Mps invita a scoprire palazzo dei Montivecchi
Banca Monte dei Paschi aderisce alla XIII edizione di “Invito a Palazzo”, la manifestazione promossa dall'Abi (Associazione bancaria italiana) che ogni anno, per un'intera giornata, mette in mostra opere d'arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche, normalmente chiuse al pubblico perché sedi di lavoro. A Padova sabato 4 ottobre, dalle ore 10 alle ore 19, sarà possibile visitare gratuitamente Palazzo dei Montivecchi in via Verdi 13-15, uno dei gioielli d’arte e storia della città.
Il Palazzo dei Montivecchi, in origine sede del Monte di Pietà da cui trae il nome, già sede padovana della ex Banca Popolare Veneta, è entrato a far parte del patrimonio di Banca Monte dei Paschi di Siena a seguito dell’incorporazione di Banca Antonveneta. Il complesso offre al visitatore un singolare itinerario nella stratificazione millenaria di Padova, partendo dalla parte sotto l’attuale livello stradale, con tratti di una via romana, la torre medievale ed una colonna cinquecentesca fino alla parte fuori terra, risultante dagli interventi moderni.
Il restauro architettonico, iniziato nel 1987, ha permesso di dare coerenza cronologica a vestigia di epoca medievale e cinquecentesche: ha fatto emergere segni che dilatano eccezionalmente i margini storici della costruzione, che la spingono sino al sorgere della Padova romana e che ne attestano la persistenza e le modifiche di assetto nel successivo periodo medievale. Oltre all’opera di conservazione e ristrutturazione è stata effettuata anche un’adeguata ricerca storica, documentaria e critica sull’edificio, sui protagonisti della genealogia e sul modo di specchiarsi in essa della stessa città patavina. Tutta l’opera di recupero ha avuto come obiettivo il ripercorrere la lunga parabola del Palazzo che può essere considerato una delle memorie collettive dei cittadini che vogliono conservare o riappropriarsi delle proprie radici. Tutte le testimonianze del passato sono state rispettate per ottenere un risultato filologicamente corretto e, allo stesso tempo, una fruibilità del complesso secondo le moderne esigenze.