“I saltafossi” e le commedie in dialetto a Cittadella
La compagnia teatrale vicentina “I Saltafossi”, coordinata da Franco Sfameni che la presiede e dalla regista Luciana Bertapelle, venerdì 11 dicembre calca il palco del Teatro Sociale di Cittadella con la rappresentazione di due brillanti commedie: “Il padre della sposa”, opera tratta da Neil Simon e modificata da G. Aversa, in lingua italiana, e la dialettale “Me mojere la xè na santa” di A. Angelucci.
Nati nel 2009 come compagnia teatrale senza fini di lucro, ma con l’intento di divertire il pubblico con semplicità, “I Saltafossi” sono noti per portare in scena le commedie più famose traducendole con l’espressività colorata del dialetto. Oltre all’aspetto ludico e di schietto divertissement che contraddistingue i loro acting, vi è anche l’obiettivo di divulgare la lingua dialettale, un autentico patrimonio territoriale che accomuna interi paesi: “Siamo profondamente innamorati di Vicenza, la nostra città – spiega Sfameni – e portare in scena commedie italiane anche in lingua dialettale, oltre a divertirci e a divertire grandi e piccoli, è un modo per rendere omaggio alle nostre origini”.
Tradurre e interpretare commedie note al grande pubblico in dialetto è impresa ardua, ma gli attori de I Saltafossi hanno una capacità e un talento tali da vincere anche le sfide artistiche più difficili e diverse tra loro, come dimostreranno al teatro Sociale di Cittadella: “I due differenti atti che porteremo in scena confermano la poliedricità dei nostri attori – afferma Sfameni - Per tali motivi siamo stati invitati in questo splendido teatro, dove cercheremo di confermare il nostro desiderio: far tornare a casa tutti con un sorriso”.