WellCAM_live: i musei dell'università di Padova si raccontano online sui canali Zoom
Vi è mai capitato di avere un supporto sonoro (un disco a 78rpm, un 45rpm di carta, una cartolina "parlante", un vecchio floppy disk, uno "strano" Compact Disc), in cui dovrebbero esserci registrate musica o voce (magari un caro ricordo), e non riuscire a riprodurlo? Per mancanza di attrezzatura adatta o perché il supporto era talmente deteriorato da non poterlo più "leggere"?
Le informazioni acustiche hanno dimostrato di essere estremamente labili, soggette sia a degradazione, sia a possibilità di perdita irreparabile in tempi relativamente brevi. Per contrastare l'eclisse delle memorie sonore la conservazione diventa attiva prevedendo complesse procedure di digitalizzazione svolte da gruppi interdisciplinari.
Errori tecnici nel riversamento da nastro magnetico analogico al dominio digitale possono infatti compromettere importanti edizioni musicali, sfalsando completamente l’opera: pezzi di nastro messi al contrario, tracce sfasate tra loro o anche brani su 4 canali che finiscono monofonici.
E cosa succede quando a essere digitalizzati sono peculiari repertori sonori, come la musica etnica, che impiega apparecchi non professionali, o quella elettronica, nella quale i compositori lavorano materialmente sul nastro magnetico, esso stesso parte dell’opera d’arte?
L'incontro
Venerdì 8 maggio alle ore 16 per il ciclo di eventi “wellCAM_live – i musei si raccontano online” Sergio Canazza del Centro di Sonologia Computazionale UniPd illustrerà nel corso di un seminario dal titolo “Quelle voci poco fa: l’ingegneria informatica per contrastare l’eclisse delle memorie sonore” come l’ingegneria informatica possa contrastare la scomparsa delle memorie sonore.
Dopo aver spiegato i problemi che tipicamente affliggono i documenti sonori e come vi siano delle procedure necessarie per diminuire i rischi di degrado, saranno mostrati e fatti ascoltare alcuni interventi di restauro su importanti supporti sonori. Non ultimo saranno rese pubbliche le registrazioni di dialoghi tra compositori europei del Novecento come Berio e Pousseur, profetiche sulle evoluzioni della musica.
Sergio Canazza
Sergio Canazza è docente di Fondamenti di Informatica nel corso di studi in Ingegneria dell’informazione dell’Università di Padova e dirige i laboratori di ricerca del Centro di Sonologia Computazionale (CSC, https://csc.dei.unipd.it) del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Ateneo patavino. I suoi principali campi di ricerca sono la tutela e valorizzazione dei beni culturali musicali; l’Expressive information processing; gli ambienti multimodali e interattivi per l'insegnamento a individui con disabilità sensoriali, neuropsicologici e relazionali. Autore di oltre 250 articoli pubblicati in riviste internazionali e in atti di conferenze, ha coordinato importanti progetti di ricerca europei. È presidente di Audioinnova, uno spin-off universitario che rappresenta un virtuoso connubio tra ricerca scientifica e trasferimento tecnologico nell'ambito dell'informatica per i beni culturali, e detiene un brevetto internazionale nel campo dell'informatica applicata alla sicurezza sul lavoro.
Dettagli
Sergio Canazza, “Quelle voci poco fa: l’ingegneria informatica per contrastare l’eclisse delle memorie sonore”
venerdì 8 maggio, ore 16
Zoom Meeting ID 962 6574 8546
https://unipd.zoom.us/j/96265748546
La conferenza fa parte del ciclo “wellCAM_live - i musei si raccontano online”: www.musei.unipd.it