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Scuola

Progetto: “Doposcuola digitale": un aiuto concreto sia per le famiglie, sia per gli studenti 

Attraverso l'utilizzo di meeting, zoom, hangount o skype l'educatore formerà un gruppo, a cui verrà dato un nome, e a cui 3 volte a settimana, per circa un'ora ad incontro, i bambini avranno accesso

Da gennaio 2020 viviamo una situazione di emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale. A causa di tale situazione le scuole hanno dovuto adattare le modalità di svolgimento del loro mandato sociale. Al momento dunque maestri, insegnanti ed alunni svolgono le loro attività da casa e rimangono in contatto attraverso la tecnologia. Come molti di noi anche gli insegnanti stanno imparando, passo passo, a familiarizzare con tali strumenti. Come loro anche le famiglie e gli alunni.

L'esperienza studiosa

In questo tempo, dedicarsi dunque all'esperienza studiosa si dimostra un compito quanto mai complesso, ma necessario per dare continuità all'istituzione scolastica. Questo perché tale Istituzione è preposta alla formazione, ovvero alla crescita armonica del bambino e del ragazzo, non soltanto alla sua portata culturale. Non deve essere pensata come mero luogo di apprendimento finalizzato alla misurazione del raggiungimento di un compito, quanto come spazio attraversando il quale, il bambino e il ragazzo, grazie ad un percorso intimo e soggettivo, si formano.

Tra scuola e famiglia

Dunque, proporre oggi, un tempo in cui il distanziamento sociale risulta essere l'unica arma che abbiamo per combattere il virus Sars-CoV_2 e la diffusione della Covid-19, un dopo scuola digitale, significa proporre uno spazio, per quanto virtuale, che si presenti come anello di raccordo tra scuola e famiglia, ma anche come spazio di socializzazione per chi vi partecipa.

Il progetto

Con il progetto s'intende offrire:

  • uno spazio digitale di accompagnamento e/o sostegno all'apprendimento in linea con quanto viene svolto nelle ore di lezione scolastica
  • uno spazio in cui tenere allenati e impegnati i bambini mentalmente
  • uno spazio in cui i bambini e i ragazzi a cui è rivolto, attraverso la mediazione dell'educatore, trasformino l'esperienza studiosa in una pratica di socializzazione.

A chi è rivolto

Il progetto è rivolto a bambini delle scuola primaria e preadolescenti della scuola secondaria di primo grado. E' realizzabile attraverso la creazione di piccoli gruppi di bambini e preadolescenti frequentanti la stessa classe: massimo di 3 bambini nel caso della scuola primaria, massimo 5 ragazzini per la scuola secondaria.

Come funziona

Attraverso l'utilizzo di meeting, zoom, hangount o skype l'educatore formerà un gruppo, a cui verrà dato un nome, e a cui 3 volte a settimana, per circa un'ora ad incontro, i bambini avranno accesso. In base al bisogno del gruppo, si definirà, di volta in volta, i compiti da affrontare insieme. L'ora d'incontro sarà, in generale, strutturata in questo modo:

  • ritrovo nello spazio creato e giro di saluti in cui ogni partecipante può raccontare qualcosa di piacevole/particolare/spiacevole (dipende dall'età e dall'esigenza del gruppo);
  • ripasso, guidato dall'educatore, dell'argomento su cui ci sono da fare i compiti (in questo caso non verrà fatta una lezione frontale, ma si chiederà ai partecipanti di portare, ognuno, il proprio contributo);
  • svolgimento dei compiti specifici della materia stabilita;
  • correzione di gruppo dei compiti;
  • gioco finale (rebus, cruciverba, etc) proposto dall'educatore, per i bambini delle elementari.

Dettagli

Si precisa che:

  • è previsto un contatto, 1 volta al mese, tra insegnante e coordinatore del progetto al fine di usare gli stessi strumenti e le medesime strategie didattiche
  • è richiesta, per far preparare i bambini allo spazio del doposcuola (computer, diario, compiti da fare etc.) l’aiuto di un genitore, soprattutto nel caso dei bambini più piccoli. Per questi ultimi, soprattutto all’inizio, sarebbe auspicabile la presenza del genitore anche durante lo svolgimento dei primi incontri, per dare il tempo al bambino di conoscere e farsi conoscere dall’educatore.

Un aiuto

Lo stesso modello (numero di giorni e numero di ore) può essere pensato anche attraverso una relazione individualizzata (rapporto alunno/educatore pari a 1:1) e per bambini e pre-adolescenti che hanno il sostegno scolastico (BES, ADHD, disabilità di diversa natura) o eventuali altre necessità personali. In questo secondo caso sarà molto importante poter contattare l’insegnante di sostegno del ragazzo o bambino, in modo tale da poter insegnare seguendo una medesima direzione quanto a metodi e strategie.

Tempi

Il progetto si articola nell’anno scolastico in corso (mese di aprile, maggio, prima settimana di giugno) ed in caso potrà essere prorogato e ridefinito in base alla situazione sociale e di contesto collegata all’emergenza sanitaria nazionale in cui tutti ci troviamo. Ogni incontro avrà la durata di 1 ora per un totale di 3 incontri settimanali.

Professionisti coinvolti

Educatori della Cooperativa Sociale Centro Train de Vie. Gli educatori avranno inoltre il sostegno di una figura di coordinamento del progetto.

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