igloo Audiofactory da Enrico Baraldi (Ornaments) e masterizzato da Rico Gamondi (Uoki Toki) nel suo Friscerprais studio. Il disco autoprodotto esce il 24 novembre del 2012.
Nel frattempo R.Y.F. suona in Italia e aggiunge anche un paio di concerti a Berlino.
Ravenna, città in cui vive, la accoglie amichevolmente coinvolgendola nelle programmazioni dei locali e negli eventi sempre numerosi (Bronson, Fargo, Hana Bi, Cisim, Garage Sale, Moog Slow Bar) ma anche fuori casa ha la fortuna di partecipare a festival storici come il Mu.Vi.Ment.S., Musica nelle Valli, Beaches Brew (Acoustic).
Nel 2015 il secondo album, registrato da Francesco Giampaoli, masterizzato da duna studio ed edito da Brutture Moderne uscito il 19 febbraio 2016.
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Con Love Songs for Freaks and Dead Souls la ravennate d'adozione Francesca Morello aka R.Y.F. ci trascina dentro il suo universo tutto introspettivo, dal quale guardare con lei ciò che ne è al di fuori.
I testi rispecchiano uno stile di scrittura anni 90, un rincorrersi di visioni che hanno origine dal sentire personale della cantautrice, delle quali ci si può però appropriare con facilità, poiché sono anche quelle che appartengono alle esperienze di chi le ascolta.
Sono canzoni che parlano d'amore nelle sue infinite sfaccettature, dell'amicizia, delle incomprensioni e delle pacche sulla spalla, dell’amore romantico, di quello che se ne va, dell'amore per stessi e della sua assenza: portano con loro le suggestioni queer nelle quali Francesca si immerge e alle quali appartiene, senza che esse rappresentino i confini di una cerchia chiusa ed elitaria, ma punto di vista altro, occhi diversi e ogni volta nuovi con i quali osservare il mondo.
E quindi ci troviamo ad immedesimarci in una lucertola morente, in qualcuno bloccato all'interno di una miniera scavata da un verme dentato, oppure ci vengono raccontate le contraddizioni del senso del peccato e delle menzogne che raccontiamo a noi stessi per convincerci e per convincere gli altri di qualcosa, incontriamo il mostro che ognuno di noi ha dentro se stesso e del quale vorrebbe o dovrebbe sbarazzarsi: questi sono i Freaks e le Dead Souls ai quali è dedicato il disco e tra cui si colloca Francesca. Tra di essi potremmo esserci anche noi.
Qui un assaggio musicale: https://www.youtube.com/watch?v=7li31TZufpQ
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