Takeaway, film in proiezione al cinema Esperia
Sabato 26 febbraio alle ore 21 al cinema Esperia, via Chiesanuova 90, il regista Renzo Carbonera sarà in sala per presentare il suo ultimo film Takeaway.
Con: Libero De Rienzo, Carlotta Antonelli, Paolo Calabresi, Primo Reggiani, Anna Ferruzzo. Origine: Italia, 2021. Produzione: 39 FILMS, Interzone Pictures, in associazione con Laser Digital Film, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo di MIBACT, Regione Lazio - con il contributo di Fondo Lazio Cinema International , Trentino Film Commissio, con il patrocinio di CONI, Comune e Provincia di Rieti. Distribuzione: Fandango. Durata: 87′
Sinossi
Nel 2008, agli albori della crisi finanziaria. Maria (Carlotta Antonelli) è un’atleta, marciatrice. Papà (Paolo Calabresi) vorrebbe vederne un grande successo. La mamma (Anna Ferruzzo) è più scettica ma Johnny (Libero De Rienzo), compagno e trainer della ragazza con quasi il doppio dei suoi anni, sa come tenere vivo il sogno. Infatti ha il frigo pieno di boccette di sostanze illegali, raccolte nel suo passato di preparatore atletico. Tom (Primo Reggiani), uno di questi, lo sta cercando, dopo che il doping gli ha rovinato carriera e salute. Ma i suoi piani di vendetta si infrangono quando inizia una relazione con Maria che comincia ad avere dei dubbi. La resa dei conti è inevitabile in un ambiente così ristretto, così come nel mondo esterno, scosso da debiti e fallimenti in cui si diffonde un bisogno urgente di nuove speranze.
Note
Il film è l’ultimo lavoro interpretato da Libero de Rienzo morto pochi mesi fa.
Alcune dichiarazioni del regista
Il mio incontro con il doping è avvenuto alcuni anni fa durante il Festival di Berlino. Aprendo 'Die Zeit' ho notato un’intervista a un’atleta della Germania Est che raccontava i suoi trascorsi con il doping. Da lì ho iniziato a fare delle ricerche. Il doparsi nasce spesso a livello amatoriale, in ambiente familiare. Può distruggerla, una carriera, ma a volte la crea. Ho messo insieme i frammenti attraverso una storia che andasse alla radice del problema.
L’ambientazione in montagna, in un luogo isolato fra le nevi mi sembrava metafora di un’umanità che ha fatto male i conti, che isolata. Si vede ovunque l’intervento dell’uomo, però anche il distacco di una comunità, una famiglia, che cerca di ritrovare sé stessa.
Il problema del doping mi sembra soprattutto psicologico. Cerchiamo qualcosa di esterno a noi, per soddisfare i nostri desideri e le ambizioni di successo. È la forma mentis che va rivista, più che la sostanza. È da lì che inizia la lotta al doping, da cosa siamo disposti a fare per raggiungere il successo, magari alla fine effimero, e quali possono essere le conseguenze dei nostri gesti.
Ecco il programma
- Sabato 26 febbraio ore 21 - Proiezione del film con il regista in sala
- Domenica 27 febbraio ore 18.30 - Solo proiezione del film
Biglietti
- Biglietto intero: 6 euro
- Biglietto ridotto: 5 euro
Info e preacquisto: