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Teatro Este

“Gaber, Jannacci, Milano, Noi” con Ale e Franz, la panchina e non solo

Mercoledì 15 luglio, a Este, lo spettacolo del duo comico, nell'ambito della rassegna "Stay Human", promossa dal Gruppo Polis. Il ricavato andrà al centro diurno "La Bussola" per persone gravemente emarginate

Ale e Franz questa volta ci hanno veramente sorpreso. Già dal titolo dello spettacolo si capisce che quello a cui stiamo per assistere non sarà il classico susseguirsi di sketch e battute surreali del duo di comici conosciuto soprattutto per la famosa panchina. Panchina che comunque è presente in “Gaber, Jannacci, Milano, Noi”, ma insieme a molto altro: al non sense classico dei loro dialoghi, infatti, si mescolano musica e parole di Gaber e Jannacci, le due lenti di ingrandimento attraverso le quali raccontare il mondo che ci circonda, specialmente la Milano dei nostri giorni. Gaber e Jannacci: loro che hanno saputo guardare con semplicità e ironia dentro la vita delle persone, dentro le vittorie, le delusioni, le paranoie che poi sono quelle di tutti. Ale e Franz osservano il mondo e lo raccontano allo stesso modo, con la stessa leggerezza e ironia. Ad affiancarli sul palco ci sono dei grandi musicisti: Fabrizio Palermo, Francesco Luppi e Marco Orsi, la band di Enrico Ruggeri.

LA KERMESSE: "Stay Human", tutti gli eventi in programma - GRUPPO POLIS: Il centro diurno "La Bussola"

SORRISI E SOLIDARIETÀ. È questa l’ultima serata, mercoledì 15 luglio, di Stay Human 2015, la rassegna di musica, spettacolo e solidarietà organizzata da Gruppo Polis a sostegno dei propri servizi per le persone che vivono in una condizione di disagio sociale. In particolare il ricavato di questa serata è stato devoluto a La Bussola, il centro diurno che accoglie persone in condizione di grave emarginazione e che li accompagna in percorsi di reinserimento sociale e lavorativo. Una rassegna che ha visto una partecipazione di circa 5mila presenze nel corso delle tre date realizzate in collaborazione con il comune di Este. In quello scenario un po’ magico che è il castello, si è respirata un’aria di solidarietà e sensibilità, si sono visti migliaia di sorrisi e ci si è sentiti un po’ più vicini e umani.

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