12esimo torneo di dibattito “Palestra di botta e risposta” al San Gaetano
Il magistrato scoppiò a ridere. “L’italiano: ero piuttosto debole in italiano. Ma, come vede, non è poi stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica…”.
“L’italiano non è l’italiano: è il ragionare” disse il professore. “Con meno italiano, lei sarebbe forse ancora più in alto”.
Quali parole, se non quelle di Sciascia nel suo libro “Una storia semplice”, possono descrivere il fascino del “ragionare”. E alla base della “Palestra di Botta e Risposta” c’è proprio quello di creare persone consapevoli e libere, coscienti e autonome. Uomini e donne in grado di pensare con la propria testa, capaci di sottoporre a collaudo queste loro elaborazioni, capaci di difenderle, capaci di valutare le elaborazioni degli altri.
Il progetto “Palestra di Botta e Risposta” nasce nel 2006 e si propone di integrare il curriculum scolastico degli istituti superiori con la formazione al dibattito e l’organizzazione di tornei di dibattito regolamentato. Da un punto di vista pratico, il grave in una discussione non è tanto che ci siano vizi ed errori (cosa che pare inevitabile finché tutte le persone buone non saranno brave e tutte le persone brave non saranno buone), ma che l’interlocutore non li sappia individuare, smascherare e neutralizzare. Ecco allora perché è fondamentale incentivare le attitudini utili e le conoscenze necessarie a promuovere le capacità di argomentare e controargomentare, in un parola la capacità di discutere.
Domenica 6 maggio alle ore 10 nell’Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova alla presenza di Laura Nota, delegata del Rettore in materia di inclusione e disabilità comprese quelle previste dalle leggi 17/99 e 170/2010, e Adelino Cattani, Docente di Teoria dell’Argomentazione Università di Padova e Presidente Acpd, si terrà la finale del 12° Torneo di dibattito “Palestra di Botta e Risposta”, manifestazione organizzata nell’ambito del corso di Teoria dell’argomentazione dell’Università di Padova e dall’Associazione per una Cultura e la promozione del dibattito (Acpd), tra il Liceo linguistico F. Da Collo di Conegliano e il Liceo scientifico Don Bosco di Padova. Tema su cui si affronteranno le squadre è “Il ‘68 per l’immaginazione al potere. La Generazione Z condivide?”.
Le regole di ingaggio sono semplici e definite, dettano tempistiche e funzioni di ciascun intervento in modo tale che il loro rispetto conduca linearmente il dibattito a uno sviluppo ordinato e a una conclusione. Lo schema prevede un prologo, una presentazione del problema e della sua rilevanza nonché della tesi e delle argomentazioni che la squadra svilupperà nel corso del dibattito con una durata di 2 minuti. Poi vi è una prima argomentazione, la presentazione delle argomentazioni a sostegno della propria posizione che dura 3 minuti ed è seguita dal dialogo socratico. Successivamente c’è la seconda argomentazione con la presentazione di ulteriori argomentazioni a sostegno della propria posizione. Poi una pausa di 10 minuti per preparare le repliche alle argomentazioni. Ancora la replica rivolta alla posizione sostenuta dagli avversari, una difesa da parte degli avversarie infine un epilogo in cui si ricapitola lo svolgimento del dibattito e si conclude.