Petizione #stopcibofalso, raccolta firme al mercato di Tencarola
Con la presenza assidua nei mercati di Campagna Amica entra nel vivo la raccolta firme a favore della petizione #stopcibofalso per chiedere al Parlamento Europeo che i consumatori abbiano la possibilità di conoscere da dove arriva il cibo che portano in tavola. Per i cittadini sarà possibile firmare in tutti i mercati a “km 0” di Campagna Amica a Padova e provincia, negli agriturismi di Terranostra e anche direttamente on line sul sito www.stopcibofalso.coldiretti.it, nel quale sono riportati anche i dettagli della petizione con tutte le informazioni in merito.
Sabato 24 marzo l’iniziativa approda in uno dei mercati storici di Campagna Amica, uno dei primi ad essere aperti da Coldiretti Padova. L’appuntamento è a Tencarola di Selvazzano tra le venti aziende che ogni sabato animano il mercato agricolo con prodotti a km zero. Dalle 8.30 alle 11.30 i giovani di Coldiretti Giovani Impresa Padova spiegheranno i dettagli dell’iniziativa e raccoglieranno le firme dei cittadini consumatori.
“Due prosciutti su tre venduti oggi in Italia provengono da maiali allevati all’estero senza che questo venga evidenziato chiaramente in etichetta. – ricorda Matteo Rango, delegato dei giovani agricoltori padovani - Pensiamo al danno milionario che questa concorrenza sleale provoca al nostro Prosciutto Veneto Berico Euganeo Dop e agli allevatori onesti della nostra provincia. E questo è solo un caso di quanto nuoce alla nostra agricoltura e a tutti i consumatori la mancanza di trasparenza sul piatto.
Negli ultimi anni le nostre battaglie per l’etichettatura – aggiunge Rango - hanno portato importanti risultati concreti per molti prodotti alimentari come latte, formaggi, carne, frutta fresca, olio extravergine d’oliva, miele, uova, e ora anche per pasta e riso. Ma resta ancora molto da fare. Con un prodotto alimentare su quattro che non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta, dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini nostra la mobilitazione popolare si rivolge all’Unione Europea per fermare il cibo falso e proteggere la salute, tutelare l’economia, bloccare le speculazioni e difendere l’agricoltura italiana. Questo continuo attacco ha un costo elevato in termini di concorrenza sleale, stimiamo un danno di qualche centinaio di milioni di euro solo per l’agricoltura padovana, il cui fatturato complessivo oggi è di circa un miliardo di euro. Adesso occorre vigilare affinché la normativa comunitaria risponda realmente agli interessi dei consumatori e non alle pressioni esercitate dalle lobbies del falso Made in Italy che non si arrendono e vogliono continuare ad ingannare i cittadini cercando di frenare nel nostro Paese l’entrata in vigore di norme di trasparenza e di grande civiltà”.
L’indicazione di origine permette di contrastare quelle imitazioni che ogni anno sottraggono 60 miliardi di euro all’economia dell’Italia, consente di prevenire le falsificazioni e le pratiche commerciali sleali che danneggiano la nostra economia, rafforza la lotta alle agromafie e la difesa contro le grandi multinazionali del cibo che hanno interesse ad occultare l’origine delle materie prime.