Mission bambini: strumentazione giusta e sostegno allo studio per i giovani alunni
Garantito il potenziamento della strumentazione informatica e il sostegno psicologico a bambini e famiglie in condizione di disagio socioeconomico. Dotazione di laptop, tablet, cellulari, schede telefoniche, pc con connessione a internet per le famiglie in difficoltà che hanno l’esigenza e l’urgenza di gestire i compiti a casa ma non sono in grado di dotarsi della strumentazione necessaria. Questo il primo passo del progetto che coinvolge a Padova il 7° Istituto Comprensivo San Camillo, scuola primaria e secondaria che conta nel complesso circa mille alunni dei quartieri Stanga, Forcellini e Camin.
Gli obiettivi del progetto
Mission Bambini e l'Istituto hanno già donato e consegnato 22 laptop con connessione internet alle famiglie di alunni che frequentano l’Istituto, e obiettivo del progetto è raggiungere le altre 30 individuate dagli insegnanti come bisognose di ricevere supporto. Il secondo passo del progetto riguarda la partnership stretta tra l’Istituto e l’Università di Padova per offrire un servizio di assistenza da remoto con educatori tirocinanti che sostengono la didattica a distanza, permettendo così un accompagnamento educativo e didattico virtuale, in un rapporto one-to-one per far rimanere tutti al passo con il programm.
«Un’attenzione particolare ai bambini più vulnerabili»
La collaborazione tra Mission Bambini, 7°Istituto San Camillo e Università di Padova si inserisce nel progetto nazionale “La mia Scuola è Differente!” finanziato da Con i Bambini Impresa Sociale. Goffredo Modena, presidente e fondatore di Mission Bambini, assicura: «In questo periodo di emergenza Coronavirus, crediamo sia necessario avere un’attenzione particolare ai bambini più vulnerabili, già a rischio di insuccesso scolastico, che non devono sentirsi soli e abbandonati nella complessa gestione dello studio a casa. Continuiamo a fare scuola e comunità, anche a distanza: con questo progetto vogliamo sostenere come sempre bambini e famiglie dal punto vista sociale, psicologico e di possibilità».
L’educazione non si ferma
Fermare l’intervento educativo rischia di penalizzare ulteriormente chi vive già una condizione di disagio e di avere pertanto dei costi sociali enormi per un’intera generazione di studenti e per le comunità. La carente digitalizzazione di alcuni contesti svantaggiati e l’insicurezza, o addirittura la paura, dettata dall’isolamento forzato può avere delle pesanti ricadute psicologiche. Per essere #viciniaibambini anche a Padova è attiva su retedeldono.it la campagna di raccolta fondi “Covid-19: l’educazione non si ferma”: https://bit.ly/educazionenonsifermaPadova