WeFood 70 Fabbriche del Gusto
Alla riscoperta del piacere della tavola. Sabato 29 e domenica 30 maggio aprono le porte per WeFood 70 Fabbriche del Gusto. Nuove aperture e molti segnali di ottimismo di una crisi che sembra finalmente superata. Certo, tutto sarà fatto con la massima prudenza e rispettando alla lettera tutt’e le norme di sicurezza, ma nel week end del 29 e 30 maggio si tornerà a visitare le Fabbriche del Gusto per la prima edizione primaverile dal vivo di WeFood. In particolare per quanto riguarda il Wine & Food di alta qualità e la ristorazione d’eccellenza, dei quali il nostro Paese costituisce da anni un punto di riferimento in ambito internazionale. Per prenotare le visite e rivedere gli eventi digitali, è sufficiente consultare il sito www.wefood-festival.it. La manifestazione è promossa da ItalyPost, con la collaborazione Guida Venezie a Tavola per il triveneto e Guida Emilia-Romagna a tavola per l’omonima regione.
Le Fabbriche del Gusto che apriranno le loro porte per WeFood: in Veneto, i partecipanti disporranno di una lunga serie di tappe per scoprire i tanti prodotti d’eccellenza del territorio. Spiccano all’interno del programma attività come lo showcooking offerto dalla Distilleria Schiavo, sita a Costabissara in provincia di Vicenza e riconosciuta come produttrice di una delle migliori grappe della Regione, che ancora utilizza l’antico sistema discontinuo in alambicchi di rame con vapore a bassa pressione. Vi è poi la passeggiata tra i vigneti proposta dalla concittadina Cantina Ongaresca, 11 ettari di coltivazioni e una produzione di 35mila bottiglie, con una gamma selezionata di prodotti che vanno dal Merlot al Pinot Grigio delle Venezie, dal Sauvignon allo spumante. In provincia di Padova, invece, a San Martino di Lupari, sarà possibile partecipare in prima persona a un laboratorio sulla preparazione di tagliatelle organizzato dall’azienda VisVita, la cui produzione vede l’utilizzo di un mulino con macine a pietra, una lavorazione lenta e un’essiccazione a bassa temperatura, in modo da mantenere inalterati tutti gli elementi presenti nel chicco. L’azienda Berto’s, partner della manifestazione e realtà affermata in tutto il mondo nel settore della cottura professionale, trasmetterà digitalmente cinque showcooking realizzati dagli chef della guida Emilia-Romagna a Tavola e Venezie a Tavola tramite l’utilizzo delle innovative cucine Berto’s. E poi le visite e le degustazioni presso Antico Laboratorio San Giuseppe (Bassano del Grappa, VI), il cui amaro si basa su un lento infuso fitoterapico di erbe, alcol, acqua e zucchero. Astoria Wines (Crocetta del Mondello, TV), primo vinificatore privato del Conegliano-Valdobbiadene DOCG. L’azienda vitivinicola di IoMazzucato (Breganze, VI). E poi ancora il frantoio de La Contarina (Illasi, VR), riconosciuto da Slow Food come Presidio della Regione Veneto. La pasticceria Loison (Costabissara, VI), con omonimo museo. I vigneti Maeli, immersi nel Parco Regionale dei Colli Euganei, che valorizzano due antiche uve autoctone come la Corbina Nera e la Marzebina Bianca.
Spostandosi in Trentino, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire realtà di eccellenza come Naturgresta, immersa nel verde di Valle S. Felice (Mori, TN) e caratterizzata da un opificio e un laboratorio erboristico certificati, con un sistema di lavorazione artigianale che prevede l’utilizzo di piante fresche raccolte in giornata. Sempre a Mori, in Val di Gresta, è presente l’Azienda Agricola Artigiana Ivo Gelmini, che presenterà i suoi otto ettari di terreni coltivati a ortaggi e un laboratorio aziendale nel quale i prodotti vengono trasformati direttamente in filiera corta e completa.
Come detto, l’edizione primaverile 2021 del WeFood presenta un’importante partnership con la manifestazione Cantine Aperte Friuli Venezia Giulia, un weekend durante il quale i vignaioli accoglieranno i partecipanti per metterli in contatto con la loro storia, scoprire il loro paziente lavoro, conoscere la passione racchiusa in ogni bottiglia di vino. Attività come Borgo Conventi (Farra d’Isonzo, GO), la Cantina I Magredi (Domanins, PN), l’azienda Elio Vini (Cividale del Friuli, UD), Ferrin (Camino al Tagliamento, UD), Pascolo (Dolegna del Collio, GO), Tarlao Vignis in Aquileia (UD), Valpanera (Villa Vicentina (UD) e Vini Puntin (Aquileia UD) accoglieranno i visitatori nelle proprie cantine e nei propri vigneti.
Le Fabbriche del Gusto del territorio non riguardano però soltanto il vino. Gli amanti della tradizione dolciaria potranno rivolgersi alla cioccolateria Adelia di Fant, nel pieno centro di San Daniele del Friuli (UD), dove la produzione si basa sulla ciclicità delle stagioni e dei loro frutti, o alle gubane simbolo delle Valli del Natisone prodotte da Dorbolò e La Gubana della Nonna. La Società Agricola Mondini aprirà il proprio Birrificio Foràn, mentre chi è in cerca di qualcosa di più “forte” potrà godere dell’apertura della Distilleria Ceschia, la cui produzione di grappa segue la stessa ricetta da quasi centoquarant’anni. E poi l’agricoltura biologica e biodinamica dell’Azienda Agricola Carusone Sandra, tra le colline di Cavasso Nuovo in provincia di Pordenone, i prodotti caseari di Orcolat Sbilfat, con i suoi pascoli ai 1.300 metri delle malghe Val Medan, e l’azienda apistica B-api a coronare l’esperienza di chi intende immergersi nell’atmosfera della regione friulana.
Il tour alla scoperta delle Fabbriche del Gusto della terra emiliano-romagnola parte dal circuito dei musei del cibo della provincia di Parma. Qui, a Collecchio, apriranno le porte il Museo della Pasta, dove si racconta il favoloso viaggio dal grano alla gastronomia passando per ogni fase della sua lavorazione, e il Museo del Pomodoro, prodotto di importazione che a Parma ha trovato un terreno fertile per la coltivazione e un’industria capace di trasformarlo e sfruttarne al meglio le caratteristiche e le peculiarità, esportando in tutto il mondo i risultati. A Felino, il Museo del Salame racconta una storia che parte addirittura dal XV secolo, mentre a Langhirano vi è il Museo del Prosciutto di Parma, uno dei più esemplari simboli del filo rosso che lega il prodotto finito all’unicità del territorio di produzione. Altro eccellente esempio del connubio tra territorio e prodotti di salumeria è il Culatello di Zibello, il cui omonimo Museo dedicato si trova a Polesine Parmense. Il Museo del Vino di Sala Baganza è dedicato invece alla lunghissima storia che lega la viticultura alla provincia di Parma fin dai tempi di Roma.
A Soragna, infine, è presente il Museo del Parmigiano Reggiano, dedicato a tutti gli aspetti che riguardano la storia, le proprietà e la produzione del Re dei Formaggi. Dopo i musei, sempre in provincia di Parma (presso Zibello) vi è l’Azienda Cacciali Graziano. Oltre che di formaggi di qualità riconosciuti in tutto il territorio, l’azienda è anche tra le produttrici del tipico Culatello di Zibello, aderendo tra l’altro al Consorzio in tutela dello stesso salume.
Al confine con la provincia di Piacenza, si passa poi nel cuore del Parco Regionale Fluviale del Torrente Stirone. Qui, l’ostello Il Gruccione propone un’esperienza enogastronomica di prodotti con un forte legame territoriale e una cucina povera e vegetariana, ma promuove anche un modello di ospitalità rurale e conviviale, che dà valore alla lentezza e al silenzio della vita di campagna. La tappa emiliana si conclude infine a Ferrara, dove sarà possibile visitare la rinata Torrefazione Penazzi e l’omonimo Museo della Caffettiera, che ospita oltre 200 caffettiere domestiche d’epoca che vanno dalla fine dell’800 fino agli ’80 e ’90 dello scorso secolo.
Come partecipare
Tutti possono partecipare a WeFood e tutti gli eventi di WeFood sono a ingresso libero: è solamente richiesta, per ragioni organizzative e di sicurezza, la prenotazione alle visite e agli eventi di proprio interesse sul sito internet www.wefood-festival.it, in corrispondenza di ciascuna azienda visitabile.
Informazioni e contatti
Tel. 049 8757589