Stagione di prosa, “Troiane" al teatro Verdi
Al Teatro Verdi di Padova la stagione scenari senza confini del Teatro Stabile del Veneto prosegue con il primo appuntamento del mese di febbraio: dal 2 al 6 febbraio va in scena Troiane, uno spettacolo magistralmente diretto dal regista Andrea Chiodi e adattato da Angela Demattè in cui i protagonisti sono interpretati da un cast di attrici e attori capitanati da Elisabetta Pozzi e con Graziano Piazza, Federica Fracassi e Francesca Porrini.
«Come si può rappresentare oggi una tragedia dopo averne vissuta una ma senza averla vista, senza aver compianto i morti?” Con queste parole Angela Demattè s’interroga sul senso di rappresentare oggi il testo di Euripide, una riflessione che trova risposta nelle parole di Andrea Chiodi: “Se vogliamo trovare uno spiraglio, un fiato di speranza io la ritrovo in quell’inizio di Ecuba in cui la regina dice: “Dobbiamo alzare la testa...”. Ecco, dobbiamo alzare lo sguardo, sollevare la testa e provare ad andare oltre la tragedia, non andrà tutto bene, ma andrà tutto secondo un bene misterioso che noi cerchiamo di indagare».
Questa nuova versione di Troiane si presenta come uno spettacolo che va al cuore dei grandi temi che attraversano la storia e il pensiero della civiltà europea, ma che oggi risultano più che mai attuali: il rapporto tra essere umano e destino, il lutto e il compianto, i legami familiari e tra generazioni travolti da eventi enormi e dolorosi che lasciano chi resta smarrito e perso in un’affannosa ricerca di un senso, sono al centro della pièce. Un’occasione per riscoprire che il senso di vicende luttuose ed amare si può ritrovare e superare collettivamente a teatro, nel racconto corale che schiude emozione e riflessione. Si riparte dunque dai padri indimenticabili, da Euripide, per cominciare a ricostruire il teatro e il mondo di domani.
Lo spettacolo dà modo di riscoprire i legami umani e comunitari da cui scaturisce ogni grande rito collettivo, che sia politico, religioso o teatrale: l’ascolto, la condivisione di uno spazio unico e soprattutto la parola corale che in questo innovativo allestimento unisce attori e pubblico in un rinnovato e ritrovato sodalizio, dopo la lunga distanza fisica dettata dalla chiusura delle sale teatrali, per realizzare collettivamente una esperienza nuova e al tempo stesso antichissima di teatro della polis. Un teatro poetico e politico, nuovo protagonista di una stagione di pensiero, creatività e resistenza alle derive e ai pericoli di chiusura, rabbia, solitudine che questa durissima crisi sanitaria, economica e sociale reca in sé.
Note di Regia
Ogni essere umano ha dentro di sé il seme del male. Un potenziale di violenza emerge dal lato oscuro di noi stessi e ci spinge continuamente a cercare il potere — a volte il potere assoluto — la sopraffazione dell’altro, e la tragedia entra nelle case sotto forma di letteratura, di immagine, di cosa lontana. Ma la tragedia vive presente sotto forma di accadimenti reali, di morti giornalieri, di presente contemporaneo. La tragedia antica ci ha insegnato tutto ma sembra non averci cambiato. Quelle immagini antichissime hanno rimbalzato continuamente nei secoli fino ad ora mentre io scrivo e voi leggete: figli strappati alle madri, morti insepolti e portati via, sete di potere, lotta per il potere... persino Amleto si interroga su questo persistere del significato della tragedia, e proprio di Ecuba: “Che cos’è Ecuba per lui, e lui per Ecuba perch’egli possa piangere ancora così?”. Perché possiamo piangere ancora così? Forse Euripide lo sapeva bene, conosceva il cuore tragico della sorte umana, sapeva che l’uomo nasce crudele, nasce per soffrire.
Ma se vogliamo trovare uno spiraglio, un fiato di speranza io la ritrovo in quell’inizio di Ecuba in cui la regina dice: “Dobbiamo alzare la testa...”. Ecco, dobbiamo alzare lo sguardo, sollevare la testa e provare ad andare oltre la tragedia, non andrà tutto bene, ma andrà tutto secondo un bene misterioso che noi cerchiamo di indagare. Partiamo da Troiane di Euripide per interrogarci sul senso del tragico, sul senso del male che entra nella nostra vita, nelle nostre case.
Andrea Chiodi
Andrea Chiodi
Andrea Chiodi nasce a Varese nel 1979. Allievo di Piera Degli Esposti, si è laureato in Giurisprudenza con una tesi sulla tragedia greca sotto la guida di Eva Cantarella. Dal 2010 è ideatore e direttore artistico del Festival Tra Sacro e Sacro Monte di Varese.
Dal 2014 lavora al fianco di Carmelo Rifici come assistente alla direzione artistica del LAC Lugano arte e cultura per LuganoInScena, e nel settembre 2015 gli viene affidata la regia della grande inaugurazione di tre settimane del LAC.
Dal 2018 è Direttore artistico del Teatro Comunale di Varese.
Si specializza nella direzione di rappresentazioni outdoor e in spazi non convenzionali, lavoro che lo porta a collaborare in modo continuativo con la Pontificia Commissione ai Beni Culturali, per la quale scrive e dirige lo spettacolo Siate miei testimoni, messo in scena presso le catacombe di San Callisto a Roma, oltre a varie altre grandi produzioni a Torino in piazza Vittorio, Milano in piazza Duomo e Orvieto piazza del Duomo.
È autore e regista di alcuni importanti eventi istituzionali come la celebrazione dei 60 anni della costituzione per Raiuno (“Voci e immagini della Costituzione” nella Sala dei Cinquecento a Firenze, in collaborazione con la Presidenza della Repubblica e con protagonista Ottavia Piccolo), dei 150 anni dell'Unità d'Italia, sempre per Raiuno, con protagonista Roberto Vecchioni.
Nel 2014 e 2015 è direttore artistico e regista per i due eventi in Piazza Duomo per Expo 2015 che coinvolgono artisti come Massimo Popolizio, Piera Degli Esposti, Elisabetta Pozzi, Giacomo Poretti e molti altri.
Nel 2000 inizia uno studio sulla Divina Commedia di Dante Alighieri, sotto la guida di Piera Degli Esposti, lavoro che lo porterà all'allestimento dello spettacolo Da che verso prender la commedia.
Tra le sue regie teatrali più recenti si ricordano Giovanna D’Arco di Maria Luisa Spaziani con Elisabetta Pozzi – che dirige anche in Elena di Gianni Ritsos e in Medea (2016); La Locandiera, produzione Proxima Res (2016); Persiani, produzione Teatro Due Parma con Elisabetta Pozzi (2017); l’acclamato Bisbetica Domata con Tindaro Granata, Angelo Di Genio e Christian La Rosa, produzione LuganoInScena (2017) e Fare un’anima, con protagonista Giacomo Poretti (2018).
Per il Centro Teatrale Bresciano ha diretto Una bestia sulla luna di Richard Kalinoski (2017) con Elisabetta Pozzi, Apologia di Alexi Kaye Campbell (2019), con protagonista sempre Elisabetta Pozzi, affiancata da Giovanni Franzoni, Chirstian La Rosa, Emiliano Masala, Francesca Porrini, Martina Sammarco; nella Stagione 2019-2020 ha curato la regia di Ecuba e, seuccessivamente, di Troiane.
Tra i riconoscimenti ottenuti da Andrea Chiodi si annoverano il Premio Alfonso Marietti dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano e il Golden Graal per il teatro.
Elisabetta Pozzi
Elisabetta Pozzi dopo la formazione presso la Scuola del Teatro Stabile di Genova fa il suo debutto sulle scene giovanissima a fianco di Giorgio Albertazzi, e fin da subito si afferma come una delle personalità più talentuose e versatili del panorama teatrale italiano, prendendo parte a numerosi spettacoli a fianco del Maestro (Il fu mattia Pascal, La conversazione continuamente interrotta, Uomo e sottosuolo, Il castello illuminato, Peer Gynt, Re Nicolò).
Nel corso della sua straordinaria carriera lavora con tutti i maggiori teatri ed è diretta da alcuni dei più importanti registi della scena nazionale ed internazionale, tra i quali Luca Ronconi (Il lutto si addice ad Elettra, Ruy Blas, Questa sera si recita a soggetto, Farenheit 451), Giancarlo Cobelli (Pericle principe di Tiro, Antonio e Cleopatra e Il racconto d’inverno), Massimo Castri (Ecuba), Aldo Trionfo (Francesca da Rimini), Carmelo Bene (Adelchi) e Peter Stein (Zio Vanja).
È protagonista in numerosi allestimenti diretti da Luigi Squarzina, Franco Però, Nanni Loy, Walter Le Moli, Gigi dall’Aglio, Cristina Pezzoli, Giorgio Gallione, Piero Maccarinelli, Mauro Avogadro, Leo Muscato, Daniele Salvo, Carmelo Rifici, Marco Sciaccaluga.
Ha vinto tutti i più prestigiosi premi del teatro italiano, tra cui 4 premi UBU, il premio Franco Enriquez, il premio Associazione Critici, il Premio Eleonora Duse.
Per il cinema interpreta varie pellicole: nel 1979 debutta ne Il mistero di Oberwald di Michelangelo Antonioni, nel 1992 ottiene il Premio Donatello quale migliore attrice non protagonista del film di Carlo Verdone Maledetto il giorno che t’ho incontrato; nel 2005 ha partecipato al film di Ferzan Ozpetek Cuore sacro.
Parallelamente alla carriera attoriale matura un’amplissima esperienza anche in molteplici campi della cultura e del teatro: è fondatrice e direttore artistico della Associazione Culturale Mistras e dell’Associazione Teatro e Autori; è fondatrice e direttore artistico della Associazione Culturale Mitica Marconi; è direttrice artistica del progetto Teatro Aperto per il Teatro Stabile di Torino e per il Centro Teatrale Bresciano. Ha collaborato inoltre con numerose Università (Bologna, Genova, Roma, Parma, Venezia) e insegnato presso l’Università IUAV di Venezia.
Negli anni ha curato anche la drammaturgia e la regia di numerosi progetti teatrali: Annie Wobbler di Wesker, Medea di Christa Wolf, Vaduccia, da L’amante di Abraham B. Yehoshua, Tempeste di Karen Blixen, Ti ho amata per la tua voce, dal romanzo di Selim Nassib, Il funambolo e la luna di Ghiannis Ritsos, Sorelle Di Sangue da Ritsos e Euripide, Cassandra – o del tempo divorato, da Seneca, Eschilo, Euripide, Jean Baudrillard e con il contributo originale di Massimo Fini.
Nel 2013 inizia il sodalizio artistico con il regista Andrea Chiodi, con il quale realizza Giovanna d’Arco di Maria Luisa Spaziani, Elena di Ghiannis Ritsos e successivamente Medea ed I persiani.
Nel 2017 inizia la collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano, per il quale costruisce un progetto teatrale e culturale di respiro pluriennale, centrato sulla valorizzazione della migliore drammaturgia contemporanea.
Debutta così nel novembre 2017 la produzione CTB – Teatro Due Una bestia sulla luna di Richard Kalinoski, di cui è stata acclamata protagonista, diretta da Andrea Chiodi.
Nel maggio 2019 ha debuttato con la produzione CTB realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania Apologia di Alexi Kaye Campbell (regia di Andrea Chiodi). A ottobre 2019 è stata protagonista di Ecuba di Marina Carr, una produzione Centro Teatrale Bresciano che ha debuttato con successo al Teatro Olimpico di Vicenza nell’ambito del 72° Ciclo di Spettacoli Classici. Nel dicembre 2019 ha curato la regia di Viaggio al centro della Terra con Graziano Piazza, spettacolo prodotto dal Centro Teatrale Bresciano.
Troiane
Teatro Verdi | Padova
02 > 06 febbraio 2022
- Mercoledì 2 feb ore 20:30;
- Giovedì 3 feb ore 19;
- Venerdì 4 feb ore 20:30:
- Sabato 5 feb ore 20:30:
- Domemica 6 feb ore 16.
TROIANE
da Euripide
adattamento e traduzione Angela Demattè
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regia Andrea Chiodi
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scene Matteo Patrucco
costumi Ilaria Ariemme
luci Cesare Agoni
musiche Daniele D’Angelo
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con
Elisabetta Pozzi
e con
Graziano Piazza
Federica Fracassi
Francesca Porrini
Alessia Spinelli
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assistenti alla regia Francesco Biagetti, Cristina Garavaglia, Daniel Costa De Sousa
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direzione tecnica Cesare Agoni, Edwige Paulin
direttore di scena, capo macchinista Nicola Pighetti
programmazione luci Danilo Raja
elettricisti, fonici Marco Renica, Marco Gavezzoli
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scene realizzate nel laboratorio del Centro Teatrale Bresciano
responsabile della costruzione Michele Sabattoli
macchinisti costruttori Pierangelo Razio, Gianluca Treccani
trucco, parrucco e sartoria Bruna Calvaresi
ufficio stampa e comunicazione Veronica Verzeletti, Sabrina Oriani
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produzione Centro Teatrale Bresciano
durata 1h 20’ senza intervallo
Biglietti
intero | ridotto | abbonati | under 26 | |
platea, palchi pep e palchi 1°ord centrali | 35 euro | 32 euro | 27 euro | 16 euro |
palchi pep e palchi 1° ord. laterali, palchi 2° ord centrali | 31 euro | 27 euro | 23 euro | 13 euro |
posti scarsa visibilità palchi pep e palchi 1° ord. laterali, palchi 2° ord centrali | 22 euro | 19 euro | 16 euro | 9 euro |
palchi 2° ord. laterali, galleria | 15 euro | 13 euro | 11 euro | 9 euro |
posti scarsa visibilità palchi 2° ord. laterali | 11 euro | 9 euro | 8 euro | 6 euro |
* ridotto Over 65
* abbonati TSV Stagione 2022
Info web
https://www.teatrostabileveneto.it/events/event/troiane-padova/
Foto articolo da comunicato stampa ©Masiar Pasquali