Filippo Focardi al Teatro Ruzante: “Bravi italiani, cattivi tedeschi: l'Italia tra riscatto e rimozione”
Filippo Focardi al Teatro Ruzante
Bravi italiani, cattivi tedeschi: l'Italia tra riscatto e rimozione
Giovedì 9 aprile alle ore 16.30 al Teatro Ruzante in via Riviera Tito Livio a Padova Filippo Focardi sarà ospite del seminario di storia contemporanea dal titolo "Bravi italiani, cattivi tedeschi". L'Italia tra riscatto e rimozione.
Il nuovo appuntamento del ciclo di incontri Guerra e Pace 1915-1945 organizzato dal Centro di Ateneo per la storia dell’Università di Padova parte infatti dal ribaltamento di uno stereotipo: cattivo tedesco, barbaro, sanguinario, imbevuto di ideologia razzista e pronto a eseguire gli ordini con brutalità. Al contrario, bravo italiano. Pacifico, empatico, contrario alla guerra, cordiale e generoso anche quando vestiva i panni dell’occupante. Sono i due stereotipi che hanno segnato la memoria pubblica nazionale e consentito il formarsi di una zona d’ombra: non fare i conti con gli aspetti aggressivi e criminali della guerra combattuta dall’Italia monarchico-fascista a fianco del Terzo Reich. A distinguere fra Italia e Germania era stata innanzitutto la propaganda degli Alleati: la responsabilità della guerra non gravava sul popolo italiano ma su Mussolini e sul regime, che avevano messo il destino del paese nelle mani del sanguinario camerata germanico. Gli italiani non avevano colpe e il vero nemico della nazione era il Tedesco. Gli argomenti furono ripresi e rilanciati dopo l’8 settembre dal re e da Badoglio e da tutte le forze dell’antifascismo, prima impegnati a mobilitare la nazione contro l’‘oppressore tedesco e il traditore fascista’, poi a rivendicare per il paese sconfitto una pace non punitiva. La giusta esaltazione dei meriti guadagnati nella guerra di Liberazione ha finito così per oscurare le responsabilità italiane ed è prevalsa un’immagine autoassolutoria che ha addossato sui tedeschi il peso esclusivo dei crimini dell’Asse, non senza l’interessato beneplacito e l’impegno attivo di uomini e istituzioni che avevano sostenuto la tragica avventura del fascismo.
Filippo Focardi è ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell’Università di Padova. Si è occupato di memoria del fascismo e della seconda guerra mondiale, di risarcimenti per le vittime del nazismo e della questione della punizione dei criminali di guerra italiani e tedeschi
L’appuntamento fa parte del ciclo di seminari di storia contemporanea organizzato dal nuovo Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea che ha quest’anno per titolo “Guerra e Pace 1915-1945”. Il ciclo di conferenze vede abbracciare un orizzonte temporale dalla Grande Guerra fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale, non in ragione degli anniversari cui questi eventi alludono (l’entrata in guerra dell’Italia, il 70° della liberazione), ma in quanto scansione cronologica di una fase storica, per certi versi unica, segnata da una lunga e terribile eclissi della ragione e del diritto su cui è sempre necessario interrogarsi.