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Venetkens da record, 15mila visite solo nel primo mese

Un successo inaspettato per una mostra archeologica che va a confermare che si possono proporre contenuti di alto livello scientifico in modo accattivante. L'esposizione a Palazzo della Ragione che durerà fino al 17 novembre ha fatto registrare dalla data di apertura, sabato 6 aprile, ben 500 visitatori al giorno

Grande successo per la mostra sui Veneti antichi che dalla data di apertura del 6 aprile fino al 9 maggio ha registrato un incredibile apprezzamento: ogni giorno circa 500 visitatori hanno ammirato i 2000 reperti esposti per un totale di ben 15mila visite. La rassegna espositiva sulla civiltà veneta durerà fino al 17 novembre nella sede del Palazzo della Ragione.

L’ALTERNATIVA AL LIBRO. La mostra ha attratto un numero elevato di turisti, sia italiani sia stranieri, ma ha anche portato in Salone molti studenti. Dall’inizio circa 3.400 ragazzi hanno percorso l’itinerario storico e geografico riprodotto nell’allestimento: dai primi insediamenti vicino al mare fino all’arrivo in città, dalla pianura alle alture pedemontane, su fino alle zone alpine. Il tutto accompagnato da suoni, luci, totem touch screen e tecnologie che coinvolgono i giovani e danno loro la possibilità di conoscere in modo nuovo quello che hanno studiato sui libri.

INCREDIBILE MA VERO. Un successo che lascia sbigottiti e soddisfatti tutti soprattutto Andrea Colasio l’assessore alla cultura che conferma: “Il bilancio del primo mese dice molto sulle opportunità che una mostra può dare alla città di Padova. Molti, infatti, sono i turisti e le scolaresche che hanno ripercorso il viaggio dei Veneti antichi. Un successo per una mostra archeologica, di solito vista prevalentemente da esperti del settore e la conferma che si possono proporre contenuti di alto livello scientifico in modo accattivante”.

I VENETI SI EMOZIONANNO. “Ma è affascinante soprattutto la risposta dei cittadini del Nord-est – sottolinea l’assessore alla cultura Andrea Colasio – che escono emozionati perché riscoprono una dimensione identitaria forte, attraverso un itinerario che li accompagna alle radici della propria storia”.

L’ARCHEOLOGIA CHE PIACE A TUTTI. “I quasi 15mila biglietti venduti solo nel primo mese di apertura sono un promettente segnale di successo - aggiunge Claudio Capovilla, presidente del gruppo Icat organizzatore dell’esposizione - La possibilità d’interagire attraverso i vari dispositivi tecnologici tiene alto il livello di coinvolgimento dei visitatori e offrono alle scuole un’importante occasione per avvicinare bambini e ragazzi al mondo della scienza archeologica”.

PADOVA AMA L’ARTE. La città patavina continua a soddisfare gli appassionati di arte e di mostre. Ancora fino al 19 maggio al Palazzo del Monte di Pietà in piazza Duomo si possono ammirare i capolavori della collezione di Pietro Bembo nella mostra a lui dedicata "Pietro Bembo e l'invenzione del Rinascimento". Per non dimenticare la mostra di De Nittis che continua a Palazzo Zabarella fino al 26 maggio ad entusiasmare non solo gli amanti dell’impressionismo e del verismo. Ancora, ai Musei Civici agli Eremitani la mostra dedicata al pittore nato a Piove di Sacco nel 1873 Ugo Valeri. Le sue opere saranno esposte fino al 21 luglio mostrando il “Volto ribelle della Belle époque”.

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