“La struttura del giallo e del nero”, alla Feltrinelli Diego Ponzin e Umberto Curi
Sarà il filosofo Umberto Curi a presentare, martedì 29 marzo alle ore 18 alla Libreria Feltrinelli di Padova insieme alla linguista Cristina Pappalardo, l’ultimo romanzo dello scrittore padovano Diego Ponzin, “La struttura del giallo e del nero” (Edizioni Mimesis). 394 pagine di un noir introspettivo, le cui vicende prendono vita nel lontano Medioriente da un’intricata vicenda tra contractor occidentali e un campo di addestramento Isis, per trovare la loro svolta tra le celle del Carcere di Padova. Un romanzo che completa, con questo terzo episodio, la serie poliziesca che ha per protagonista la coppia non convenzionale di investigatori creata da Ponzin, l’ex ladro Tobia Mariotti e il funzionario dei Servizi Segreti Francesco Bernardi, in una storia che narra di incontri e scontri fra culture, evoluzioni personali e intrighi polizieschi, in un romanzo d’azione dove i colpi di scena, prima che agli eventi, appartengono all’anima dei personaggi.
Medico oculista di fama internazionale nel campo dell’eye banking e trapianto di cornea, Diego Ponzin ha sempre condiviso la passione per la medicina con quella per la scrittura. “Per scrivere questa storia ho avuto l’opportunità di dialogare con persone che mi hanno aperto delle brecce su mondi per me lontani e sconosciuti. Uno scienziato di origini mediorientali incontrato nei miei percorsi professionali, amici oculisti napoletani che mi hanno trasmesso sapori e colori partenopei e, non da ultimo, ex criminali” rivela Diego Ponzin. “Nelle ricerche effettuate per costruire la storia, mi sono imbattuto in particolare in una persona che – spiega l’autore - una volta scontata la pena, ha condiviso con me alcuni aspetti dell’esperienza di detenzione e qualche tecnica, peraltro collaudata e poi praticata, sui piani di evasione… Non a caso, la svolta decisiva in questo romanzo avviene proprio tra le mura del Carcere di Padova”.
Con metodo clinico, Ponzin diagnostica le evoluzioni della trama e dell’intimo dei propri personaggi. D’altra parte, nella letteratura di genere, il connubio tra medico e scrittore noir non è nuovo. “Secondo gli ippocratici la malattia è di per sé inattingibile” scrive il filosofo Umberto Curi nella sua prefazione al libro edito da Mimesis, “si può motivatamente affermare che non soltanto non si dia contraddizione fra i due ambiti di investigazione, ma che essi sono perfettamente coincidenti e intercambiabili, al punto che un medico, per essere tale, non può che comportarsi come il detective che tenta risanare le ferite inferte dai crimini al corpo sociale”. “L’approccio scelto da Ponzin – continua Curi - è razionale e privo di pregiudizi, sia nel senso di una giustificazione assolutoria, sia nel senso di una condanna sommaria”.
In copertina, il profilo di ali delicate di farfalla, tinte di giallo scuro, disegna uno scorpione pronto a colpire. Ricorda un test di Rorschach, di quelli utilizzati nelle indagini sulla personalità e sul funzionamento del pensiero. È l’immagine firmata dal graphic designer Matteo Masin, che ben rappresenta l’anima doppia e tormentata – tra giallo e noir - che martedì verrà presentato. Come di consueto, l’accesso alla libreria sarà possibile fino ad esaurimento posti, con esibizione di green pass e utilizzo di mascherina Ffp2.
La trama
La vicenda parte da molto lontano: lo spettro dell’estremismo islamico e i tormenti del suo protagonista, l’iracheno di fede islamica Hossein, arruolato dall’ISIS per una missione suicida a Roma. A motivarlo non è l’odio religioso, ma la barbara uccisione della sua famiglia da parte di contractor occidentali dopo la guerra del Golfo. Il viaggio verso l’Italia capovolgerà e realizzerà il suo destino, costringendo Hossein ad imbattersi in Lupo, camorrista spietato e desideroso di vendetta, e nella strana coppia di investigatori in cui ciascuno, in un crescendo di concatenazioni, dovrà fare i conti con sé stesso e con scelte terribili e definitive. Una storia che prende spunto da personaggi inventati e incontri reali, da cui lo scrittore padovano prende spunto partendo dal Medioriente, passando per l’Egitto e arrivando a Napoli, non prima di aver fatto una tappa decisiva nel Carcere di Padova.
Diego Ponzin
Diego Ponzin, classe 1961, vive a Padova e lavora a Venezia. È medico oculista, musicista e scrittore. Prima di uscire in libreria con La struttura del giallo e del nero, ha pubblicato i romanzi La descrizione della bellezza (2017) e Il senso dell’anomalia (2014, riedito nel 2018) e in precedenza le raccolte di poesie e racconti Un silenzio di buona qualità (2011), La seduzione dell’istante (2008), Cose che non accadono mai (2006), Retropensieri (2003).